I diversi tipi di carta per la stampa: guida pratica

I diversi tipi di carta per la stampa: guida pratica

Sarah Cantavalle Pubblicato il 11/18/2017

Tipi di carta per la stampa

Scegliere tra i diversi tipi di carta esistenti sul mercato è uno dei fattori chiave per ottenere una stampa digitale di ottima qualità. A seconda del prodotto che desideri stampare, dovrai selezionare con attenzione la tipologia di carta più adatta a valorizzare i contenuti visivi e testuali presenti all’interno del tuo progetto editoriale o grafico.

La scelta tra i vari tipi di carta disponibili non è sempre facile, quando ti trovi di fronte a una vastissima scelta di fogli molto diversi l’uno dall’altro. Ogni tipologia di carta è caratterizzata da una grammatura, una lavorazione e una finitura che ne determinano la trasparenza, l’aspetto visivo, il peso, lo spessore, il grado di opacità, l’effetto al tatto e la durata nel tempo.

In questa guida ti aiutiamo a scegliere il tipo di carta per la stampa digitale più adatta alle tue esigenze, analizzando alcune delle grammature disponibili sul mercato, le applicazioni consigliate per ciascuna di esse e i tipi di carta più comuni.

”I diversi tipi di carta per la stampa: cataloghi stampati su carta patinata”
I diversi tipi di carta: esempi di cataloghi stampati su carta patinata. Copyright: Pixartprinting

Cos’è la grammatura della carta?

La grammatura viene definita, tecnicamente, come “il peso di un foglio di carta di un metro quadro di superficie”, ovvero il rapporto tra il peso della carta e la sua superficie.  Viene misurata in grammi per metro quadrato (g/m2) oppure semplicemente in grammi (g) e differenzia, insieme ad altre caratteristiche che vedremo tra poco, i vari tipi di carta esistenti in commercio.

Ad esempio, la carta per fotocopie (denominata anche “uso mano”) ha una grammatura che varia dai 60 ai 90 g/m2, mentre il cartoncino ha una grammatura che parte dai 150 g/m2 e arriva fino ai 350 g/m2. A seconda della grammatura, il foglio di carta avrà una certa consistenza al tatto e un determinato grado di trasparenza, che sarà maggiore nel caso si scelga una carta con grammatura inferiore.

La differenza tra grammatura e spessore

È importante distinguere la grammatura della carta dallo spessore del foglio. Infatti, se è vero a una grammatura più alta spesso corrisponde uno spessore maggiore, è anche vero che quest’ultimo può variare a seconda di diversi fattori:

  • Il tipo di lavorazione: a parità di grammatura, la lavorazione scelta dalla cartiera potrà conferire alla carta una densità più alta, e quindi uno spessore minore al foglio, oppure una densità più bassa, producendo un foglio di carta con uno spessore maggiore.
  • La quantità di fibra di legno presente: la carta è costituita da una struttura compatta di fibre ottenute da piante arboree sia mediante processi chimici (cellulosa), sia con processi meccanici (pasta legno). Una quantità elevata di fibra di legno può aumentare lo spessore della carta.
  • L’aggiunta di sostanze particolari: alcune cartiere, per ridurre l’uso di cellulosa e ottenere un effetto visivo e tattile insolito, aggiungono sostanze particolari all’impasto della carta. È il caso della carta ecologica Laguna, realizzata con alghe della laguna di Venezia, o di altri tipi di carta ecologica realizzati con residui organici di arance, caffè, mais e olive.

È evidente, quindi, che due fogli con la stessa grammatura possono avere uno spessore diverso, a seconda del tipo di lavorazione e della composizione della carta.

Tipi di carta: perché è importante conoscere la grammatura

Dalla stampa di biglietti da visita a quella di un libro, dalla realizzazione di un espositore pubblicitario a quella di un dépliant, per ogni prodotto esiste una grammatura consigliata. Sbagliare il tipo di carta sui cui stampare il tuo progetto grafico o editoriale può rovinare l’effetto finale: ad esempio, se scegli una grammatura troppo bassa per un catalogo pubblicitario, le pagine saranno troppo trasparenti, lasciando intravedere le immagini stampate sul retro.

Sul sito di Pixartprinting sono disponibili le grammature di carta consigliate in base alla categoria di prodotto in questione. Ad esempio, per la stampa dei tuoi biglietti da visita consigliamo una grammatura di 280, 300 o 350 grammi, anche se puoi comunque scegliere quella che preferisci tra le altre grammature disponibili. Se invece preferisci toccare con mano i diversi tipi di carta disponibili, puoi ordinare online il campionario delle carte di Pixartprinting.

