Che cos’è l’economia circolare?

Che cos’è l’economia circolare?

Redazione Pubblicato il 4/13/2022

Che cos’è l’economia circolare?

Del significato di economia circolare si parla sempre più spesso – ne discutono politica e istituzioni, mentre aziende e cittadini sono sempre più familiari con questo concetto. Sappiamo che l’economia circolare è associata alla parola sostenibilità, ma effettivamente qual è la definizione di economia circolare in concreto?

Oggi proviamo a raccontare che cos’è l’economia circolare, a parole nostre, con qualche dato ed esempi.

La definizione di economia circolare

Una breve definizione di economia circolare è questa:

Un po’ come avviene nel mondo naturale dove gli scarti di un organismo diventano energia per un altro – basti pensare agli scarti degli animali che sono nutrimento per i microbi – l’economia circolare è un sistema in cui tutto è organizzato in modo che i rifiuti si convertano in risorse per altro.

Cos’è l’economia circolare, in concreto

Ma l’economia circolare è un termine generico, al suo interno si possono trovare pratiche, soluzioni e strategie diverse. L’economia circolare presuppone l’utilizzo di energie e materiali rinnovabili.

I prodotti nell’economia circolare sono progettati per durare il più a lungo possibile e per essere – al termine del loro ciclo di vita – riutilizzati più facilmente. In caso di smaltimento, i componenti sono disegnati per essere disassemblati facilmente e la gran parte delle materie prime dovrebbe essere riciclata al massimo del proprio valore.

Esempi di economia circolare
Esempi di economia circolare. Fonte: europarl.europa.eu 

C’è anche maggiore attenzione riguardo alla riparazione dei prodotti che deve essere sempre favorita dalle aziende e al ricondizionamento. Si ripensa così il concetto di proprietà: molti prodotti – come ad esempio gli elettrodomestici – non saranno più acquistati, ma noleggiati dai produttori che ne gestiranno il ricondizionamento.

Sorpassando la classica concezione di proprietà viene dato più spazio anche alla condivisione e al prestito. Un classico esempio è quello delle automobili: di solito passano la gran parte del loro tempo parcheggiate e inutilizzate, servizi come il car sharing sfruttano invece più efficacemente il potenziale di una singola automobile.

Ecco un interessante video sull’economia circolare pubblicato dalla Ellen MacArthur Foundation, ente di beneficenza fondato da una ex-velista britannica che promuove l’economia circolare in tutto il mondo.

Quando è nata l’economia circolare: da un modello lineare a un modello circolare

Si inizia a parlare di economia circolare già negli anni Settanta. Ma perché usare la parola “circolare”?

Per capire meglio cos’è l’economia circolare basta confrontarla con l’attuale modello economico, un tipico modello lineare. Nel nostro modello attuale estraiamo le materie prime dalla Terra, ne facciamo dei prodotti e, una volta usati, li buttiamo creando quindi dei rifiuti.

Si dice che il modello lineare si basi sull’approccio take-make-dispose, dall’inglese: prendere (le materie prime), creare (i prodotti), buttare (i prodotti, in quanto rifiuti).

Economia circolare e lineare
Economia circolare e lineare. Immagine: instarmac.co.uk

L’economia circolare invece trasforma il modello lineare. È questo il significato di economia circolare: non si producono più rifiuti, bensì i prodotti che giungono a fine vita vengono reimmessi nel ciclo produttivo come materie riciclate o prodotti da riutilizzare. Le parole associate all’economia circolare sono quindi reduce-reuse-recycle, ovvero:

  • Ridurre: i consumi, le materie prime necessarie, l’energia utilizzata
  • Riusare: i prodotti
  • Riciclare: le materie prime

Quali sono i vantaggi dell’economia circolare?

L’economia circolare si basa su una maggiore attenzione nella progettazione dei prodotti. I prodotti hanno in sé più valore, perché sono progettati per durare di più e perché nel loro design sono utilizzate competenze di alto livello.

Per questo tra i vantaggi dell’economia circolare si cita spesso la maggiore competitività, l’impulso all’innovazione e alla crescita economica, e l’incremento dell’occupazione. L’Unione europea ad esempio stima la creazione di 700.000 nuovi posti di lavoro legati all’economia circolare entro il 2030.

