I colori primari. Cosa sono e perché è importante conoscerli.

I colori primari. Cosa sono e perché è importante conoscerli.

Giovanni Blandino Pubblicato il 9/1/2023

Una breve guida sui colori primari, colori secondari e teoria dei colori. Sfatiamo qualche mito.

Colori primari e colori secondari: solitamente cataloghiamo questi argomenti come “conoscenze scolastiche”– e poi molto spesso ce li dimentichiamo!

In realtà la scienza e la teoria dei colori è molto importante: i colori infatti influenzano la nostra psicologia, capire in maniera approfondita come funzionano ci può quindi aiutare in molti campi. Nei settori della grafica e del design, ad esempio, e nel marketing: anche le scelte dei consumatori possono essere influenzate dai colori!

Oggi diamo una rinfrescata alle nozioni base della teoria dei colori: colori primari e colori secondari. E sfatiamo anche qualche mito! Ad esempio: i colori primari sono davvero il rosso, il giallo e il blu? Sì, ma – a dire tutta la verità – ciò è corretto solo in parte. Vediamo perché!

Quali sono i colori primari?

Solitamente si dice che i colori primari sono i colori che ci permettono di ottenere tutti gli altri, con l’aiuto del bianco e del nero. Questa è la definizione di colori primari che abbiamo imparato a scuola.

Tradizionalmente si dice poi che i colori primari sono il rosso, il giallo e il blu. Questi sono i colori che troviamo nel famoso cerchio cromatico Itten, che rappresenta nel triangolo centrale i tre colori primari, nei triangoli laterali i colori secondari e nel cerchio di contorno i colori terziari.

I colori primari nel cerchio cromatico di Itte
I colori primari nel cerchio cromatico di Itte

Tre modelli diversi per i colori primari

Come spesso accade – approfondendo la materia – scopriamo però che le cose non sono così semplici come sembrano. Dobbiamo infatti fare alcune precisazioni. Anzitutto i colori primari sono colori ideali, ovvero in natura non esistono. I colori primari quindi difficilmente ci possono far ottenere tutti i colori in natura come si dice, ma comunque creano una gamma molto ampia di colori.

Inoltre, ci sono tre diversi modelli di colori primari:

  • Il modello rosso (R)-giallo (Y)-blu (B) – anche detto RYB –è quello che abbiamo imparato a scuola ed è quello che si usa solitamente nell’arte e nel design applicato. Qui un approfondimento.
  • Il modello RGB (anche detti colori primari additivi): descrive come funziona la luce e i suoi colori. I colori primari sono il rosso (R), il verde (G), il blu (B). L’unione in parti uguali di questi colori crea la luce bianca.
  • Il modello CMYK (anche detti colori primari sottrattivi): descrive come funzionano i colori nella stampa e nella materia. I colori primari sono il ciano (C), il magenta (M) e il giallo (Y). L’unione in parti uguali di questi colori crea in nero (indicato con K).

Abbiamo messo in crisi le vostre conoscenze sulla teoria dei colori? In realtà questi modelli di colori primari vengono usati in contesti diversi e spiegano aspetti molto differenti della realtà fisica. Vediamo il perché di queste differenze.

Colori primari additivi e colori primari sottrattivi

Solitamente si dice che i colori primari sono semplicemente tre: il rosso, il giallo e il blu. Volendo andare più nello specifico nell’approfondire i colori primari e la teoria dei colori, dobbiamo dire questi sono solo un tipo di colore primario. Ci sono poi i colori primari additivi (rosso, verde e blu). Esistono anche i colori primari sottrattivi che sono il ciano, il magenta e il giallo.

I colori primari additive e sottrattivi
I due modelli di colori primari a confronto. A sinistra il modello additivo RGB, a destra il modello sottrattivo CMYK.

Da dove viene questa differenza? Il modello dei colori primari additivi descrive come funziona la luce – quindi il nostro occhio. Mentre il modello sottrattivo come funziona la materia – quindi i pigmenti e la stampa.

Vediamo in dettaglio:

  • I colori primari additivi RGB creano gli altri colori sommandosi tra loro. Questo è il modo in cui funziona il nostro occhio – anche per questo forse di solito è molto più facile da capire.
    Facciamo un esempio: se mescoliamo un fascio di luce rosso con uno verde si produrrà nel nostro occhio la sensazione di giallo).
    Più sommiamo questi fasci di luce, più il colore si schiarirà. Sommando in parti uguali i tre colori primari additivi avremmo una luce bianca: la luce solare.
  • I colori primari sottrattivi CMYK funzionano invece come delle lenti speciali che filtrano alcune lunghezze d’onda della luce solare e ne riflettono altre. I pigmenti che utilizziamo nella stampa o per dipingere funzionano esattamente in questo modo. Ad esempio: un pigmento ciano è una sostanza che blocca la luce rossa e trasmette la luce blu e verde (per questo a noi ci appare ciano).
    In questo caso più aggiungiamo colore, ovvero materia colorata, più il colore diventerà scuro. Come in una stampa in cui mano a mano si stampa un inchiostro sopra l’altro. Sommando i tre colori in parti uguali, quindi filtrando tutte le lunghezze d’onda, avremo il nero.

Dai colori primari ai colori secondari (e terziari)

Il modello tradizionale dei colori primari ci dice invece che i colori primari sono il rosso, il giallo e il blu. Ed è un modello che funziona molto bene nella teoria dei colori, nel design e nella grafica: a renderlo famoso è stata infatti la Bauhaus – la famosa scuola d’arte tedesca che operò all’inizio del Novecento.

I colori primari, secondari e terziari”
I colori primari, secondari e terziari. Immagine: zerozetasm.it

I colori secondari

I colori secondari sono tre e sono ottenuti mescolando tra di loro i colori primari Se prendiamo come modello di riferimento il modello tradizionale, i colori secondari sono quindi:

  • L’arancione. Ottenuto mescolando rosso  e giallo.
  • Il verde. Ottenuto mescolando il giallo e il blu.
  • Il viola. Ottenuto mescolando il rosso con il blu.

I colori terziari

I colori terziari sono invece ottenuti mescolando in parti diverse i colori primari. I sei colori terziari sono quindi:

  • Rosso violaceo. Rosso e blu (rosso in quantità maggiore).
  • Viola bluastro. Rosso e il blu (blu in quantità maggiore).
  • Blu verdastro. Giallo e blu (blu in quantità maggiore).
  • Verde giallognolo. Giallo e blu (giallo in quantità maggiore).
  • Giallo aranciato. Rosso e giallo (giallo in quantità maggiore).
  • Rosso aranciato. Rosso e giallo (rosso in quantità maggiore).

Colori primari e cerchio cromatico

Tutti questi colori sono messi solitamente in ordine attraverso la ruota dei colori – uno strumento ancora molto importante e utilizzato da designer e grafici.

I colori primari RGB: la ruota dei colo

Una ruota dei colori o cerchio cromatico nel modello di colori primari RGB.

La ruota dei colori o cerchio cromatico ordina i colori primari, i colori secondari e i colori terziari in una forma astratta a forma di cerchio. In questo modo la ruota dei colori mostra la relazione tra i colori e aiuta a trovare i colori complementari e le armonie cromatiche ovvero i colori che stanno bene insieme.

Questi strumenti e queste conoscenze supportano grafici e designer anche nel trovare la palette di colori giusta per il proprio progetto: che sia un logo, un’immagine coordinata o l’arredamento per un negozio [qui abbiamo approfondito il tema delle palette di colori, suggerendo anche degli utili strumenti online].

Siete pronti a sperimentare con i colori primari e la ruota dei colori?