Come fare un business plan completo e professionale

Come fare un business plan completo e professionale

Redazione Pubblicato il 4/15/2022

Business plan completo e professionale: come farlo

Saper pianificare è una virtù necessaria a qualsiasi imprenditrice o imprenditore. Pianificare i passi che l’azienda deve percorrere aiuta a concentrare gli sforzi per finalizzare un progetto, senza sprecare risorse e tempo in ambizioni irraggiungibili.

Per pianificare non basta l’intuito, ovviamente: serve anche una mappa che ci indichi se la direzione che vogliamo prendere è quella giusta. Serve, insomma, un business plan. Qui vi spieghiamo di cosa si tratta e come crearne uno che sia chiaro e ben strutturato, e che aiuti a dimostrare anche a eventuali partner o finanziatori la solidità della vostra idea commerciale.

Che cos’è un business plan?

Il business plan è un documento che definisce gli obiettivi di un progetto imprenditoriale, le previsioni finanziarie e le strategie da attuare per far sì che tale progetto vada in porto. Si tratta, quindi, di uno strumento investigativo che vi aiuta a capire se un’idea sta in piedi oppure no.

Più precisamente, il business plan ha due funzioni, una verso l’interno e una rivolta all’esterno dell’azienda:

  • Aiuta imprenditori e imprenditrici a capire se un’idea di business è attuabile, a individuare i punti di forza e le debolezze. E fornisce una guida per muoversi seguendo una strategia ben precisa.
  • Serve all’azienda per presentare la propria idea di business a finanziatori, sponsor, nuovi soci, o a chiunque volesse investire nel progetto e (prima) studiarlo per verificarne l’attuabilità.

Insomma: è lo step zero per avviare un qualsiasi progetto imprenditoriale (specie se siamo alla ricerca di finanziamenti). Ed è anche il più importante, poiché ci mostrerà, come una sfera di cristallo, il suo futuro. Ma per riuscirci deve essere ben strutturato.

Business Plan: perché è utile
Business Plan: perché è utile

Come si fa un business plan

Non esiste un modello universale, poiché la sua struttura e la sua complessità dipendono non solo dal tipo di attività, ma anche dallo scopo per cui lo stiamo facendo. Possiamo avere necessità di creare un business plan perché, per esempio:

  • siamo una start up alla ricerca di finanziatori e dobbiamo convincerli che la nostra idea si regge in piedi;
  • vogliamo ampliare la nostra azienda e, per farlo, dobbiamo raccogliere capitali da investitori, quindi il piano deve mostrare i rendimenti a basso rischio dell’azienda;
  • vogliamo presentare una proposta per accedere a finanziamenti pubblici e dobbiamo sottolineare come l’azienda soddisfi i criteri necessari per accedervi;
  • dobbiamo capire come gestire la nostra attività e quindi identificare gli obiettivi e mettere a fuoco i processi per raggiungerli.

La struttura del business plan e le sue sezioni

Di solito il business plan è composto da tre parti:

  • Una parte descrittiva nella quale si racconta l’azienda, la sua storia, il progetto che si ha in mente, il mercato di riferimento.
  • Una parte centrale più dettagliata che mostra in cosa è “speciale” l’azienda e presenta la proposta di business.
  • La parte finale che richiede a chi vi legge (se vi state rivolgendo a investitori) ciò di cui avete bisogno.
Business plan: come si struttura
Business plan: come si struttura

Ecco, più nel dettaglio, le sezioni su cui dovrete lavorare (ovviamente vanno personalizzate in base all’obiettivo del vostro piano).

Summary o riepilogo

Di solito il riassunto occupa una pagina, massimo due. Nel riepilogo devono esserci: brevi informazioni sull’azienda, sulla sua attività e sul team di gestione; la vostra proposta (spiegando brevemente perché avrà successo e quali saranno i vantaggi, gli eventuali rischi e come ridurli al minimo); una chiara descrizione di ciò che viene richiesto al lettore (per esempio quanto volete che investa e quale sarà il suo profitto). A supporto delle informazioni date potete includere alcuni dati numerici significativi.

Background

Iniziate il vostro business plan dando a chi vi legge dettagli essenziali per comprendere la vostra attività e come si colloca nel mercato. Quindi rispondete con chiarezza a domande come: che cos’è? Cosa fa? Che tipo di prodotto/servizio offre? Come è stata creata, quando e perché? Da chi? Ha avuto successo? Perché lo ha avuto? O, in caso contrario, perché non l’ha avuto?

