I maestri del fumetto: Robert Crumb

I maestri del fumetto: Robert Crumb

Candido Romano Pubblicato il 4/17/2024

La vita e le opere di Robert Crumb, considerato il re dell’underground americano a fumetti e maestro del disegno grottesco.

  • Introduzione
  • L’infanzia, la “stranezza” e l’amore per i fumetti
  • Fritz il gatto e l’incontro con l’LSD
  • Mr. Natural, Zap Comix e la rivista Weirdo
  • I lavori moderni e l’eredità di Robert Crumb

Robert Crumb nasce a Philadelphia il 30 agosto 1943 da un padre militare (faceva parte del Corpo dei Marine) e una madre fervente cattolica. È considerato come il padre del movimento underground fumettistico americano, cioè una tradizione non-ufficiale e lontana dal mainstream, creato da piccolissimi editori o autoproduzioni che poco avevano a che fare con il pubblico di massa.

Nell’underground comix si utilizzavano spesso la satira, ma anche tematiche spinte come il sesso esplicito, la violenza e linguaggio scurrile per descrivere stati d’animo o la società puritana che stava emergendo negli Stati Uniti degli anni ’50. A quell’epoca imperversava il moralismo della Comics Code Authority, l’organo di censura del fumetto statunitense, imposto a tutti gli editori di comics.

Autoritratto illustrato di Robert Crumb.

Crumb e altri autori come Gilbert Shelton, Barbara “Willy” Mendes e Trina Robbins hanno quindi creato durante questo periodo, soprattutto negli anni ’60 e ’70, tantissimi fumetti underground e di controcultura che hanno scandalizzato, e continuano tutt’oggi a destabilizzare un pubblico poco abituato a certe tematiche.

L’infanzia, la “stranezza” e l’amore per i fumetti

La famiglia di Crumb durante la sua infanzia si trasferisce spesso, fermandosi poi nel Delaware nel 1956, quando il padre va in pensione dopo 20 anni di servizio. La madre, probabilmente maniaco-depressiva, abusa di pillole per la dieta e anfetamine. La situazione in casa non è quindi delle migliori: Robert, insieme ai suoi due fratelli e due sorelle, assiste spesso a violenti litigi familiari.

Fortunatamente condivide una grande passione con suo fratello maggiore Charles, ossessionato dai fumetti, che costringe letteralmente Robert a disegnare. Charles è la più grande influenza di Robert Crumb in questo momento e co-autore di molte delle opere che producono da bambini. Ispirati da autori come Walt Kelly (Pogo è la sua striscia a fumetti più famosa) e dall’animazione dei Fleischer Brothers, Robert e Charles Crumb cominciano a lavorare ai loro primi fumetti. Nel 1958 creano un’auto-pubblicazione di tre numeri di Foo, imitazione satirica di Mad di Harvey Kurtzman e Fuzzy the Bunny, alterego a fumetti di Charles.

Illustrazioni tratte dalle opere di Robert Crumb. Tutti i diritti sono riservati.

Cresciuto, Robert Crumb si sente sempre più alienato dalla società: “Ero uno di quegli emarginati sociali, ma in fondo lo erano in molti: non c’era niente di strano nell’essere un emarginato al liceo”, ha detto durante un’intervista. Comincia poi a collezionare dischi di jazz e blues classico degli anni ’20, sua grande passione. A 16 anni perde la fede e non si professa più come cattolico.

Subito dopo il diploma, Crumb trascorre un anno in casa a disegnare ossessivamente. Parla spesso del senso della vita con Charles, che pure non esce mai di casa. La svolta arriva con il suo trasferimento a Cleveland nel 1962: il padre gli dà 40 dollari quando esce definitivamente di casa.

Il suo primo lavoro è presso l’American Greetings Corporation come separatore di colori, ma solo dopo un anno viene promosso e disegna centinaia di cartoline. Il capo continua però a rimproveragli uno stile del disegno troppo grottesco. Crumb si sposa giovanissimo, nel 1965 e parte per un viaggio di nozze di sei mesi. Nel frattempo, continua a disegnare cartoline, che spedisce all’azienda tramite posta.

