L’”ingegnere della carta” per la pubblicità: Ollanski

L’”ingegnere della carta” per la pubblicità: Ollanski

Candido Romano Pubblicato il 12/22/2023

Oliver Bieräugel, in arte Ollanski, è un paper engineer e illustratore che crea delle vere e proprie sculture unicamente con la carta, soprattutto per campagne pubblicitarie, installazioni per progetti commerciali, riviste e aziende private.

Lo fa con una tecnica molto particolare, diversa da un altro artista della carta come Felix Samper, per dare forma alle sue sculture, spesso iper-realistiche (sembra di guardare delle fotografie), che includono anche fasi preliminari utilizzando l’argilla e una fase di post produzione con Photoshop.

Nel corso della sua carriera ha lavorato per alcuni dei brand più importanti al mondo come Ferrero, PlayStation e Pepsi. Eppure i suoi studi lo stavano portando da tutta altra parte: si è laureato, infatti, in Medicina biomolecolare a Stoccolma.

Nel 2008 ha però deciso di seguire la sua passione, lasciando il Dottorato in neurobiologia molecolare al Max Planck Institute di Berlino: “sono sempre stato molto interessato alla scienza, ma non ho mai rinunciato a dipingere e disegnare. Crescendo sono sempre stato attratto dalla creatività e dal disegno: esaurivo tutti i materiali alla scuola materna. Mia madre, scherzando, mi disse che avrebbe dovuto sposare qualcuno che avesse una fabbrica di carta”, ha riferito durante un’intervista.

Gli inizi e i primi lavori

Ollanski è cresciuto in quella che in precedenza era la Germania dell’est, durante gli anni ’90, quindi i riferimenti alla cultura pop sono stati vitali per il suo lavoro. Da MTV a Star Trek, passando per la fantascienza, l’artista ha assorbito ed è stato influenzato da tutto ciò che ha visto.

Dopo aver lasciato il dottorato nel 2008, crea un portfolio e lo invia a 250 riviste in Europa, sperando che qualcuno risponda. Tra i lavori a questo punto iniziale della sua carriera ci sono perlopiù illustrazioni. Un potenziale cliente gli chiede però una illustrazione di grande formato, quindi decide di utilizzare la carta.

Da quel momento Ollanski predilige la carta per realizzare le sue sculture e illustrazioni. Con il passare del tempo riesce ad assicurarsi lavori con clienti decisamente importanti, tra cui diverse riviste come Asphaltgold, per cui crea nel 2014 un set fatto di carta e pellicola a specchio, come base per le foto di Manuel Mittelpunkt.

Sempre quell’anno crea invece un’illustrazione di carta per Eyeware magazine.

Nel 2015 cominciano ad arrivare clienti più importanti, tra cui Ferrero (tramite l’agenzia M&C Saatchi), per cui realizza una scultura di carta per una campagna promozionale riguardo le risorse umane dell’azienda.

Il nome d’arte Ollanski deriva semplicemente da un’idea della sua migliore amica, un “nomignolo” che nel tempo si è trasformato nel suo brand personale. Solo dopo pochi anni di creazioni, l’artista ha cominciato a collezionare premi, tra cui l’Hiii Brand Illustration Awards 2016.

Tra stile e tecnica: come nasce una scultura di carta

Esistono tantissimi paper artist, tra cui la bravissima Yulia Brodskaya, che letteralmente “disegna” con la carta. Ollanski però si distingue, applicando una tecnica completamente differente.

Riesce a creare delle sculture di carta così realistiche costruendo letteralmente dei modellini. La prima fase è quindi tutta manuale: una volta ricevuta la commissione, quindi il soggetto che deve creare, crea una forma iniziale più dettagliata possibile utilizzando della plastilina o argilla modellabile.

A questo punto copre l’intera struttura con strisce di nastro adesivo. Rimuove poi il nastro adesivo, creando una superficie in due dimensioni del progetto. Una volta scattata una foto a questa superficie in 2D, lo ripulisce utilizzando Photoshop. Poi crea le strutture interne della scultura partendo da questa superficie bidimensionale stampata.

Si tratta di un vero e proprio lavoro di destrutturazione delle forme e poi di assemblaggio delle parti. Un approccio quasi matematico, scientifico del lavoro, che deriva sicuramente dai suoi studi passati. Ollanski è infatti un ingegnere della carta completamente autodidatta, che nel tempo ha sviluppato tecniche totalmente personali per approcciarsi a questo tipo di forma d’arte.

Molto spesso i suoi lavori hanno come soggetto il cibo, che rappresenta spesso una sfida. Certi piatti, infatti, presentano strutture solide, mentre altre sono più cremose o addirittura liquide, come nel caso di questo hot-dog ricreato da Ollanski, ovviamente completamente di carta.

La potenza della carta

Ollanski opera in un contesto artistico commerciale dove gli effetti speciali, il 3D e la computer grafica fanno da padroni, utilizzando però l’”ingenuità” e la versatilità della carta per permettere ai suoi clienti di distinguersi.

Tra i suoi lavori migliori c’è ad esempio un tributo a una stazione radio, in cui si vede una stazione spaziale completamente creata con la carta, asteroidi di plastilina e altri elementi come luci e stelle aggiunti successivamente con Procreate, la nota app di disegno digitale. 

Oppure questa eccezionale scultura di carta che mostra la terra e diverse costruzioni in tre dimensioni.

Si conclude qui il nostro viaggio nell’arte di Ollanski, un vero e proprio ingegnere della carta che utilizza una tecnica nata da una combinazione di creatività e dedizione scientifica, che lo distingue nettamente da tutti gli altri paper artist.

La sua dedizione alla perfezione e il suo approccio unico rendono le sue creazioni non solo visivamente appaganti, ma anche una testimonianza dell’infinita potenzialità della carta come medium artistico.

Così, mentre Ollanski continua a piegare e modellare la carta con la sua tecnica personale, può ispirare molti altri artisti in erba a guardare oltre i limiti di ciò che è possibile con questo versatile materiale. Le sue opere ci ricordano che, a volte, è proprio dai materiali più “semplici” come la carta che emergono le opere più affascinanti e sorprendenti.

Le sue creazioni si possono ammirare sul sito ufficiale o sulla sua pagina Instagram.