Per ogni tipo di esigenza professionale ci sono moltissime tecniche di stampa, sempre più sofisticate, innovative e efficienti, dalla stampa offset, a quella digitale, alla serigrafia, ai vinili adesivi…
A volte però produrre delle stampe può essere semplicemente un modo per sperimentare, passare il tempo e realizzare dei pezzi unici, che non hanno certo la precisione e prevedibilità della stampa professionale, ma possono avere comunque qualità interessanti.
Qui di seguito sono descritte due tecniche molto diverse, la linoleografia e il trasferimento con solvente, entrambe facilmente realizzabili in casa, in un tempo ridotto e ad un costo limitato.
Linoleografia
La linoleografia è un tipo di stampa a rilievo che, come suggerito dal nome, si serve di un sottile blocco di linoleum (in alternativa anche adigraf). La tecnica segue gli stessi principi della xilografia, ma la morbidezza e facilità di lavorazione del linoleum la rendono adatta a un pubblico più ampio, che comprende studenti e amatori.


Occorrente
- Lastra di linoleum
- Scalpelli per incisione
- Matita, carta carbone (facoltativi)
- Rullo da stampa
- Pezza da cucina o cucchiaio di legno, carta da forno (facoltativi)
- Inchiostro per stampa a rilievo
- Pannello di vetro
- Carta

Il Processo della Linoleografia
1.Disegno
Disegnare direttamente sulla lastra con una matita oppure tramite un foglio di carta carbone, ricalcando un disegno fatto su carta. È bene tener conto che al termine del processo l’immagine sarà trasferita specchiata.

2.Contorni
Per scavare la matrice senza rischiare di farsi del male, è importante tenere la mano libera dietro lo scalpello, nel caso la punta sfugga al controllo. Con uno scalpello a V, incidere il linoleum appena al di fuori del contorno del disegno, tracciando i bordi. Questa operazione farà in modo che i contorni vengano più definiti e nitidi una volta stampati. Tutto ciò che viene scavato, poi non verrà stampato.


3.Sfondo
Se lo sfondo dell’immagine preparata è pensato per essere bianco, allora tutto lo sfondo va rimosso dalla lastra. Un cesello largo a U è lo strumento ideale per rimuovere ampie porzioni di linoleum in poco tempo. Non occorre scavare troppo a fondo, ma anzi è opportune mantenersi in superficie, in modo da non esporre la tela sul retro.

4.Pre-stampa
Se si desidera un buon livello di precisione, si può usare un foglio di registro, per assicurarsi che la matrice sia centrata e dritta sulla carta da stampa.
A questo punto distribuire dell’inchiostro sul pannello di vetro e tirarlo con il rullo sia in verticale, sia in orizzontale, finché l’inchiostro risulta più malleabile e si stende uniformemente senza lasciare linee o strisce.

5.Stampa
Distribuire l’inchiostro sulla lastra, facendo attenzione che tutte le aree a rilievo siano inchiostrate. Posizionare la carta da stampa sopra alla matrice, e coprire con della carta da forno. Servendosi di un cucchiaio di legno, di una presina o di una pezza, strofinare la superficie per qualche minuto, finché l’immagine è stata trasferita.

6.Pulizia
La matrice in linoleum può essere pulita e riutilizzata più volte. Per pulirla utilizzare un panno bagnato per rimuovere ogni eccesso di inchiostro. Meglio evitare invece di mettere la lastra sotto l’acqua, perché rischierebbe di irrigidirsi e piegarsi. Il panno bagnato può essere utilizzato anche per pulire il rullo e il pannello di vetro, prima di lavarli sotto l’acqua.
Trasferimento con un solvente
Relativamente sconosciuta, questa tecnica di stampa permette di trasferire immagini da un foglio di carta a (quasi) qualsiasi altro tipo di superficie. Si possono usare diversi tipi di solventi: uno dei più efficaci è il diluente nitro, ma la tecnica funziona anche con alcuni tipi particolari di acetone e di trielina. In ogni caso, tutte le varianti seguono lo stesso processo.
Occorrente
- Un’immagine stampata a laser su un foglio
- Superficie su cui stampare (carta, legno, pietra…)
- Diluente nitro (o un altro diluente che contenga trichloroethylene)
- Mascherina e guanti
- Batuffoli di cotone
Precauzioni
Il procedimento va svolto preferibilmente all’aperto, o comunque in un ambiente ventilato, servendosi di guanti e mascherina, per evitare il contatto diretto o l’inalazione del solvente.
Il Processo: trasferimento con un solvente
1.Preparazione
Il primo passaggio consiste nella preparazione dell’immagine, che andrà stampata in bianco e nero con una stampante laser, preferibilmente su carta leggera, liscia e non patinata. L’immagine scelta va stampata specchiata, in modo che una volta trasferita risulti dritta. Occorre utilizzare una stampante laser (e non a getto d’inchiostro) e avere un’immagine con un buon contrasto, altrimenti il trasferimento non funzionerà.
2.Trasferimento
Servendosi di guanti e mascherina, posizionare l’immagine a faccia in giù (con la parte stampata verso il basso) sopra alla superficie che si vuole stampare. Usando un dischetto o batuffolo di cotone imbevuto di solvente, strofinare l’area stampata, fino a che l’immagine viene trasferita. A seconda della quantità di diluente utilizzato, si possono creare risultati più vicini all’immagine stampata a laser, o più ‘sperimentali’.
Si tratta chiaramente di due tecniche che funzionano in maniera molto diversa e che richiedono competenze diverse. La prima, più ‘artistica’, richiede più manualità, la seconda, più tecnica e sperimentale, va a tentativi e può risultare particolarmente interessante se sfruttata su legno o pietra. In entrambi i casi c’è spazio per esplorare e adattare le tecniche al proprio progetto.