Illustrazioni tratte dalle opere di Robert Crumb. Tutti i diritti sono riservati.

Il destino di Charles Crumb, invece, non è stato così roseo: da ragazzo smette di disegnare, anche se ha un enorme talento. Da adulto entra in uno stato depressivo perenne, smorzato solo da psicofarmaci; vive relegato in casa con la madre. Si suicida nel febbraio del 1992 a 49 anni, un anno dopo essere apparso nel magnifico documentario “Crumb”, diretto da Terry Zwigoff.

Fritz il gatto e l’incontro con l’LSD

L’autore inizia a farsi conoscere proprio nel 1965, stampando e autoproducendo i primi numeri di Fritz il gatto, probabilmente la sua opera più famosa. Lo distribuisce perlopiù agli studenti universitari di Cleveland. La storia vede come protagonista Fritz, un gatto antropomorfo artista della truffa che vive situazioni assurde in una metropoli abitata da altri animali. Sono storie spesso condite di volgarità, sesso ed erotismo estremamente goliardico, per un personaggio che vive la tipica normalità inquieta di uno studente universitario alle prese con le droghe leggere, la musica rock e la repressione della polizia. Questo personaggio in realtà viene ideato da Crumb già nel 1959, per poi essere pubblicato sulle riviste della scena underground come Help! e Cavalier tra il 1965 e il 1972.

Durante questo periodo il suo segno diventa sempre più evoluto, con linee espressive e spesso caricaturali, capaci di comunicare la paura, le spinte emotive dei personaggi e le loro pulsioni incontrollate.

Illustrazioni tratte dalle opere di Robert Crumb. Tutti i diritti sono riservati.

La striscia riceve la sua maggiore attenzione grazie a un film di animazione omonimo del 1972, da cui Crumb prende però le distanze. Questo è stato il primo film d’animazione vietato ai minori di 18 anni ad essere mai stato prodotto negli Stati Uniti: un primato che consente di comprendere come prima di Crumb (e altri autori dell’underground americano), i fumetti venivano visti solo come intrattenimento per bambini e ragazzi. Ora con queste opere, invece, temi come l’autoerotismo estremo, la violenza innata dell’essere umano, la depressione venivano fotografati anche nelle tavole a fumetti grazie a questi movimenti culturali sotterranei.

Illustrazioni tratte dalle opere di Robert Crumb. Tutti i diritti sono riservati.

Nel 1965 Robert Crumb scopre anche la cultura hippy e soprattutto l’LSD, una droga psichedelica che è ancora legale in quegli anni: “Ho iniziato a prendere LSD a Cleveland nel giugno del 1965 e mi ha aperto la mente. Mi ha fatto smettere di prendere il fumetto troppo sul serio e mi ha mostrato un altro lato di me stesso”. Durante questo periodo psichedelico, costellato anche dai cosiddetti “bad trip” non proprio piacevoli, l’autore crea alcuni dei suoi personaggi più famosi come Mr. Natural, Angelfood McSpade, e The Snoid.

Illustrazioni tratte dalle opere di Robert Crumb. Tutti i diritti sono riservati.

Mr. Natural, Zap Comix e la rivista Weirdo

Nel gennaio del 1967 Crumb incontra due amici in un bar che stanno partendo per San Francisco. Decide quindi di punto in bianco di abbandonare Cleveland e di trasferirsi nella città che rappresenta il vero centro dei movimenti alternativi, proprio dove si trova l’Università di Berkley. A San Francisco contribuisce alla controcultura portata avanti dai giornali indipendenti, spesso basata proprio sull’utilizzo dell’LSD.

Illustrazioni tratte dalle opere di Robert Crumb. Tutti i diritti sono riservati.

Crea poi la rivista Zap Comix, pubblicata dall’editore Charles Plymell, a sua volta scrittore appartenente alla beat generation di Jack Kerouac e Allen Ginsberg. Iconica la scritta sulla copertina di Zap Comix numero 1: “Solo per adulti intellettuali”, una provocazione al Comics Code imperante a quei tempi. Su questa rivista emergono tantissimi artisti come Gilbert Shelton, Robert Williams, Jim Osborne e molti altri, tra cui il giovanissimo Art Spiegelman, che qualche anno dopo con il la sua graphic novel Maus ottiene il riconoscimento dell’establishment letterario, vincendo il Premio Pulitzer.