Mercato di riferimento

Fornite tutte le informazioni necessarie a capire qual è il mercato di riferimento, qual è il vostro target e quali tendenze del mercato volete abbracciare. Quindi, più nel dettaglio:

  • Spiegate come la vostra offerta è diversa, perché i clienti vi scelgono e quali vantaggi offrite;
  • Stimate la dimensione del vostro mercato.
  • Elencate i principali concorrenti.
  • Spiegate qual è il vostro target e chi sono i vostri clienti.
  • Parlate della distribuzione.
  • Illustrate la tecnologia usata.
  • Spiegate nel dettaglio qual è la vostra strategia di prezzo.
  • Esponete i vostri vantaggi competitivi (che possono essere prezzi, qualità del prodotto/servizio, superiorità tecnologica, distribuzione…).
  • Illustrate la segmentazione del mercato (ossia da cosa è composto il mercato e come si colloca la vostra azienda in questo quadro).
  • Rispondete alla domanda: come vi distinguete dai vostri concorrenti?
  • Menzionate i fattori che riducono il rischio che potenziali concorrenti si inseriscano nel vostro mercato.

Gestione

Illustrate nel dettaglio l’esperienza del team e le capacità dei dirigenti. Fornite delle brevi biografie e spiegate quale ruolo ricopre ogni persona dentro l’azienda.

Proposta

Qui spiegate qual è la vostra proposta. Più nel dettaglio:

  • Qual è il vostro obiettivo – che deve essere chiaro, realizzabile e misurabile.
  • Come lo raggiungerete.
  • Quanto tempo e denaro verrà investito per raggiungerlo.

Poi illustrate a chi vi legge quali ritorni può aspettarsi di ricevere se investirà nel vostro progetto.

Previsione

In questa sezione dovete giustificare i costi che sosterrete e ipotizzare le vendite che prevedete di realizzare (ovviamente in quest’ultimo caso si tratta di una stima).

Poi, difficile ma fondamentale, è stimare l’impatto che un eventuale aumento dei costi, o una diminuzione delle vendite, potranno avere sull’attività. È importante includere anche questo per mostrare che avete la situazione sotto controllo e che avete previsto un piano B: rassicurerà potenziali investitori e partner.

Informazioni finanziarie

Mostrate (allegando dati e documentazione a supporto) le vendite attuali e passate (chiarite anche la ragione di eventuali discontinuità), i profitti e le perdite dell’azienda, qual è il suo stato patrimoniale, quali sono le previsioni economiche. Spiegate la vostra posizione finanziaria, come si è evoluta nel tempo e, se presenti, quali vicoli di finanziamento esistono. È importante anche dichiarare se ci sono procedure legali in corso e, in caso non ci fossero, specificarlo.

Ora che vi abbiamo dato un’idea della struttura, vi lasciamo giusto qualche consiglio per costruire un ottimo business plan.

I nostri consigli per un business plan ben fatto

Ecco qualche dritta per presentare un piano facile da consultare, professionale e convincente.

Partite da una scaletta per organizzare con ordine tutto ciò che volete inserire nel piano. In questo modo riuscirete a strutturare i contenuti con ordine e logica. Evitate di partire da template di business plan già impostati: ogni azienda è diversa e ogni progetto imprenditoriale necessita di essere raccontato in modo personale. Se proprio non sapete da dove partire, scegliete un modello ma personalizzatelo in base alle vostre necessità.

Business plan: consigli utili
Business plan: consigli utili

Anche l’occhio vuole la sua parte. Questo documento, di solito, è destinato a chi deve riporre fiducia in voi, per questo è importante che si presenti bene. Quindi curate la presentazione, l’impaginazione, il testo, la grafica. Create un documento ordinato e facile da consultare. Per esempio, se supera le 4-5 pagine, aggiungete un indice per aiutare chi vi legge a orientarsi, curate il testo e rendetelo facilmente leggibile (quindi scegliete bene i caratteri tipografici e la loro dimensione). Immagini, grafici possono aiutare a comprendere meglio i vostri dati, quindi utilizzateli.

Business Plan: a cosa serve
Business Plan: a cosa serve

Chiarezza e sintesi. Il documento deve essere chiaro e spiegare con semplicità la vostra idea imprenditoriale, senza inutili giri di parole. Se manca di chiarezza potrebbe, infatti, non centrare il suo obiettivo. Deve anche avere una “giusta lunghezza” (non potete scrivere pagine e pagine di documento), quindi fate lo sforzo di concentrarvi solo sulle informazioni importanti o rischierete di confondere chi legge o, ancora peggio, di non venire letti.

Un riassunto iniziale impeccabile. Il riassunto è una sezione fondamentale poiché, molto spesso, gli investitori si fermano a quello. Per questo è di vitale importanza che sia accattivante e convincente.

Dati, prove, numeri e statistiche a sostegno delle affermazioni. Ogni vostra affermazione deve essere avvalorata da dati, fatti, numeri. Se non riuscite ad aggiungere dettagli che confermino ciò che scrivete nel piano, allora rischierete di far sembrare il vostro progetto poco concreto e incerto.

Allegate anche la documentazione necessaria ad approfondire. Quindi, per esempio:

  • CV del team;
  • schede tecniche dei prodotti e del processo produttivo;
  • elenco delle attrezzature che possedete;
  • copie di brevetti, prove di copyright o registrazioni di marchi;
  • risultati delle indagini di mercato e studi di settore;
  • dati contabili dettagliati;
  • copie di contratti di locazione.

Buona pianificazione!