Gli altri vantaggi dell’economia circolare sono:

  • Riduzione della pressione sull’ambiente. Meno rifiuti, meno inquinamento e meno utilizzo di materie prime.
  • Più sicurezza circa la disponibilità di materie prime

Europa e Italia: cosa fanno per l’economia circolare

Dati questi vantaggi dell’economia circolare si capisce perché l’Unione europea e i paesi membri – tra cui l’Italia – siano tra i più interessati a promuovere il nuovo modello economico. Secondo molti osservatori l’economia circolare è la strada che permetterebbe alle imprese europee di restare competitive sul mercato globale, riducendo la dipendenza dalle materie prime estere e diminuendo il proprio impatto ambientale.

L’Italia all’interno dell’Unione europea è il paese medaglia d’oro per l’economia circolare come raccontato dall’interessante rapporto annuale sullo stato dell’economia circolare in Italia pubblicato dal Circular Economy Network.

Per quanto riguarda l’Unione europea, già nel 2015 aveva adottato il primo Pacchetto sull’Economia Circolare (EC), un insieme di azioni e obiettivi che dovevano facilitare la transizione verso un’economia circolare europea.

Nel 2020 la Commissione Europea ha pubblicato invece il Circular Economy Action Plan.

Cos’è il Circular Economy Action Plan

Adottato dalla Commissione Europea nel marzo del 2020, il Circular Economy Action Plan (CEAP) è al momento il principale documento strategico dell’Unione europea sull’economia circolare.

Il Circular Economy Action Plan contiene 35 azioni – a livello legislativo e non –  che favoriranno l’implementazione dell’economia circolare negli Stati membri. Il documento rappresenta più che altro un messaggio chiaro, sia per gli Stati membri che a livello internazionale: l’economia circolare farà parte della strategia industriale europea dei prossimi anni.

Significato dell’economia circolare
Un’insegna con scritto change – uno dei significati dell’economia circolare

Il Parlamento europeo ha inoltre recentemente chiarito che la transizione a un’economia circolare è una delle condizioni necessarie per raggiungere entro il 2050 la neutralità climatica: uno degli ambiziosi piani ambientali per contrastare il cambiamento climatico.

In particolare alcuni degli obiettivi delle misure contenute nel piano sono:

  • rendere i prodotti sostenibili la norma all’interno dell’Unione europea;
  • focalizzarsi sui settori in cui il potenziale per l’economia circolare è più alto: elettronica e informatica, veicoli e batterie, packaging, plastica, tessile, costruzione ed edifici, alimentari, acqua e nutrienti;
  • ridurre gli sprechi;
  • diventare leader a livello globale per quanto riguarda l’economia circolare.

Un po’ di numeri sull’economia circolare

Concludiamo con qualche dato sull’economia circolare, sulla produzione di rifiuti e sul riciclo. A livello mondiale, europeo ed italiano.

  • Nel 2016 il mondo ha prodotto 2,01 miliardi di tonnellate di rifiuti solidi.
  • I paesi più ricchi, nonostante rappresentino il 16% della popolazione mondiale, hanno prodotto il 34% dei rifiuti mondiali.
  • Alcune stime dicono che, se le cose non cambieranno, nel 2050 la popolazione mondiale produrrà 3,4 miliardi di tonnellate rifiuti all’anno.
  • In Unione europea la produzione dei materiali che utilizziamo ogni giorno è responsabile del 45% delle emissioni di CO2.
  • In Europa nel 2018 il 58% dei rifiuti è stato riciclato.
  • L’Italia spicca per riciclo: In Italia la quota di riciclo complessiva è del 68%.
  • L’Italia è anche avanti in quanto a valore dei prodotti. Ogni kg di risorsa consumata in Italia si creano 3€ di PIL, contro la media europea di 1,98€ impiegati nel settore dell’economia circolare
  • In Italia ci sono 519mila occupati nel settore dell’economia circolare, in Europa sono 5 milioni.

Ecco dunque significato e definizione di economia circolare. Ora che sapete più in dettaglio cos’è l’economia circolare pensate di poter applicare piccole e grandi trasformazioni anche nella vostra azienda?