Illustrazioni tratte dalle opere di Robert Crumb. Tutti i diritti sono riservati.

Nel 1968 nessun rivenditore vuole distribuire il primo numero di Zap Comix, quindi Crumb e la moglie cominciano a venderlo in strada, con il primo figlio della coppia nel passeggino, appena nato: è Jesse Crumb, morto tragicamente nel 2018 per un incidente d’auto.

Proprio su questa rivista a fumetti debutta, dopo essere stato stampato su alcune pubblicazioni indipendenti, il personaggio di Mr.Natural: un uomo dotato di una folta barba che può essere descritto come filosofo, guru, mistico ma anche cialtrone e truffatore pronto per approfittarsi dell’ingenuità degli hippy, delle donne e dell’americano medio. Spesso fornisce consigli esattamente opposti alla sua immagine di saggio e spesso inventa situazioni assurde, al limite del raccapricciante.

Illustrazioni tratte dalle opere di Robert Crumb. Tutti i diritti sono riservati.

Possiede strani poteri magici e un’intuizione cosmica, ma è anche lunatico, cinico, autocommiserativo e soffre di varie ossessioni sessuali. Insomma, sono i temi cari a Crumb, cuciti però attorno a un personaggio che all’apparenza sembra essere “buono”. Qui il segno di Crumb diventa ancora più fumettistico e ricorda addirittura il Segar di Popeye, cioè Braccio di Ferro. Le sue ossessioni, anzi il suo stile resta immutato, con donne giunoniche disegnate con forme esagerate e una visione sempre oltraggiosa del mondo, ma dannatamente divertente.

Illustrazioni tratte dalle opere di Robert Crumb. Tutti i diritti sono riservati.

Durante gli anni ’70 Crumb gira in lungo e in largo per gli Stati Uniti e continua a disegnare. Finito il primo matrimonio, si trasferisce in una comune nella Potter Valley. Successivamente si stabilisce a Madison, in California, con la nuova fidanzata e fumettista Aline Kominsky, che diventerà la sua seconda moglie e compagna di vita.

Nel 1980 Crumb crea la rivista Weirdo, ispirata a Mad e alle riviste maschili degli anni quaranta e cinquanta. È il periodo in cui gli Stati Uniti si spostano politicamente a destra: l’autore si scatena con questa nuova pubblicazione che porta una ventata di nuovi autori irriverenti e politicamente scorretti. Propone un’alternativa lowbrow, sposando in pieno questo movimento artistico conosciuto anche come surrealismo pop, all’eccessivo intellettualismo della rivista RAW di Art Spiegelman, destinata ad un pubblico più colto ed “educato”.

I lavori moderni e l’eredità di Robert Crumb

Crumb si trasferisce a Sauve, in Francia, nel 1991, disgustato da ciò che lo circondava negli Stati Uniti. Nel 2009 pubblica Il libro della Genesi, il risultato di cinque anni di lavoro che illustra in maniera letterale il primo libro della Bibbia. Un’opera mastodontica che ha ottenuto un enorme successo.

Crumb ha vissuto una vita piena e a tratti incredibile. Il suo stile distintivo, audace e spesso provocatorio, ha contribuito a ridefinire i confini dell’arte sequenziale, influenzando generazioni di fumettisti successivi, primo fra tutti Andrea Pazienza. Spesso è stato tacciato di sessismo, razzismo, antisemitismo, soprattutto dalle generazioni successive alla sua.

Fotografia di Robert Crumb. Tutti i diritti sono riservati.

Una sola cosa è certa: la sua capacità innata di esplorare temi controversi e affrontare questioni sociali, spesso ha reso i suoi lavori una infinita fonte di dibattito.

L’eredità che Robert Crumb lascia alle giovani generazioni di fumettisti è un invito alla creatività senza freni e alla capacità di sfidare le convenzioni.