Fake news sulla carta

Fake news sulla carta

Anabel Herrera Pubblicato il 10/20/2021

Da quando ha fatto la sua comparsa in Cina circa duemila anni fa, la carta ha svolto un ruolo fondamentale nella diffusione della conoscenza e delle sfide tecnologiche per tutto il corso della storia dell’umanità. Ogni giorno la possiamo ritrovare in tante diverse attività: nel settore della comunicazione, dell’istruzione, dell’arte e della cultura, del commercio, dello stoccaggio e del trasporto delle merci, della salute e dell’igiene. In un mondo tecnologico, la carta può sembrare un materiale obsoleto, ma la verità è che la domanda è in costante crescita, grazie soprattutto al fatto che è un’alternativa sostenibile agli imballaggi realizzati con combustibili fossili.

In Spagna, infatti, l’85% dei consumatori vuole aumentare l’uso di prodotti di carta, sostituendo altri materiali (65%) o almeno mantenerla (20%), secondo l’ultimo “Rapporto annuale del settore della cellulosa e della carta” di ASAPAPEL. Inoltre, i consumatori valutano questi prodotti con un punteggio di 7,8 su 10, con le migliori caratteristiche in fatto di riciclabilità (8,5), biodegradabilità (8,1), l’ottimo adattamento alle funzioni per i quali vengono utilizzati (8) e un utilizzo sicuro (7,9).

Nonostante tutto, è comune trovare notizie false sulla carta e sull’industria della carta, come ad esempio che la deforestazione sia in aumento o che i consumatori non leggano più la carta stampata. Pertanto, le organizzazioni che rappresentano l’industria della carta o della stampa hanno effettuato ricerche con dati certi per smontare queste bufale. Ad esempio, “Busting the Myths. A European study of consumer perceptions and attitudes towards print and paper”, indagine condotta in Austria, Francia, Germania, Italia, nei paesi nordici e nel Regno Unito da Two Sides; o “Fakenews sobre papel y cartón“, di El Foro del Papel, con i dati dei consumatori spagnoli.

Di seguito, citiamo i miti più diffusi e gli argomenti per smontarli:

Mito 1: La deforestazione è in aumento

La perdita di foreste nel mondo è passata da 7,8 milioni di ettari all’anno nel 1990 a 4,7 nel 2020. Le più grandi aree forestali in Europa sono Russia, Svezia, Finlandia e Spagna, dove le foreste sono passate ad occupare da 13,9 milioni di ettari a 18,6 in questo periodo. Tuttavia, solo il 10% degli europei ritiene che le foreste siano aumentate di dimensioni.

Mito 2: Le foreste vengono distrutte per produrre carta

Per la fabbricazione della carta non viene utilizzato legno nobile, specie esotiche provenienti da foreste tropicali, né quercia, faggio o leccio, ma piuttosto legno proveniente da specie a rapido accrescimento che vengono coltivate a tale scopo nelle piantagioni forestali locali, come l’eucalipto o il pino.

Mito 3: Le piantagioni sono un danno per l’ambiente

Le piantagioni per la carta vengono solitamente realizzate su terreni che hanno cessato di essere coltivati, in modo che la superficie boschiva aumenti. Le specie a rapido accrescimento sono ottimi assorbitori di CO2 e aiutano a rallentare il cambiamento climatico. Il carbonio immagazzinato non viene rilasciato quando gli alberi vengono abbattuti, ma rimane nei prodotti della foresta, come i libri che riempiono le nostre biblioteche.

Mito 4: I consumatori non leggono più carta stampata

Nonostante i libri in formato elettronico abbiano avuto una rapida crescita all’inizio, la fatturazione è rimasta stabile negli ultimi anni. In Spagna, ad esempio, il business ha raggiunto i 119 milioni di euro nel 2019, solo il 5% del fatturato totale annuo del settore. Il 69% dei consumatori europei ritiene che la carta sia il formato migliore per leggere i libri (61% per le riviste e 54% per i giornali).

Mito 5: La carta è più inquinante di altri materiali e supporti

Le emissioni di gas serra dei dispositivi elettronici sono cresciute del 50% negli ultimi anni. Per produrli vengono utilizzati combustibili fossili, prodotti chimici, acqua, minerali preziosi o provenienti da aree con sfruttamento a rischio di estinzione e altri componenti dannosi per l’ambiente come piombo, arsenico e mercurio.

Mito 6: Ricicliamo pochissima carta

Il tasso globale di riciclo della carta in Europa è superiore al 72%, ovvero 7 chili di carta vengono riciclati ogni 10 consumati. Bisogna anche tenere presente che ci sono alcuni tipi di carta che non entrano nel ciclo del riciclaggio perché li conserviamo (foto, documenti, libri) o a causa del loro utilizzo (carta igienica). Nel caso degli imballaggi in carta, il tasso di riciclaggio aumenta ulteriormente fino all’85%, il più alto di tutti i materiali di imballaggio in Europa.

Mito 7: Dovremmo usare solo carta riciclata perché è l’unica ecologica

La fibra di cellulosa proveniente dal legno, risorsa naturale e rinnovabile, è la materia prima fondamentale per la fabbricazione della carta. Quando viene utilizzata per la prima volta nella fabbricazione della carta prende il nome di fibra vergine. Attraverso il riciclo, continua ad essere riutilizzata più volte (3,6 in media in Europa), e viene quindi definita fibra riciclata. In altre parole, la fibra vergine e quella riciclata sono la stessa fibra in due momenti del suo ciclo di vita.