Fenomeno Fumetto-game: il successo delle storie a bivi disegnate

Fenomeno Fumetto-game: il successo delle storie a bivi disegnate

Candido Romano Pubblicato il 1/23/2023

Fenomeno Fumetto-game: il successo delle storie a bivi disegnate

 Sempre più evoluti e complessi, i fumettogame oggi si rivolgono sia ai più piccoli che agli adulti: alcuni volumi consigliati.

In principio era il Librogame, cioè una storia a bivi che consentiva ai lettori di scegliere come proseguire all’interno della narrazione. Una lettura del libro quindi non lineare e più interattiva, che ha visto la sua fortuna soprattutto negli anni ’80, grazie al fondamentale contributo di Joe Dever, autore dell’intramontabile Lupo solitario.

Da quel momento l’idea delle storie a bivi si è allargata verso altri media, tra cui anche il fumetto.

Cos’è un fumettogame

I fumettogame sono opere editoriali che uniscono le classiche vignette e ballon dei fumetti alla possibilità per il lettore di plasmare letteralmente la storia, scegliendo tra i bivi o i giochi messi a disposizione.

Negli ultimi anni il fumettogame ha appassionato un vasto numero di lettori, giovani e non, diventando un vero e proprio fenomeno stampato, con alcuni titoli che hanno scalato le classifiche dei bestseller.

Dagli YouTuber con un pubblico già fidelizzato ad autori più maturi che propongono Graphic Novel a bivi per adulti: il fumettogame oggi è quindi un mezzo sia per avvicinare i più piccoli alla lettura, vista la sua alta dose di interattività, che un nuovo modo per i più grandi di approcciarsi alla narrativa.

Le origini con Topolino

È proprio in Italia che è stato inventato ciò che veniva chiamato, in principio, ”fumetto a bivi”, in particolare sullo storico Topolino della Disney. Siamo negli anni ’80 e Topolino stava vivendo un periodo di forte rinnovamento. Il nuovo direttore Gaudenzio Capelli si accerchiò di autori talentosi, tra cui un giovane sceneggiatore che prima faceva il fattorino.

Si tratta di Bruno Concina, grande amante della letteratura, autore del romanzo Il segreto del castello, che aveva difficoltà a pubblicare a causa di un dettaglio: la storia conteneva 33 finali diversi. Nel 1984, però, arrivò l’occasione di tramutare questo romanzo in una storia per Topolino: così nacque Topolino e il segreto del castello, primo fumetto a bivi disegnato da Giorgio Cavazzano.

Topolino e il segreto del castello, primo fumetto a bivi disegnato da Giorgio Cavazzano.

Questo “proto fumettogame” aveva 6 finali diversi, dove il lettore già dopo l’introduzione doveva scegliere un primo bivio che portava la storia ad ambientarsi di giorno nel primo caso, di notte nel secondo.

Fu proprio Cavazzano, fumettista diventato poi una vera e propria icona del mondo Disney a fumetti, ad aver creato l’impianto grafico di questi fumetti a bivi, quindi grandi pagine intere nei momenti cruciali della storia (splash page), con icone che indicavano e scelte da compiere, quasi come fossero dei tasti da premere su un joypad.

Cinque esempi di fumettogame per grandi e piccoli

Dagli anni ’90 in poi quello che oggi viene chiamato fumettogame si è evoluto, anche all’interno della testata Topolino, con molti altri esperimenti, alcuni riusciti altri meno. Uno degli ultimi è datato 2014, cioè Gambadilegno, Macchia Nera e i bivi del crimine, rivolto però non ai bambini di oggi, che navigano sul web, su YouTube e TikTok, quindi molto più smaliziati, ma ai bambini “di allora” ormai divenuti grandi.

Oggi il fumettogame non è destinato, quindi, solo a un pubblico fatto di bambini. Sul mercato esistono pubblicazioni di fumetti a bivi destinati anche per un pubblico adulto, sotto forma di Graphic Novel. Ecco alcuni esempi di fumettogame consigliati.

