Fedrigoni

Fedrigoni

Redazione Pubblicato il 1/29/2018

La carta è uno dei materiali più antichi creati dall’uomo. Le sue origini ci portano nell’antico Egitto dove, sulle rive del Nilo, nel 3000 a.C., fu inventato il papiro. Da lì, sono dovuti trascorrere altri 4000 anni fino alla nascita delle prime cartiere in Europa. In particolare, dobbiamo risalire all’anno 1100 e dirigerci verso Amalfi e Verona, in Italia, per trovare i primi produttori di carta. Da allora fino ad oggi la tecnologia ha fatto passi da gigante, ed è qui che incontriamo Fedrigoni, uno dei produttori di carta che ha portato avanti la tradizione, ma adattandosi ai tempi moderni.

Giuseppe Antonio Fedrigoni è il primo anello di questa famiglia cresciuta dando vita a una passione: la carta. Nel 1888, lo stesso anno in cui Eastman Kodak inventò la macchina fotografica, fu lui a fondare a Verona le cartiere Fedrigoni. Da allora, cinque generazioni si sono dedicate alla fabbricazione di questo materiale. E così, oggi Fedrigoni è presente in più di 80 nazioni dei 5 continenti.

Dall’Italia al mondo intero
Con oltre 125 anni di storia, Fedrigoni è sinonimo di un prodotto artigianale, fabbricato però con la tecnologia del XXI secolo. Durante questi anni il brand italiano è riuscito a offrire uno dei cataloghi più completi sul mercato, che oggi può vantare 22 gamme e oltre 3000 riferimenti di prodotti.

Attualmente il gruppo possiede 11 sedi in Italia, e il 60% della sua produzione viene esportato mediante delle filiali situate strategicamente in Germania, Austria, Francia, Spagna, Regno Unito, Hong Kong e Benelux. Ha una capacità produttiva di 500.000 tonnellate di carta e circa 800 milioni di m2 di prodotti adesivi. A questo si aggiunge un sistema logistico che ne garantisce la presenza praticamente in tutto il pianeta.

Foto per gentile concessione di Fedrigoni. Preparazione dell’impasto

Carte speciali per ogni occasione

A volte non siamo consapevoli della misura in cui la carta è presente nelle nostre vite. Per avere un’idea di come questo materiale ci accompagna durante l’arco della giornata, basta semplicemente aprire la nostra borsa o frugare nelle nostre tasche. Possiamo subito trovare un biglietto da visita, l’involucro di una caramella, un blocco note o un post-it con un promemoria. Anche lo scontrino che riceviamo ogni mattina per aver pagato il caffè è fatto di carta.

In un certo senso, si potrebbe dire che c’è una carta adatta per ogni momento e per ogni occasione. E la stessa cosa avviene anche nell’universo di Fedrigoni, nel cui catalogo è possibile trovare di tutto: dalle carte per la progettazione editoriale, le copertine, i cataloghi o gli inviti, alle etichette, al packaging e alle buste. Include persino carte di sicurezza, come la cartamoneta, sviluppata mediante un rigoroso sistema anticontraffazione con filigrane, fibre, fili e pigmenti speciali, bande olografiche, ecc. Di fatto, Fedrigoni è una delle poche aziende autorizzate dalla Banca Centrale Europea a produrre moneta cartacea in euro.

Foto per gentile concessione di Fedrigoni

Un polmone verde per il pianeta

Contrariamente a quanto si pensa, la produzione di carta non ha bisogno di radere al suolo intere foreste o essere in conflitto con l’ecosistema. Per fare un esempio, ecco un dato significativo: in un solo decennio, tra il 2005 e il 2015, la massa forestale in Europa è cresciuta di oltre 4 milioni di ettari (poco più della superficie totale della Svizzera). A tutti gli effetti, dal 1950 le foreste sono cresciute in media di 1,5 milioni di campi da calcio all’anno.

Le aziende sono diventate sempre più consapevoli del fatto che il futuro riguarda la cura del pianeta. La sfida nella produzione di carta è quella di ottenere una cellulosa di alta qualità che non comporti danni all’ambiente naturale. Su questa linea, la formula per essere più rispettosi dell’ambiente passa attraverso la ricerca. Di conseguenza il gruppo italiano ha adattato la sua produzione attraverso l’impiego di cellulosa proveniente da foreste sostenibili, la riduzione del consumo di acqua e di energia, la riduzione delle emissioni nell’atmosfera e l’utilizzo di materie prime riciclate. Ad esempio, se nel 2002 venivano impiegati 52 litri di acqua dolce per ogni chilo di carta prodotta, nel 2015 questo volume è stato ridotto a 29 litri.

Foto per gentile concessione di Fedrigoni. Fedrigoni Freelife Cotton

Il futuro della carta consiste nell’utilizzo di piante e materiali organici che non lascino impronte ambientali, come il cotone o la cellulosa certificata FSC, nonché nell’eliminazione di additivi e trattamenti di disinchiostrazione o sbiancamento. Con questo approccio eco-friendly, Fedrigoni ha sviluppato le gamme Freelife e Materica.

Ma questo è solo l’inizio. Anche se viviamo in un contesto digitale, la verità è che la carta continua ad essere un supporto aperto alla sperimentazione e alla creatività. Fino ad oggi, le cartiere Fedrigoni sono state in grado di progredire ed evolversi, raggiungendo il mondo intero e offrendo numerose e diverse possibilità. Ora è il momento di andare avanti.