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Mascherine KN95, N95, FFP2: le differenze spiegate bene
La seconda ondata della pandemia di COVID19 è realtà.
L’arrivo dell’autunno segna un’impennata di contagi nei principali paesi europei, che rafforzano le misure precauzionali per tutelare i cittadini e le fasce più a rischio della popolazione. Le mascherine sono, ancora una volta, lo strumento principale per limitare il rischio di contagio da Covid19. Francia, Italia, Inghilterra e Spagna stanno imponendo l’obbligo di utilizzo di mascherine non solo negli ambienti chiusi, ma anche all’aperto, per ridurre al minimo la diffusione del virus.
Vista la grande richiesta, abbiamo raccolto e riassunto tutte le informazioni utili sulle mascherine ad alta efficacia filtrante e sulle loro certificazioni. Vi spiegheremo in modo sintetico le caratteristiche delle mascherine KN95, FFP2 ed N95, così saprete le differenze tra i diversi tipi di mascherine filtranti e vi potrete orientare nell’acquisto.
Mascherine filtranti facciali FFP2, N95 e KN95: facciamo chiarezza
Oltre alle classiche mascherine chirurgiche di colore azzurro, validissime per evitare di contagiare gli altri, ma meno utili per proteggere sé stessi, ci sono le mascherine filtranti facciali certificate. La sigla FFP significa proprio “Filtering Face Piece”, che in italiano traduciamo come “Mascherine Filtranti Facciali”. Le mascherine filtranti hanno un’efficacia filtrante molto elevata rispetto alle microparticelle pericolose e per questo sono utilizzate negli ambienti ad alto rischio di contagio.
È facile imbattersi in sigle come FFP2, KN95 ed N95, quando si cercano mascherine filtranti che abbiano superato dei test scientifici in grado di attestarne la reale efficacia protettiva. Soprattutto se si cercano mascherine in grado di proteggere da agenti inquinanti o microparticelle che veicolano i virus. Queste mascherine hanno diversi tipi di certificazione, a seconda del luogo dove sono fabbricate.
Sul mercato troviamo tre grandi tipologie di mascherine filtranti facciali:
- Le mascherine FFP2: hanno certificazione Europea
- Le mascherine N95: hanno certificazione americana
- Le mascherine KN95: hanno certificazione cinese
Capacità filtrante delle mascherine KN95, FFP2, N95
Dal punto di vista dell’efficacia filtrante, le mascherine KN95, N95 ed FFP2 hanno caratteristiche simili: per tutte e tre la capacità filtrante è superiore al 92%, secondo quanto stabilito dalle rispettive normative che ne certificano le caratteristiche tecniche.
Nello specifico ecco la capacità filtrante certificata per i tre tipi di mascherine filtranti facciali:
- Mascherine FFP2: 94% di capacità filtrante
- Mascherine N95: 95% di capacità filtrante
- Mascherine KN95: 95% di capacità filtrante
Mascherine KN95, FFP2 e N95: le diverse normative che le certificano
Le mascherine KN95, N95 e FFP2 differiscono quindi per via della diversa procedura che ne attesta l’efficacia filtrante. Questa procedura cambia in base al luogo di produzione delle stesse, poiché segue le norme di certificazione stabilite dal paese dove viene testato il corretto funzionamento dei dispositivi.
Di seguito trovate riassunte in breve le tre diverse normative adottate per certificare le mascherine KN95, FFP2 ed n95.
Mascherine FFP1, FFP2 ed FFP3 – EN 149: 2001 + A1: 2009
La legge di riferimento per le mascherine FFP2, FFP1 ed FFP3 è europea ed è la famosa EN 149 del 2001, aggiornata nel 2009. Questa normativa definisce gli standard per certificare l’efficacia di “Apparecchi di protezione delle vie respiratorie” stabilendo in modo chiaro requisiti, prove e marcatura delle mascherine.
Mascherina N95 – NIOSH-42CFR84
La normativa di riferimento per le mascherine N95 è americana ed è la NIOSH -42CFR84. Nello specifico, la normativa è definita dal NIOSH (National Institue for Occupational and Safety Health), l’ente americano preposto alla certificazione della reale efficacia dei dispositivi facciali filtranti.
Mascherina KN95 – GB2626-2006
Le mascherine KN95 sono certificate nella Repubblica Popolare Cinese, in base agli standard imposti dal regolamento GB2626-2006. Il regolamento specifica requisiti tecnici, metodi di prova e marcatura dei respiratori dotati di filtro protettivo che purificano l’aria dalle particelle potenzialmente nocive.
Mascherine KN95, FFP2, N95: cambiano le modalità di test dei dispositivi
Ciascuna delle tre diverse normative che certificano le mascherine filtranti facciali differisce in parte dalle altre. L’intento è il medesimo: certificare la reale capacità dei dispositivi di proteggere l’uomo dall’inalazione di sostanze o particelle potenzialmente nocive. Ciò che cambia sono le modalità adottate per testare i dispositivi. A seconda della tipologia di test effettuato, i requisiti e le condizioni di prova possono quindi variare.
