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Quella de Lo squalo è la locandina più famosa di Hollywood: una vera e propria icona della cultura pop americana. Condensata in un’immagine c’è la quintessenza del film capolavoro di Steven Spielberg: il terrore che arriva dal fondo dell’oceano, l’inquietudine della vittima umana. Pur descrivendo la pellicola, il poster lascia spazio all’immaginazione.
Uscito nel 1975, Lo squalo di un ancora giovanissimo Steven Spielberg fu un immediato boom al botteghino. Il film in realtà fece molto di più: è considerato il primo blockbuster estivo, è l’antesignano di genere che ha reso decisamente meno tranquille le nostre estati e ha lanciato il suo regista che da lì a qualche anno sfornerà altri capolavori commerciali come Jurassic Park, E.T. e Indiana Jones.

La locandina capolavoro de Lo squalo fu una parte centrale della massiccia campagna di marketing che anticipò l’uscita nelle sale statunitensi del film – il 20 giugno 1975. E funzionò: Lo squalo fu il film più visto nella storia, superato due anni dopo da Guerre Stellari.
Non tutti sanno però che questa potente locandina cinematografica affonda le sue radici nella copertina di un libro, edizione economica…
La locandina de Lo squalo viene dalla copertina di un libro
A realizzare la locandina-icona de Lo squalo fu Roger Kastel, un artista statunitense che disegnerà anche il poster de L’impero colpisce ancora, il secondo capitolo della saga di Guerre Stellari. Quando fu chiamato dai produttori del film, Kastel lavorava nell’editoria e in particolare si era occupato della copertina dell’edizione economica del libro de Lo squalo.

Lo squalo, infatti, è basato sull’omonimo bestseller letterario pubblicato nel 1974 da Peter Benchley. Andando a cercare la copertina della prima edizione di Jaws (questo il titolo in inglese del romanzo e del film) si scopre una grafica sorprendentemente simile a quella della celebre locandina de Lo squalo. La minimalista copertina disegnata dal grafico Paul Bacon ha infatti alcuni elementi centrali della celebre locandina del film: la bagnante che nuota ignara e il terribile squalo che arriva verticale e minaccioso sotto di lei.
Agli editori della prima edizione del romanzo la copertina non piaceva però particolarmente: era tutto troppo poco realistico e lo squalo poco minaccioso. Fu così che entra in scena Roger Kastel.

In realtà dopo alcune prove Roger Kastel capì che la copertina originale non era tutta da buttare. Anzi: gli elementi e la loro composizione erano assai azzeccati. Così l’artista prese la copertina di Paul Bacon e la rese più realistica e tremendamente inquietante.
Kastel andò a fotografare di persona un esemplare di squalo bianco conservato al museo di storia naturale di New York. Dopodiché approfittò di un servizio fotografico per la storica rivista di lifestyle Good Housekeeping, per chiedere alla modella di posizionarsi pancia su una sedia e mimare lo stile libero.
Cosa rende unica la locandina de Lo squalo?
Come racconta Roger Kastel, i produttori della Universal provarono diverse soluzioni per la locandina. Alla fine, però, scelsero di utilizzare la copertina del libro disegnata da Kastel. Con qualche differenza!
Per prima cosa offuscarono il petto della ragazza con della schiuma marina. Il disegno originale di Kastel utilizzato per la copertina era infatti stato censurato in alcuni stati. E cambiarono il colore del lettering da blu a rosso.

La mossa fu quella giusta: la palette colori che oscilla tra la fredda acqua del mare e il titolo rosso sangue crea la giusta tensione. Il disegno a mano di Roger Kastel ricrea alla perfezione l’atmosfera estiva dell’isola di Amity – l’isola immaginaria dove è ambientato il film – allo stesso tempo studia meticolosamente la posa della nuotatrice per comunicare un sottile e ancora vago senso di pericolo.
Infine c’è lo squalo, uno degli elementi chiave della pellicola. Prima di iniziare le riprese del film, la realizzazione dell’animale fu un vero cruccio per Steven Spielberg. Inizialmente si pensò di ammaestrare un vero e proprio squalo. L’idea fortunatamente fu abbandonata e vennero costruiti degli spettacolari modelli meccanici di squalo bianco. Per la locandina, Roger Kastel seguì una strada simile: il disegno è realistico, ma non completamente. Alcuni tocchi fantastici rendono la creatura dell’oceano ancora più terrificante!
Ecco, dunque, gli ingredienti speciali di quella che in tutta probabilità è la migliore locandina cinematografica di tutti i tempi.
L’importanza della locandina cinematografica de Lo squalo
Il design di questa locandina è talmente perfetto che praticamente è stato usato in tutto il mondo per accompagnare le uscite de Lo squalo nei cinema internazionali.

L’immagine è stata riprodotta migliaia di volte e molti hanno visto il modo in cui la locandina ha influenzato la realizzazione di poster per il cinema. La sua semplicità, l’uso dei colori, il modo di presentare il film hanno ispirato i poster di molti dei blockbuster che si sono succeduti nel corso dei decenni.

E, ovviamente, la locandina de Lo squalo è anche una delle più parodiate: è il prezzo da pagare quando si crea un design che funziona!

Un’ultima, misteriosa, curiosità sulla locandina de Lo squalo
Chiudiamo con un’ultima curiosità che riguarda la locandina de Lo squalo. Uno di quegli aneddoti hollywoodiani che ammantano tutto di mistero. Ebbene, il disegno originale realizzato da Roger Kastel – un dipinto di circa 50 x 70 cm – è svanito nel nulla!
Fu lo stesso Roger Kastel – che è scomparso nel 2023 all’età di 92 anni – a raccontare la bizzarra vicenda. Il quadro era appeso alla Society of Illustrators di New York, dopodiché fu spedito a Hollywood per il film. Kastel si aspettò di riaverlo, ma il quadro svanì nel nulla. Ancora oggi non si sa se è stato rubato ed è appeso in qualche casa di Los Angeles, oppure se è andato perduto nei magazzini della Universal e prima o poi ricomparirà.

Roger Kastel, autore della locandina de Lo squalo. Immagine: bostonglobe.com
Si dice che cose del genere siano solite capitare a Hollywood. L’artista Drew Struzan, che disegnò le leggendarie locandine di Indiana Jones [le abbiamo raccontate qui], confidò a Kastel che dovette aspettare anni per riavere alcune dei suoi disegni originali!
Anche voi vi farete ispirare dal perfetto design della locandina de Lo squalo? O pensate piuttosto di appenderne una copia nella vostra casetta estiva?