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Cosa ha un’immagine per essere riconosciuta come professionale e non amatoriale?
Ci sono alcuni accorgimenti che possono fare la differenza.
Eccone pochi e semplici consigli che possono cambiare i vostri progetti da così a così.
Fotografie
Quando si usano delle fotografie è molto importante fare in modo che colori e luci appaiano curati. Molti programmi di editing fotografico hanno delle impostazioni standard di correzione del colore che possono già andare bene.
L’altro aspetto che può fare la differenza sono la nitidezza, quindi la possibilità di riconoscere i dettagli, e il giusto contrasto. Anche in questo caso i programmi di editing fotografico possono darci una mano.
L’ultima cosa da considerare, che è modificabile anche nella fotocamera di un semplice smartphone, è la regolazione del Punto di Bianco. Definendo quale sia la parte più chiara e più bianca di tutta la foto, vedrete come magicamente la foto si correggerà, alle volte, in modo definitivo. Questo tipo di correzione potreste trovarla anche sotto la voce “temperatura” dell’immagine.
Se proprio non riuscite a correggerla e l’immagine resta pessima, provate a virarla in bianco e nero e ad usare la grafica per dare colore.
Come nell’esempio qui sotto.
Composizione
È molto importante, sia che si usino foto che illustrazioni, decidere quale sia l’elemento principale dell’immagine, quello su cui deve cadere l’occhio.
Posizionarlo al centro è la cosa più semplice e sicuramente efficace: non si sbaglia mai a farlo. Ovviamente è importante lasciare degli spazi per poter organizzare la grafica.
I testi andrebbero tenuti lontani dai margini di taglio, almeno 5 mm nei formati piccoli, fino a 5 cm nei formati grandi come i poster. Il margine tra taglio e immagine interna è uno spazio che il nostro occhio percepisce benissimo e usa come cornice: dunque, avere immagini o testi troppo vicini, creerebbero nella mente di chi guarda una percezione negativa, come se per errore tutto fosse stato posizionato troppo vicino al taglio.
L’utilizzo di spazio vuoto intorno è spesso la soluzione migliore per dare risalto all’immagine o alla grafica principale.
Guardate l’esempio apparentemente caotico che vi propongo: è un poster per un evento musicale di un noto locale di San Pietroburgo. A prima vista si è colpiti dagli scarabocchi e dall’apparente caos, ma dopo un po’ si capisce che le informazioni sono ben disposte e lontane dai margini.
Ci sono altre cose che vengono tenute in considerazione dai grandi graphic designer, ma con questi piccoli accorgimenti anche chi non fa grafica in modo professionale può ottenere degli ottimi risultati e rendere la propria grafica meno dilettantesca e più efficace.
Per altri consigli vi rimandiamo alla prima parte di questo articolo e quello pubblicato lo scorso anno su questo blog “Il decalogo del buon gusto grafico”.
Buon lavoro!