Ecco una tabella riassuntiva che mostra somiglianze e differenze:
FATTORE DI PROTEZIONE | MASCHERINE FFP2(EN 149- 2001) | MASCHERINA N95 (NIOSH-42CFR84) | MASCHERINA KN95(GB2626-2006) |
Efficienza di filtrazione | ≥ 92% | ≥ 95% | ≥ 95% |
Sostanza di test | NaCl e olio di paraffina | NaCl | NaCl |
Portata aria test | 95 l/min variabile | 85 l/min | 85 l/min |
Massimo bypass totale verso l’interno ammesso (til) testato su individui sotto sforzo | 8% | non misurato | 8% |
Resistenza inspiratoria ammessa (perdita di carico di inspirazione) | ≤ 70 Pa @ 30 L/min; ≤ 240 Pa @ 95 L/min; ≤ 500 Pa @ saturazione | ≤ 343 Pa | ≤ 350 Pa |
Resistenza espiratoria ammessa (perdita di carico di espirazione) | ≤ 300 Pa | ≤ 245 Pa | ≤ 250 Pa |
Le principali differenze nelle normative
Guardando ai parametri utilizzati, vediamo che ci sono alcune differenze che spiccano.
1.Lo standard europeo adotta le sostanze liquide nei test, oltre alle solide
La prima tra queste differenze si riferisce alla sostanza inquinante usata in fase di test per le mascherine FFP1, FFP2 ed FFP3.
Il sistema di certificazione europeo, infatti, appare più approfondito visto che impone il test anche con olio di paraffina, un inquinante liquido. Oltre ad usare le particelle inquinanti di cloruro di sodio, allo stato solido, la normativa europea impone l’uso di un liquido per testarne la reale efficacia filtrante.
Questa maggiore attenzione depone sicuramente a vantaggio dei test effettuati secondo la normativa europea, che si occupano non solo di valutare l’efficacia delle mascherine rispetto ai particolati inquinanti allo stato solido (tipo polvere), ma anche e soprattutto dei particolati sotto forma di droplets e aerosol diffusi per via aerea.
2.Lo standard europeo è più attento alla resistenza all’inspirazione
La seconda differenza che balza agli occhi riguarda il dato relativo alla resistenza respiratoria ammessa.
La soglia di resistenza media definita dalla normativa europea, infatti, risulta più bassa rispetto a quelle stabilite dal sistema di certificazione americano e cinese. Questo presuppone che le mascherine FFP2 certificate secondo il regolamento europeo, garantiscano una maggior comodità e durata. Il test condotto seconda la normativa europea, infatti, impone che le mascherine debbano limitare il meno possibile la difficoltà nel respirare indossandole.
Durata mascherina FFP2: cosa dice la scienza
Quanto dura una mascherina FFP2? Le mascherine FFP2 possono essere contrassegnate con la lettera (R) per “Riutilizzabili” o (NR) per “Non riutilizzabili”. La maggior parte delle mascherine FFP2 non sono riutilizzabili. Sono dispositivi di protezione che, col passare del tempo, perdono progressivamente la loro efficacia. Per questo motivo, la durata di una mascherina FFP2 si aggira attorno alle 8 ore, pari a un ciclo orario di lavoro giornaliero. Se invece viene indossata mantenendo costantemente le distanze di sicurezza, in ambienti a basso rischio, la mascherina deve comunque essere gettata al raggiungimento delle 8 ore, perché la respirazione e l’esposizione all’umidità ne compromettono progressivamente la capacità filtrante e l’integrità fisica. Una volta diventate ben umide, le mascherine FFP2 vanno smaltite.
Mascherine FFP2 con o senza valvola: cosa cambia?
Le mascherine KN95, FFP2 e N95 possono essere con o senza valvola. Ma che differenza c’è? Le mascherine con valvola sono sicure per chi le indossa, ma non per chi gli sta attorno. La valvola infatti filtra il flusso d’aria in entrata, ma non in uscita. Per questo motivo le mascherine con la valvola NON vanno indossate da un soggetto positivo al COVID19 o potenzialmente positivo. Chi è positivo o teme di esserlo deve indossare mascherine senza valvola, che hanno efficacia filtrante sia per l’aria respirata che per l’aria inspirata. Quindi per i positivi o sospetti positivi al virus vanno bene mascherine chirurgiche o mascherine KN95, FFP2 o N95 rigorosamente senza valvola.
Le mascherine filtranti lavabili e riutilizzabili di Pixartprinting
Come detto poco fa, l’aspetto negativo delle mascherine FFP2, N95 e KN95 è il fatto che sono usa e getta. Dopo un singolo ciclo di utilizzo di circa 8 ore, perdono la loro capacità filtrante e protettiva e vanno smaltite. Questo non accade con le mascherine di Pixartprinting. Le nostre mascherine hanno una capacità filtrante di oltre il 90%, sono personalizzabili, comode da indossare e sono lavabili e riutilizzabili. Le mascherine Trumask e NinjaMask non sono dispositivi di protezione individuale, quindi non possono essere indossati in ospedali o strutture sanitarie. Hanno però una efficacia filtrante certificata superiore al 90%, quindi sono la soluzione ideale per le normali attività quotidiane. Offrono un livello di protezione elevato, la comodità di poterle lavare e riutilizzare numerose volte e in più un aspetto estetico gradevole e personalizzabile. Puoi scegliere il modello che preferisci a questo link.