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Tra i vari anniversari che ricorrono nel 2024 ce n’è uno abbastanza curioso: 50 anni fa nasceva in punta di piedi un’icona giapponese apparentemente molto discreta. Oggi quello stesso personaggio è uno dei marchi più celebri e riconoscibili al mondo. Stiamo parlando di Hello Kitty e del suo… compleanno!
È impossibile non sapere chi sia l’adorabile gattina londinese senza bocca e con un fiocco rosso in testa! Esattamente 50 anni fa – nel 1974 – comparve la prima volta per adornare un grazioso portamonete in plastica. Oggi Hello Kitty è un prodotto multi-miliardario, ma soprattutto è un personaggio onnipresente e parte della cultura popolare mondiale.
Cogliamo l’occasione di questa importante ricorrenza, per raccontare la storia di Hello Kitty e i modi in cui il mondo festeggerà il suo anniversario!
Chi è Hello Kitty?
Iniziamo dalle basi. Hello Kitty è un personaggio fittizio creato dalla designer giapponese Yuko Shimizu. Hello Kitty è una gattina – o meglio: è la versione antropomorfizzata di un gatto bianco giapponese.
Le sue caratteristiche più visibili sono il fatto di non avere una bocca – alcuni sostengono sia semplicemente nascosta nel suo pelo – e di indossare tra i capelli un adorabile fiocchetto rosso. I portavoce di Sanrio hanno da sempre sostenuto la tesi per la quale, l’assenza di una bocca visibile dal musino di Kitty, sia un simbolo del fatto che lei non parli nessuna lingua in particolare. In questo modo sarà chi si interfaccerà direttamente a Kitty a donarle l’emozione che prova in un preciso istante, stabilendo un rapporto diretto con lei.
Di Hello Kitty abbiamo da sempre risicatissime informazioni ed è forse questo – insieme al minimalismo del tratto – ad averla resa un personaggio universale. Sappiamo il suo nome – che è Kitty White – e che vive a Londra con la sua famiglia: il papà, la mamma e la sua gemella Mimmy (distinguibile da un fiocco giallo). Sappiamo anche che è nata il 1 novembre ed è quindi del segno dello scorpione, che è alta come 5 mele e ne pesa come tre. Forse la cosa più importante che sappiamo di lei è che ha un cuore d’oro e adora fare amicizia.
Queste e poche altre caratteristiche conosciute – come la sua passione per la torta di mele, la musica, la lettura e i viaggi – hanno fatto di Hello Kitty un’icona mondiale. Come è accaduto?
Storia di Hello Kitty: come è nato l’iconico personaggio?
Quella che ora è una vera e propria star mondiale, è nata quasi per caso in un’azienda giapponese che inizialmente produceva sandali in gomma e altri accessori: la Sanrio. Sono gli anni Sessanta e il fondatore dell’azienda giapponese – Shintaro Tsuji – si accorge che le sue calzature vendono molto di più quando sono decorate con dei graziosi fiorellini. Decide così di assumere dei disegnatori per abbellire i suoi oggetti: tra questi c’è Yuko Shimizu, la “mamma” di Hello Kitty.
Nel 1974 Yuko Shimizu disegna una gattina – senza bocca, con una salopette blu e un bel fiocco rosso – da stampare su un piccolo portamonete in plastica (più precisamente in vinile): nasce così Hello Kitty!
Tra le fonti di ispirazione della designer – che due anni dopo lascerà l’azienda diventando freelance – ci fu Attraverso lo specchio, il romanzo di Lewis Carroll che seguì ad Alice nel paese delle meraviglie: all’inizio del libro infatti Alice gioca con un gatto nero che chiama “Kitty”.
Hello Kitty secondo alcuni è ispirato anche alla razza di gatto bobtail tipica del Giappone e conosciuto per la sua coda estremamente corta. Un’altra fonte di ispirazione secondo altri commentatori potrebbe essere il maneki neko – un tradizionale portafortuna nipponico a forma di gatto.
Oggi a disegnare Hello Kitty, di proprietà della Sanrio, è Yuko Yamaguchi.
Hello Kitty e la “graziosa” estetica kawaii
Oggi Hello Kitty è un fenomeno mondiale che vale miliardi – nel 2013 il valore della sua immagine era stimato in 8 miliardi di dollari. Un successo che segue questo meraviglioso personaggio fin dai suoi primi anni di vita: a seguito della commercializzazione di Hello Kitty, nei primi anni dopo il 1975 i guadagni della Sanrio moltiplicarono.
Quelli erano gli anni del boom economico in Giappone: a partire dagli anni Ottanta proprio lì si sviluppò una particolare estetica destinata a divenire famosa e replicata in tutto il mondo. È la cultura kawaii – un termine che in giapponese vuol dire “carino, grazioso” e che sta ad indicare uno stile quasi cartoonesco e innocente, basato sui colori pastello [qui un nostro approfondimento sui colori pastello], elementi gioiosi, minimal.
E il rappresentante più famoso e conosciuto al mondo dell’estetica kawaii è sicuramente Hello Kitty.
Hello Kitty, simbolo d’amicizia e icona di moda
Ma Hello Kitty non è solo cuteness. Per il modo in cui comunica gioia e semplicità, è diventata anche il simbolo dell’amicizia. Per diversi anni, l’UNICEF – il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia – l’ha nominata ambasciatrice dei bambini e delle bambine di tutto il mondo. E anche il Giappone ha usato Hello Kitty per promuovere valore positivi in diverse occasioni, tra cui l’Expo di Milano 2015.
Nel frattempo il viso di Hello Kitty si è moltiplicato su accessori e vestiti di ogni tipo. Non è difficile imbattersi ogni giorno in questa icona stampata nei supporti più diversi: borse di tela, portafogli, calzini, magliette, intimo, tutine per bambini e via dicendo. Spesso sono proprio i grandi marchi a proporre collaborazioni con il personaggio della Sanrio, come ha fatto la Levi’s nella sua collezione del 2019.
Il 50esimo anniversario di Hello Kitty
Ecco dunque che tutto il mondo si appresta a festeggiare il compleanno di questa icona della cultura popolare. Per l’occasione, la Sanrio ha creato un sito web per seguire l’anniversario.
Si prevedono inoltre importanti celebrazioni. Ad esempio collaborazioni importanti come quella con la multinazionale del fast food McDonald’s, la marca di abbigliamento Crocs e il brand di orologi Casio.
Sanrio ha anche realizzato un’app per la realtà aumentata, un tour nazionale in Giappone, eventi in tutto il mondo come quello che si è svolto a Santa Monica, in California, con gigantesche Hello Kitty gonfiabili che rimbalzavano all’interno di un hangar aeroportuale e un’invasione di oggettistica in pieno stile kawaii!
Anche voi festeggerete il 50esimo anniversario di Hello Kitty in qualche modo? O utilizzerete gli elementi kawaii per un vostro progetto?