LIVING CORAL + PRIMAVERA: le fotografie di Charlotte Curd

LIVING CORAL + PRIMAVERA: le fotografie di Charlotte Curd

Massimiliano Santolin Pubblicato il 5/6/2019

La primavera avanza e porta con sé la bella stagione.

Proseguiamo la nostra ricerca del Living Coral, il colore ufficiale scelto da Pantone per il 2019, tra paesaggi, immagini e visioni che ci accompagnano nel periodo dove tutto sboccia e rifiorisce.

Dopo aver ammirato le splendide illustrazioni di Daniel Frost, ora è il turno dei potenti scatti della fotografa australiana Charlotte Curd. Abbiamo notato per caso alcuni suoi scatti e ne siamo subito rimasti rapiti. Così l’abbiamo contattata e le abbiamo chiesto di inseguire la sua ispirazione personale, catturando la bellezza eterna della natura in chiave Living Coral.

Le foto di Charlotte, più che semplici scatti, sembrano quasi dei dipinti: testimonianze visive della bellezza e della potenza dell’oceano. Guardando queste foto, siamo sicuri che vi farete trascinare tra spiagge da sogno, onde incantate e creature marine che vivono in perfetta armonia.

Siete pronti a immergervi?

Living Coral + Primavera: le fotografie di Charlotte Curd

La luce cangiante del sole mattutino è ciò che mi spinge ad alzarmi dal letto ogni giorno: mi cambia l’umore nel miglior modo possibile, è un rituale da cui ormai dipendo.Charlotte Curd Living CoralVivo e respiro i colori pastello in tutto e per tutto e ricerco costantemente albe e tramonti fugaci; nessuno è uguale all’altro!Living CoralNel mondo potrebbe imperversare la guerra, ma Madre Natura continuerebbe a sfoggiare la sua bellezza ogni giorno con le sfumature dell’alba.Living CoralLa spiaggia è, più di tutti gli altri luoghi, la mia isola felice. Trovo che l’aria sia più fresca e abbia un effetto rilassante.Living CoralTrovare soggetti peculiari, minimalisti e accattivanti in quei colori pastello rosati e spazi apparentemente vuoti illumina d’immenso tutto il mio mondo.

Chi è Charlotte curd e come vive il suo lavoro?

Charlotte ha la fortuna di vivere a contatto con paesaggi sensazionali. Per questo motivo ha sviluppato un’attenzione particolare verso la cura dell’ambiente. Il suo lavoro e la sua vita sono intrecciati e procedono con uguale gratitudine e rispetto verso quella natura meravigliosa messa a rischio dalle abitudini scorrette dell’uomo. Abbiamo chiesto a Charlotte di raccontarci come vive la sua professione.

Ecco cosa ci ha raccontato:

Il fatto che una delle mie tonalità di colore preferite, Living Coral, sia stata scelta come colore PANTONE dell’anno 2019, è stato davvero emozionante, anche se non c’era molto di cui stupirsi considerando che si tratta di uno dei colori che fotografo ogni giorno. È stato uno dei lavori più entusiasmanti e stimolanti in cui ho avuto la fortuna di essere coinvolta in quanto ha esercitato un forte impatto positivo sulla mia vita.Solo le parole “Living Coral” mi toccano nel profondo, perché sembra che ogni anno stiamo perdendo un’enorme quantità di coralli vivi dalle coste e dalle barriere coralline di tutto il mondo. Se ho la possibilità di mettere in risalto, anche solo minimamente, un argomento così importante attraverso le mie immagini congiuntamente a una meravigliosa tavolozza di colori, allora sento come se fosse mio dovere farlo.© CHARLOTTE CURD

Questi colori sono proprio sulla soglia di casa mia, e sapere che questa bellezza così effimera e transitoria è là fuori che aspetta di essere immortalata e che poi scomparirà in quello che sembra essere un batter d’occhi non è solo un dono, ma la mia forza motrice. La forza che mi trascina via dalla comodità del letto ogni mattina per scoprire una sinfonia di declinazioni visive che questo mondo incredibile mi scaglia contro giorno dopo giorno.

Questi colori hanno un effetto calmante immediato e travolgente che mi inonda non appena apro le tende al mattino per un rapido “sopralluogo”. A volte riesco a intravederli dalle fessure ed è in quel momento che capisco che sarà una bella giornata! Questa sensazione di calma continua a pervadermi mentre esco dalla porta e attraverso la strada dirigendomi verso le scogliere sopra la spiaggia di Maroubra, nel sud-est di Sydney. Sono molto onorata, privilegiata e per sempre grata di essere così fortunata da poter chiamare quel luogo “il mio giardino”.

Il processo creativo di Charlotte Curd

Per Charlotte, l’ispirazione inizia con…la sveglia mattutina! Le abbiamo chiesto come vive il suo processo creativo e come si lascia ispirare per catturare istanti e scenari sempre diversi.

Ecco cosa ci ha detto:

L’opportunità di condividere tutto questo con quante più persone possibili di tutti i ceti sociali significa assolutamente tutto per me, e la mia speranza è che questi pensieri e sentimenti possano essere tradotti per mezzo delle mie immagini e convogliare anche solo un momento di calma e bellezza nel caos di quella che è la monotonia incessante di oggi.CHARLOTTE CURDInseguo l’invisibile o ciò che viene spesso trascurato. Scorci della vita di tutti i giorni che, se fosse dedicato loro del tempo e un’analisi accurata, diverrebbero molto più di un semplice pensiero. Sfrutto lo spazio negativo per creare una scala, la schiuma spumeggiante su un oceano altrimenti vuoto che si estende nell’abisso. La solitudine di un surfista solo, in mezzo alla terrificante potenza furibonda dell’oceano aperto. Tutto ciò ambientato su uno sfondo di infinito colore traslucido che non sarà mai più lo stesso.

Uso lo spazio e il colore allo stesso modo per comunicare drammatiche interpretazioni effimere di ciò che rappresenta per me la vita costiera, e mi sento intensamente fortunata di poterlo fare avendo al contempo accesso a un alveare culturale di attività come solo Sydney sa offrire.

In tutta onestà, penso che una parte essenziale della mia ispirazione ruoti fondamentalmente attorno al fatto di alzarmi presto. L’alba cambia in maniera così sensibile che si hanno letteralmente solo pochi attimi per immortalare qualunque cosa si stia cercando di ritrarre. Essendo lì presente e amando nel modo più assoluto quello che faccio, riesco a vivere appieno l’attimo e a catturarne anche un barlume fugace.