Perché non devi dimenticare la grafica: come la visual identity può migliorare il tuo business

Perché non devi dimenticare la grafica: come la visual identity può migliorare il tuo business

Alberto Maestri Pubblicato il 5/16/2022

Con una concorrenza sempre più incalzante e un mercato a volte saturo anche nelle nicchie, ciò che permette ad una PMI di spiccare e consolidare la relazione coi clienti in un tale scenario è il branding. Come nella vita di tutti i giorni abbiamo preferenze con le persone con cui uscire il sabato sera o in generale con cui spendere il nostro tempo, così avviene con le marche. Entrano in gioco molti fattori fisici ed emotivi che comunemente possono non essere associati ad un’azienda e ai suoi servizi che sembrerebbero più qualcosa di freddo e distaccato. Invece, in quanto persone, ci affidiamo a quei brand che ci coinvolgono di più sia dal punto della vista della soddisfazione dei bisogni, sia dal punto di vista relazionale. Guardiamo quindi a come si comportano, a come dialogano, a quello in cui credono, se ci fanno ridere o riflettere e se ci fanno sentire compresi.

Si dice che quando vediamo per la prima volta una persona, il cervello umano impiega pochi secondi per farsi un’idea (o almeno una proiezione) di chi ha davanti. Nel caso di una marca, tutta la parte dell’identità visuale assume un enorme valore perché quello che sarà il primo impatto potrà fare la differenza sia sul breve che sul lungo periodo.

Cos’è il brand e cosa significa fare branding per la tua attività

Dall’account social dell’azienda fino agli imballaggi di spedizione dei prodotti, tutto concorre a trasmettere la personalità del brand. Ma cosa significa veramente questa parola? Spesso si tende a confondere il termine col logo aziendale oppure coi colori scelti per il sito web. Invece per brand si intende la percezione che le persone hanno della tua attività. Certo, quando un cliente incontrerà per la prima volta un tuo prodotto noterà immediatamente il logo, ma anche una miriade di altre sfumature, ad esempio come li fa sentire il packaging di quel bene, cosa provano visitando il tuo sito web e che immagine di sé iniziano a proiettare nel futuro se acquisteranno il tuo prodotto. Ogni dettaglio può fare la differenza e ciascun elemento, nel giusto mix, può aiutare nel posizionamento del brand nella mente delle persone.

Prima di metterti alla ricerca di un graphic designer che stravolga l’immagine della tua azienda, è necessario prima fare un passo indietro e partire dall’essenza del branding. Che messaggio vuoi comunicare con la tua attività? Se vuoi essere scelto tra i tuoi concorrenti devi distinguerti e concentrarti su ciò che rende unico il tuo business. Parti sempre dal definire in modo specifico la mission, la vision e i valori che guidano il tuo lavoro. Quello è il primo passo che ti aiuterà a capire chi vuoi essere e successivamente come vuoi presentarti alle persone.

Perché è importante il visual design per una PMI

Prima abbiamo parlato di quanto poco tempo impieghiamo a farci un’idea di una persona che incontriamo. Questo breve periodo di reazione è ancora inferiore se rapportato ai media digitali. Alcuni ricercatori della Carleton University in Canada hanno stabilito che bastano 50 millisecondi (0,05 secondi) per farsi una prima impressione di un sito, in particolare per stabilire se continuare la navigazione o meno.

Sulla linea di questi studi, si è notato come spesso la prima immagine che visualizziamo di un sito o un prodotto sia determinante. In particolare, è stato dimostrato che siamo maggiormente influenzati dall’aspetto visivo prima ancora che dall’esperienza di utilizzo. A supporto di queste ricerche ti mostriamo una serie di vantaggi che la tua azienda potrà avere se inizierà a pensare seriamente ad una strategia di visual design:

  • Conversioni: i design attraenti e accattivanti sono estremamente persuasivi, fanno percepire in modo positivo l’attività e instaurano fiducia. Di conseguenza, quando un’azienda è percepita come affidabile è più probabile che converta i prospect (potenziali clienti) in clienti effettivi.
  • Credibilità: l’identità visiva del brand gioca un ruolo chiave nel posizionamento nella mente del consumatore. Il visual, infatti, contribuisce ad accrescere il valore di un prodotto e del relativo brand. Una volta consolidata tale percezione sarà più semplice mettersi in evidenza rispetto alla concorrenza e migliorare le relazioni coi clienti.
  • Longevità: a proposito di relazioni, una grafica iconica e memorabile migliora i rapporti coi clienti perché attraverso il visual traspare la personalità del brand, quell’elemento che farà innamorare i clienti dei tuoi prodotti.
  • Comunicazione: una buona caratterizzazione della visual identity darà un grande supporto alla tua comunicazione. Personalizzare graficamente la tua offerta a 360° farà trasparire il carattere del brand nei diversi touchpoint (punti d’incontro cliente-azienda) in cui incanteremo le persone. Un’occasione imperdibile per migliorare la brand awareness.

