TypeParis, il workshop internazionale di tipografia

TypeParis, il workshop internazionale di tipografia

Sarah Cantavalle Pubblicato il 7/10/2018

TypeParis è un workshop annuale sulla tipografia con sede a Parigi, dedicato ai graphic designer, tipografi, web designer e laureati di tutto il mondo che vogliono migliorare le proprie conoscenze e capacità tecniche in ambito tipografico e calligrafico.

Un team di insegnanti e relatori composto da professionisti di fama internazionale tiene un programma intensivo di cinque settimane, con un calendario giornaliero di sessioni teoriche e pratiche riservate solo a 15 partecipanti. Per tutta la durata dell’evento, ogni mercoledì sera una coppia di relatori si confronta su temi inerenti alla tipografia e al design durante i TPTalks, degli incontri gratuiti aperti al pubblico.

Le registrazioni di questi incontri vengono poi pubblicate sul sito web dell’evento, per chiunque desideri vederle da casa.

L’edizione di quest’anno è iniziata l’11 Giugno e si concluderà il 13 Luglio 2018, così noi di Pixartprinting abbiamo pensato di selezionare alcuni degli interventi e dei relatori più interessanti.

TypeParis 2018
Esercizi di calligrafia durante il workshop TypeParis di quest’anno. Credits: typeparis.com

DAVID BERLOW E CLAUDIA KAT

David Berlow terrà un incontro gratuito domani mercoledì 11 Luglio 2018 alle 19.00. Nel 1989 Berlow ha fondato insieme a Roger Black The Font Bureau, uno studio di tipografia digitale con sede a Boston che in 25 anni ha sviluppato più di 500 caratteri tipografici per le più importanti pubblicazioni online e su carta stampata in America, e ha collaborato anche con Apple e Microsoft.

Durante lo speech, Berlow si confronterà con Claudia Klat, Design Director di Spin Studio, un’agenzia di design londinese che utilizza la sperimentazione tipografica e il “lettering concettuale” per trovare nuove espressioni estetiche che mescolano l’analogico con il digitale. È possibile registrarsi alla sessione live a partire dal 2 Luglio 2018.

Sito web Index-Studio
Caratteri realizzati da Font Bureau per il sito web di Index-Studio. Credits: https://fontbureau.typenetwork.com

MORAG MYERSCOUGH

Mercoledì 27 Giugno la designer e artista londinese Morag Myerscough ha tenuto un incontro gratuito insieme a Nikola Djurek, designer tipografico, insegnante e partner di Typotheque, una fonderia tipografica con sede a l’Aia, nei Paesi Bassi.

Nel 2017, Morag Myerscough ha vinto il premio Royal Designers for Industry (RDI), il riconoscimento più prestigioso del Regno Unito per il settore del design, assegnato dalla British Royal Society of Art. In 20 anni di attività, questa designer ha realizzato moltissime installazioni temporanee e permanenti all’interno di musei, bar, ospedali e altri luoghi pubblici.

Il suo intento è stimolare un senso di comunità e di appartenenza nelle persone, sviluppando idee in grado di riflettere le diverse identità e storie locali. Il “marchio di fabbrica” di Morag è un allegro mix di colori vivaci, disegni geometrici e caratteri tipografici appariscenti.

The Temple of Agape
L’opera “The Temple of Agape” realizzata da Morag Myerscough e Luke Morgan per il Southbank Centre. Credits: typeparis.com

Abbiamo intervistato Morag per conoscere meglio il suo lavoro di artista e designer.

  • Morag, il tuo mantra è “rendi felici le persone vicine, e quelle lontane arriveranno”. Qual è il tuo contributo personale e professionale a questo approccio?
    Nei miei progetti metto sempre il pubblico al centro dell’opera. Voglio che le persone si relazionino con le mie opere, perché sentano che appartengono anche a loro. L’esperienza mi ha insegnato che se parte del pubblico si sente vicino a ciò che fai, anche altre persone si avvicineranno alla tua arte.
  • Sappiamo anche che sei ossessionata dal concetto di “appartenenza”, puoi spiegarci cosa significa per te e come influenza il tuo lavoro?
    L’appartenenza, in un modo o nell’altro, è l’essenza della vita ed è un aspetto ricercato dalla maggior parte di noi. Questa esigenza è mutata a seguito dei cambiamenti avvenuti in istituzioni come la chiesa che, soprattutto nel Regno Unito, non sono più al centro della comunità. Per questo dobbiamo trovare nuovi modi di relazionarci e di sentirci appagati da queste relazioni, dobbiamo riunire le persone in nuove comunità. Sono cresciuta nel quartiere Holloway di Londra, i miei genitori erano artisti di origine scozzese, francese e inglese, e in casa si parlava francese. Questo non era certo comune per l’epoca e la zona in cui vivevamo, ma io mi sentivo a mio agio all’interno dell’ambiente familiare. Quando sono andata via di casa però, non riuscivo ad ambientarmi, non mi sentivo parte di un gruppo. Ci ho messo vent’anni a capire che nella vita non bisogna per forza appartenere a una comunità, è più importante trovare il proprio modo di essere. Quindi ora sono affascinata dalla possibilità di lavorare con le comunità per stimolare in loro un senso di appartenenza o per rafforzarlo, nel caso in cui sia già presente.
  • Come utilizzi il design tipografico nei tuoi progetti?
    Nelle mie opere i caratteri tipografici, i colori e i disegni lavorano insieme. Le parole sono molto potenti e le utilizzo per esprimere pubblicamente dei messaggi forti.

Se sei curioso di vedere gli altri interventi tenuti da designer e tipografi di fama internazionale durante TypeParis, visita la pagina Eventi del sito.