”La grammatura della carta: libri stampati su carta uso mano.”
Esempi di grammatura della carta: libri stampati su carta da 90 g

La grammatura 90 g/m2
La carta da 90 g/m2 rientra nella categoria della carta uso mano ed è una carta naturale priva di legno, che non subisce trattamenti chimici. È ideale per stampare quantità elevate di testo, ottenendo una stampa abbastanza leggera e di spessore ridotto. Viene utilizzata nei colori bianco o avorio per le pagine interne dei libri e la stampa di documenti o di carta intestata.

La grammatura 130 g/m2
La carta con grammatura 130 g/m2 è adatta alla riproduzione di immagini a colori di alta qualità e può essere impiegata per la stampa di riviste patinate, brochure, poster e pieghevoli. È abbastanza resistente all’invecchiamento e può avere una finitura opaca o lucida.

La grammatura 170 g/m2
È la grammatura di un cartoncino abbastanza leggero, che garantisce una buona consistenza e una resa cromatica eccellente. È ideale per la stampa di cataloghi, presentazioni, attestati e locandine. È disponibile in versione patinata, ecologica o riciclata e può avere una finitura lucida, satinata od opaca, a seconda del tipo di carta.

La grammatura 350 g/m2
Questo cartoncino semirigido è indicato per la realizzazione di biglietti da visita, copertine, cartelline, cartoline e inviti. Il suo spessore elevato garantisce una buona resistenza e un’ottima durata nel tempo.

Grammatura 380 g/m2
È un cartone utilizzato per il packaging di prodotti, le copertine e le cartelline rigide, gli espositori da banco e i cartellini prodotto. È un materiale caratterizzato da un’ottima resistenza agli urti e alle deformazioni.

”Scegliere la giusta grammatura della carta: inviti stampati su carta da 350 g.”
Impara a distinguere tra i vari tipi di carta disponibili: in foto, inviti stampati su carta da 350 g. Copyright: Pixartprinting

Guarda il nostro video tutorial sulla grammatura della carta per vedere alcuni esempi di prodotti realizzati con le carte Pixartprinting.

La differenza tra il sistema metrico europeo e americano

Mentre il sistema europeo di misurazione della grammatura è basato unicamente sul peso di un foglio di carta per ogni metro quadro di superficie, negli Stati Uniti viene utilizzata, al posto o in aggiunta alla grammatura, anche un’altra unità di misura, il basis weight. Il basis weight è espresso in pounds e viene calcolato su una pila di 500 o 1000 fogli non tagliati, di dimensione legata al tipo di carta generalmente impiegato per un certo tipo di stampa. Fortunatamente, sul web esistono diverse tabelle di conversione che aiutano l’utente europeo a trovare la grammatura equivalente nel sistema metrico americano.

Che cos’è il punto di bianco?

Quando si deve scegliere il tipo di carta da utilizzare per la stampa, è bene tenere a mente anche un altro importante parametro: il punto di bianco. Il punto di bianco, detto semplicemente, è la misura della luminosità della carta.

Maggiore è il valore del punto di bianco, più luminosa sarà la resa dei colori quando stampate. Al contrario: valori bassi di punto di bianco corrispondono a carte meno luminose.

Diamo degli estremi per capirci meglio. Un esempio di carta poco luminosa è solitamente la carta riciclata (anche se dipende molto dal tipo di lavorazione). Per questo la carta riciclata ha un valore del punto di bianco molto basso: di solito 55 cie. La carta extra bianca invece è quella più luminosa e ha un valore di 171 cie.

A incidere sul punto di bianco nei diversi tipi di carta concorrono molti fattori: ad esempio le gradazioni di fibre, la quantità di cellulosa impiegata nell’impasto, I processi chimici e gli acidi usati per la realizzazione della carta. Quando scegliete il tipo di carta fate quindi attenzione anche al valore del punto di bianco per capire come la carta giusta potrà aiutarvi a raggiungere il risultato finale che vi aspettate!

I diversi tipi di carta per la stampa digitale

Come dicevamo all’inizio, per scegliere tra i vari tipi di carta è utile conoscere le principali lavorazioni e finiture disponibili sul mercato. Ecco una breve lista dei tipi di carta più comuni:

 1. Carta patinata
È un tipo di carta caratterizzata da una superficie levigata e lucida, ottenuta grazie all’uso di additivi chimici. Può avere una finitura opaca o lucida, ed è utilizzata per la realizzazione di riviste, poster, biglietti da visita, brochure e tutti i prodotti che richiedono una carta dall’ottima resa cromatica.

2. Carta marcata
È una carta non patinata, riconoscibile per il disegno in rilievo impresso sulla superficie, che le conferisce uno stile elegante e raffinato. Rientrano in questa categoria le carte goffrate, le carte vergate e le carte martellate.