Per trarre massimo beneficio dalla tua identità visuale, serve investire. Questo significa affidarsi a dei professionisti e non tentare di fare tutto da sé. Il rischio infatti è quello di sottovalutare l’importanza dell’impatto grafico dell’azienda e spendere poco inizialmente per ritrovarsi a dover ricucire il gap coi concorrenti con spese molto più ingenti in futuro.

4 elementi-chiave-brand-identity
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Quali sono gli elementi su cui puntare

La domanda che dovrai porti una volta finita la lettura di questo articolo dovrà essere: la mia brand identity mi rappresenta ed è distintiva? Per capirlo puoi dare uno sguardo complessivo a come si sta comportando il branding e la comunicazione nel mostrare la personalità e i valori della tua attività. In alternativa puoi analizzare gli elementi che più impattano sulla tua presenza visuale:

  • Logo: il logo rappresenta la massima corporeità di un’azienda, la trasposizione in forma dei valori e della proposta di business. Per questo il logo dovrebbe essere qualcosa di memorabile e distintivo, anche senza trasmettere ciò che produce l’azienda. Basti pensare al marchio d’abbigliamento Lacoste che come simbolo ha un coccodrillo. Investire tempo e denaro nella selezione del logo garantirà riconoscibilità al tuo brand e uno stabile posizionamento quando si tratterà di scegliere tra un tuo prodotto e quello della concorrenza.
  • Palette cromatica: secondo il libro “Brand and Branding” di Stephen Brown, circa il 90% delle persone sarà influenzata nella decisione d’acquisto dal colore. È fondamentale quindi selezionare con cura la propria palette cromatica in base al messaggio che si vuole trasmettere e all’identità del brand. Infatti, il colore influenza gli stati d’animo delle persone e può differenziare notevolmente la tua attività.
  • Tipografia: la scelta del font non deve passare in secondo piano. Anche attraverso i caratteri può trasparire l’identità del tuo brand, in particolare perché spesso si fanno associazioni valoriali proprio in base al font scelto. Ad esempio, un font serif (con grazie) comunicherà più prestigio, mentre uno bastoni (senza grazie) con una linea spessa sarà considerato solido e deciso.
  • Fotografie e immagini: è importante presentarsi con immagini che rappresentano realmente la tua azienda e la tua personalità, non solo perché Google dal 2022 penalizzerà i siti con immagini stock, ma soprattutto perché chi visita il tuo sito o le pagine social deve sentirsi coinvolto nella tua comunicazione. Infatti, se le tue fotografie saranno curate e in linea con la brand identity, miglioreranno le interazioni con gli utenti, le condivisioni sui social e la brand awareness del marchio.
5 esempi visual identity
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3 esempi di visual identity distintiva per le PMI

Per comprendere ancora più a fondo come la visual identity può dare una marcia in più alla crescita del tuo business, ecco tre esempi da cui prendere ispirazione per prendere decisioni concrete nella propria attività:

  • Elo Soap: le saponette di Elo sono diverse da tutte le altre in commercio e questo non ha nulla a che vedere col prodotto in sé. Sì, la qualità è importante, ma attraverso un visual dirompente rispetto alla concorrenza il brand è riuscito a consolidare la propria posizione nella sua fetta di mercato. Come ci è riuscito? In Grecia il tema delle divinità è abusato nella comunicazione grafica. Quello che ha cercato di fare Elo è stato dare una nuova veste a questo argomento attraverso un packaging moderno, fresco e allo stesso tempo legato alla tradizione.
  • Unincorporated Cofee: una piccola azienda di caffè di Los Angeles ha dato una svolta alla sua identità con una forte attività di rebranding. L’azienda ha mantenuto le sue caratteristiche di brand fuori dai canoni classici, ma ha voluto cambiare la sua presentazione per puntare sempre più in alto. Attraverso un logo, che è anche una mascotte, si è creata un’immagine dell’attività decisa, irriverente e trasgressiva, proprio come il loro caffè inconfondibile.
  • Jungle Culture: azienda produttrice di ciotole di cocco, posate in bamboo e altri prodotti senza plastica, punta ad offrirci utensili quotidiani nel pieno rispetto del pianeta, supportando inoltre gli artigiani e i contadini del Vietnam. Attraverso una brand identity che richiama antichi simboli della cultura vietnamita, la comunicazione visuale è diffusa in ogni aspetto del business. Una personalità legata alla natura che traspare chiaramente dalla gestione della pagina di Instagram che conta ad oggi quasi 11 mila follower.