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Ci sono cose che non dimenticheremo mai degli anni Novanta: il suono dei primi modem 56K per collegarsi a Internet, i fortunati film della Disney, le sit-com come Friends, il successo dei Simpson, il grunge e le playstation. E c’è qualcosa, tra i bei ricordi di quegli anni così iconici, che ci fa pensare subito alla Gran Bretagna: il britpop!
Il fenomeno musicale e culturale made in UK ebbe il suo apice a metà degli anni Novanta, ma ancora oggi scalda i cuori. E non solo quelli delle vecchie generazioni nostalgiche di quegli anni. Nell’estate 2025 gli Oasis – la band di punta del movimento insieme ai Blur, i Verve e i Pulp – sono tornati a riempire gli stadi con fan di lunga data e nuovi appassionati grazie a un tour leggendario che ha segnato la riappacificazione tra Noel e Liam Gallagher, i fondatori del gruppo noti per il loro rapporto turbolento.
Se pensiamo al rock ribelle ed orecchiabile proposto dalla terra della Regina negli anni Novanta ci vengono in mente molte immagini a noi care. Forse la più simbolica rimane la copertina di un album storico.

(What’s the story) Morning Glory, il secondo disco degli Oasis, esce il 2 ottobre 1995 per l’etichetta indipendente Creation Records e da lì a breve diventerà l’album più venduto – con oltre 22 milioni di copie – della band e del britpop in toto. Oltre a contenere canzoni generazionali e indimenticabili come “Wonderwall”, “Don’t Look Back in Anger” e “Champagne Supernova”, il disco colpisce per una enigmatica copertina: due persone fuori fuoco si incrociano in una strada tipicamente inglese.
Costata 25mila sterline, la copertina di (What’s the story) Morning Glory degli Oasis è una degna rappresentante dell’epoca d’oro delle cover degli album musicali, anche grazie ai succosi aneddoti che si nascondono dietro la sua realizzazione. Oggi scopriamo chi ha realizzato questa iconica copertina e cosa è successo durante lo shooting fotografico!
Molte domande, poche risposte. L’idea dietro la copertina di (What’s the story) Morning Glory
Due uomini si incontrano in una strada di Londra, è molto presto in una domenica mattina. Chi sono? Si guardano? Si fermano e si salutano o si ignorano? Si parlano? Cosa si dicono? Dove si trova questa strada?
Se poi si gira l’album, nel retro copertina vediamo solo uno di questi due uomini. L’altro è scomparso, volatilizzato. Il tempo sospeso è probabilmente quello che ci affascina di più della copertina di (What’s the story) Morning Glory degli Oasis. Ed è ciò che l’ha resa così amata.

Sono proprio le tante domande del nostro tempo (o meglio, degli anni Novanta), e le poche risposte che abbiamo da dare, ad aver ispirato questa copertina. Lo racconta Brian Cannon – creatore di questa e di molte altre copertine degli Oasis – che riporta un pensiero di Noel Gallagher di quel periodo: non ci sono mai risposte, ci sono solo sempre più domande. Secondo Brian Cannon è questo genere di conversazioni che si è tradotto poi nella realizzazione della storica copertina.
Ci sono poi delle ispirazioni d’autore: la copertina di The Freewheelin’ Bob Dylan [l’abbiamo raccontata qui] uscita oltre trenta anni prima e Wish you where here dei Pink Floyd, anche qui con due misteriosi uomini in copertina.

Se l’idea della copertina di (What’s the story) Morning Glory è avvolta da un certo senso di mistero, la sua realizzazione, come spesso accade in questi casi, è stata perlopiù rocambolesca.
Da chi e come è stata realizzata la copertina di (What’s the story) Morning Glory. Il rocambolesco shooting.
La copertina di (What’s the story) Morning Glory è stata dunque realizzata da Brian Cannon – grafico e fotografo che, dopo il debutto con i Verve è diventato la mente dietro le copertine più celebri degli Oasis degli anni Novanta. Ma non fu lui a scattare la foto della copertina, bensì il suo collaboratore Michael Spencer Jones.Indovinate perché? Brian Cannon dovette posare per lo scatto, è lui infatti l’uomo di spalle con la giacca beige!

Inizialmente dovevano essere i due fratelli Liam e Noel Gallagher le persone raffigurate nella copertina di (What’s the story) Morning Glory… ma le cose andarono diversamente!
Qui i resoconti si fanno confusi e contraddittori: Brian Cannon racconta che, visto che lo scatto si sarebbe dovuto fare la mattina presto, tutta la troupe che doveva realizzare lo shooting – inclusi i due Gallagher – decise di “fare serata” senza andare a dormire. Così i due Gallagher si diedero verosimilmente a qualche birra di troppo e non riuscirono a partecipare. Altre fonti dicono che Noel ebbe un problema allo stomaco, altri ancora riferiscono che la presenza dei Gallagher non era affatto programmata visto che in quel periodo erano impegnati in tournée. Quale che sia la verità, di sicuro Noel e Liam Gallagher non erano presenti allo shooting per la realizzazione della copertina del loro disco, (What’s the story) Morning Glory.
L’altra persona ritratta nella copertina è invece il dj Sean Rowley, amico della band e “sopravvissuto” alla serata di eccessi che aveva preceduto lo scatto.

Ma se notate bene c’è una terza persona nella copertina di (What’s the story) Morning Glory. Sullo sfondo si vede un uomo che tiene in mano un disco tutto bianco. Si tratta di Owen Morris, il produttore dell’album, che tiene in mano il master del disco appena inciso – leggenda vuole che se lo sia portato dietro per tutta la serata rischiando di perderlo!
Berwick Street: la strada londinese dove è stata scattata la foto di copertina di (What’s the story) Morning Glory.

Tra tante domande che aleggiano attorno a questa copertina, c’è però qualcosa di certo: il nome della strada in cui è stata scattata la foto. È Berwick Street, nel popolare quartiere londinese di Soho. La strada al tempo era famosa, tra le altre cose, anche per i suoi negozi di dischi.
Inoltre, nel punto in cui fu scattata la foto, Berwick Street si incrocia con… Noel Street. Cosa che sicuramente avrà solleticato l’ego del chitarrista e compositore della band. Berwick Street è famosa anche per il suo colorato e storico mercato ortofrutticolo (che ha base in quella strada da quasi duecento anni). Anche per questo, scattare una foto in cui la strada sembrava deserta non fu facile! La troupe intenta nella realizzazione della copertina realizzò le foto all’alba – precisamente era il 23 luglio 1995, una domenica – lavorando per diverse ore.

Ironicamente, a essere scelta per la copertina fu la prima immagine scattata. “Ce ne saremmo potuti ritornare al pub,” commenta Brian Cannon, ma visto che al tempo si scattava ancora su pellicola, il grafico scoprì solo il giorno dopo che lo scatto perfetto sarebbe stato il primo.
Oggi la location della copertina di (What’s the story) Morning Glory è meta di pellegrinaggio di fan e nostalgici dell’atmosfera britpop degli anni Novanta. Mentre online non mancano meme, parodie e interessanti mashup dell’iconica cover!

Cosa ne pensate della leggendaria copertina di (What’s the story) Morning Glory? La conoscevate? Quali sensazioni e ricordi vi ha suscitato? E cosa ne pensate del modo – tipicamente britpop – in cui è stata realizzata?