3. Carta ecologica
La carta ecologica è ottenuta da legno proveniente da foreste certificate FSC (Forest Stewardship Council, il sistema di certificazione forestale più accreditato al mondo), nel rispetto di criteri ambientali e sociali rigorosi.

4. Carta riciclata
È prodotta con carta da macero riciclata, presente in una percentuale che varia dal 60% al 100%. La carta bianca riciclata, per essere davvero ecologica, dev’essere sbiancata senza l’utilizzo di sostanze chimiche inquinanti, oppure deve utilizzare fibre di cellulosa vergine provenienti da foreste certificate FSC.

5. Carte speciali
Carte o cartoncini che hanno subito lavorazioni particolari, come patinature, laminature e altri procedimenti finalizzati a ottenere effetti visivi e tattili molto originali.

In sintesi, per scegliere tra i vari tipi di carta e le grammature disponibili sul mercato, dovrai tenere in considerazione i seguenti fattori:

  • Il prodotto da stampare: come dicevamo prima, per ogni categoria di prodotto esiste una grammatura consigliata;
  • La durata desiderata: se vuoi una stampa durevole, opta per una grammatura maggiore e una carta di alta qualità;
  • Il tipo di effetto che vorresti ottenere: sofisticato, naturale, originale…Ogni carta è in grado di trasmettere un messaggio diverso, scegli quello che si adatta di più ai tuoi obiettivi.

Tipi di carta: cosa li distingue

Spesso si tende a scegliere la carta senza prestare troppa attenzione alle sue varie tipologie, pensando che un tipo di carta vale l’altro. In realtà i tipi  di carta possono essere ben diversi e così pure le loro caratteristiche.  Abbiamo già parlato di grammatura poco sopra, elemento fondamentale che definisce i vari tipi di carta; poi c’è la finitura, cioè l’aspetto estetico della carta, che può essere lucidasemilucidaopacasatinatamarcata a feltro o ancora vergata o goffrata. Abbiamo anche appena visto alcuni tipi di carta particolarmente usati nella stampa digitale. Ma i tipi di carta disponibili al giorno d’oggi sono davvero innumerevoli; per questo ne abbiamo selezionati alcuni altri di uso comune qui sotto, che potrai scegliere per stampare i tuoi prodotti nel sito di Pixartprinting.

Vediamo allora qualche esempio ulteriore di tipi di carta accessibili con le loro caratteristiche principali.

Carta Uso mano

La carta uso mano, detta anche carta da edizione, è una carta semplice e poco lavorata: è fatta di pura cellulosa e priva di trattamenti chimici. È ideale per stampare molto testo e utilizzata per stampare libri o cataloghi, volantini, cartoline, locandine. E’ anche adatta ad essere impiegata come carta intestata o per stampe e fotocopie da ufficio. La carrta uso mano è particolarmente adatta alla stampa di testo con inchiostro nero; è invece meno adatta alla stampa a colori per via del suo basso trattamento chimico.

Carta riciclata

Sempre più in uso è la carta riciclata. Oggi la carta riciclata ha raggiunto una qualità pari a quella della cellulosa pura: la carta riciclata si ricava dal macero della carta proveniente degli scarti di cartiere e tipografie,  sfruttando dal 50 al 100% di fibre recuperate. Per poterla riutilizzare, la carta riciclata è sottoposta a un particolare processo chimico che rimuove l’inchiostro dalle fibre.

Carta patinata

Altra carta diffusa è la carta patinata,  che è sottoposta alla patinatura, un trattamento applicato su entrambi i lati del foglio che rende la superficie più liscia e adatta a esaltare la resa cromatica della stampa.

La patina aggiunta alla superficie è composta da acqua, leviganti, additivi e pigmenti, in modo tale da diminuire la penetrazione dell’inchiostro sulla carta e di donare alla stampa finale una nitidezza del colore superiore e che si mantiene più a lungo. Per questo motivo la carta patinata è preferibile per stampare volantini, depliant o brochure colorati.

Carta Patinata opaca (o demimatt)

Sono due i tipi di carta patinata molto usati: il, primo è la carta patinata opaca, detta anche demimatt, che possiede toni più delicati e ha un aspetto globalmente più naturale rispetto a quella lucida. E’ particolarmente adatta per prodotti che presentano un gran quantitativo di testo stampato, che ha bisogno di essere letto con accuratezza.

Carta Patinata lucida (o gloss)

La carta patinata lucida (o gloss) possiede invece brillantezza superiore oltre a una finitura satinata che garantisce stampe dai colori brillanti e realistici e immagini ad alta definizione. Oltre che per i materiali pubblicitari tradizionali, questa carta è adatta per poster, locandine e calendari personalizzati.

Il nostro articolo sui diversi tipi di carta per la stampa digitale dei tuoi prodotti si conclude qui: hai già scelto quello più adatto al tuo progetto?