  • In questo fumetto l’eroe sei tu!: si tratta di un fumettogame espressamente pensato per un pubblico adulto, illustrato da MC con i testi di Manuro, edito da Raven. Il protagonista è un poliziotto che deve trovare la figlia rapita da un’entità misteriosa: per farlo dovrà esplorare una villa tetra e piena di sorprese. Captive mette a disposizione una vera e propria scheda personaggio con tanto di abilità, in grado di cambiare le sorti della storia. Basta una penna e una matita (niente dadi) per giocare e leggere, compilando anche l’inventario con un massimo di tre oggetti da poter trasportare, utili per il prosieguo nella storia. Le scelte da fare sono tante, così come i bivi, e il personaggio protagonista può fare anche una brutta fine: è un esperimento da provare per chi vuole leggere qualcosa di innovativo.

  • Johnnyfer Jaypegg e il tesoro degli alieni commestibili: il prolifico fumettista Sio si è cimentato anche nel mondo dei fumettogame con questo volume e altri in seguito pubblicati sempre da Panini Comics. Sono ben 400 pagine di ironia demenziale, in puro stile Sio, con il tratto semplice ed efficace che lo contraddistingue anche nei suoi tanti video pubblicati su YouTube. Anche in questo caso Johnnyferpuò vedere la sua storia finire prematuramente, in questo caso si parla nel fumetto proprio di “game over”. Sono molti i riferimenti ai videogiochi, ad esempio una doppia pagina che illustra un joypad con tanto di “controlli” per navigare all’interno della narrazione. Adatto sia ai più piccoli che agli adulti, come del resto qualsiasi opera di Simone Albrigi.

  • Alla ricerca del pet leggendario: pubblicato da Fabbri Editori, è il secondo fumettogame di Roby, affermata YouTuber palermitana che si diverte a giocare a Roblox, videogioco in cui si possono creare i propri mondi virtuali. Questo è uno di tanti esempi di fumettogame destinato ad un pubblico specifico, cioè la grande community che Roby è riuscita a costruirsi nel tempo (altri esempi: i fumettogame di Lyon, Gabby16bit e Grax). Protagonista del fumettogame è infatti proprio lei in versione cartoonesca, e insieme ai suoi amici di Roblox dovrà affrontare diverse sfide. È quindi adatto ad un pubblico giovane, magari ragazzi e ragazze che frequentano la scuola media.

  • Mercurio Loi n. 6, a passeggio per Roma: un esperimento unico di Bonelli, il celebre editore di Dylan Dog e Tex, che di solito resta molto fedele alla tradizione. Il numero 6 di Mercurio Loi è infatti una storia a bivi che pone delle scelte in varie occasioni, per cambiare percorso e arrivare a finali differenti. La storia, scritta da Alessandro Bilotta e disegnata da Sergio Ponchione, vede il professore universitario Mercurio Loi e il suo assistente Ottone vagare per la città di Roma. Il lettore può così guidare un viaggio alla scoperta della città tra vescovi e ipnotisti, misteri, incubi e finali anche drammatici.

  • Tu sei Deadpool!: per gli amanti dei comics americani, in particolare dell’eccentrico ed esagerato Deadpool. Presentato in un formato di maggior pregio rispetto agli altri fumetti americani, è composto da 100 pagine e ha una copertina cartonata. Il volume è rilegato con punto metallico a brossura fresata. Insomma, è un oggetto ben fatto e piuttosto complesso. Il lettore non si muove da pagina a pagina in base alle sue scelte, ma da vignetta a vignetta. Infatti ognuna di queste è singolarmente numerata. Come sempre Deadpool sfonda la quarta parete, quindi si rivolge direttamente al lettore, e durante quella bizzarra storia incontrerà altri personaggi Marvel come Daredevil e Hulk.

Si conclude qui questo breve viaggio all’interno del mondo del fumettogame, un fenomeno sì di successo, ma che sicuramente ha ancora molto da dire nel panorama editoriale.