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Il gelato confezionato, un simbolo dei tempi moderni
Alla fine degli anni Quaranta il gelato cambia forma. Quello artigianale sa dei tempi passati, la novità del dopoguerra è il gelato industriale confezionato, quello che ha il sapore della modernità e che si può conservare anche nel freezer di casa.Motta
In Italia, nel 1948, compare il primo gelato confezionato, il Mottarello Motta, simbolo di una società che sta cambiando e che vuole affermare una nuova condizione economica. Nei bar i bambini rimangono incantanti davanti ai cartelli pubblicitari in metallo serigrafato, dove sfilano le coloratissime immagini del gelato a stecco al fiordilatte Motta che “nutre e rinfresca”, ispirato al gelato americano con il bastoncino.
Algida
Passato il Sessantotto la società si trasforma. Sono gli anni della creatività, della trasgressione, delle lotte politiche e della musica che fa da colonna sonora alla vita di tantissimi giovani. Negli spot dei gelati Algida, l’azienda si rivolge direttamente ai ragazzi, parla con il loro idioma. Nella scelta dei testimonial attinge all’universo della musica, compaiono Rita Pavone con la battuta “Posso dire una parola? C’è un Algida laggiù che mi fa gola” e Patty Pravo che pubblicizza il Paiper, “il gelato del nuovo mondo”.



Sealtest
A un pubblico di grandi e piccini punta invece l’azienda Sealtest Dairy, che all’inizio degli anni Settanta manda in onda questo divertentissimo spot. Con estremo imbarazzo, un bambino ammette che la merenda sana e nutriente scelta dalla mamma, il gelato Sealtest, è anche buona. Ma shhh! Non ditelo ai suoi amici! Che l’azienda ci tenesse a rassicurare le madri sulla genuinità dei suoi prodotti è evidente anche nei visual delle campagne pubblicitarie dove, tra gli anni Cinquanta e Sessanta, il gelato è sempre accompagnato da immagini di frutta fresca.