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La classificazione di caratteri
Ispirato da quello creato l’anno precedente da Maximilien Vox, nel 1956 Novarese formalizza un sistema di classificazione dei caratteri tipografici, che verrà pubblicato nel 1964 nel suo libro Alfa-Beta. Secondo questo sistema, i caratteri sono divisi in dieci categorie, che si basano sulla storia e su caratteristiche stilistiche.
I caratteri tipografici più celebri
Aldo Novarese ha progettato più di 70 caratteri (oltre 200 se si considerano le variazioni di taglio e peso), di cui la maggior parte per la Nebiolo; molti di questi caratteri vengono ancora largamente utilizzati. Vediamo qui sotto quelli più famosi e caratteristici.
Egizio è un carattere disegnato per la Nebiolo e pubblicato nel 1958. Come suggerisce il nome è un carattere geometrico e con grazie ad angolo retto. Una versione digitale è stata creata dalla fonderia URW++ nel 2009.
Recta è del 1958, progettato da Novarese sulla base di disegni di Butti di molti anni prima. Viene considerato l’Helvetica italiano, ed è un bastone (sans serif). È stato digitalizzato da Canada Type.
Eurostile è forse il più celebre carattere di Novarese e della Nebiolo stessa. Progettato nel 1962 è stato largamente utilizzato in tutto il mondo, spesso per logotipi. Sans serif geometrico e moderno, è disponibile in versione digitale presso Linotype.
Carattere transizionale pubblicato dalla Nebiolo nel 1966. Magister ha avuto diversi revival digitali, ma la versione più accurata è di Omnigroup.
Forma nasce con la volontà di creare un carattere “obiettivo ed universale”. Pubblicato nel 1968 è stato progettato da un team di abili designer italiani capitanati da Aldo Novarese (Franco Grignani, Giancarlo Iliprandi, Bruno Munari, Ilio Negri, Till Neuburg, Luigi Oriani, Pino Tovaglia). DJR ha creato una versione commerciale con angoli leggermente arrotondati, mentre Tankboys ha progettato Forma Nuova, una versione più aderente al disegno originale.
Stop è un carattere display dal carattere futuristico. Pubblicato nel 1971 dalla Nebiolo, lo si trova spesso sia in contesti digitali sia stampati. È disponibile in digitale presso Linotype.
La riedizione del libro Alfa-Beta
Nel 1964 Novarese cura ‘Alfa-Beta: Lo Studio e il Disegno del Carattere’, edito da Progresso Grafico e distribuito dalla casa editrice G.B. Paravia & C. Il volume ripercorre l’evoluzione della scrittura e del segno tipografico dalla sua nascita al periodo della stesura del testo, e presenta la classificazione dei caratteri ideata nel 1956. Alfa-Beta è una delle poche opere di storia del carattere tipografico redatta in italiano, e una delle pochissime ad essere stata scritta da un disegnatore di caratteri e non da uno storico o studioso.
Archivio Tipografico è uno spazio attivo e collaborativo per lo studio, la conservazione e l’esercizio dell’arte tipografica. Nel giugno 2020 questa associazione ha lanciato una campagna di crowdfunding per la riedizione del libro. Il progetto è stato ampiamente supportato, e questo permetterà la diffusione di un’opera importantissima per la grafica italiana.

Pare dunque che a 100 anni dalla sua nascita, Novarese stia venendo riscoperto. Grazie alla diffusione del libro, questo progettista verrà conosciuto per la sua opera tipografica a 360 gradi, anche da giovani progettisti di tutto il mondo che potranno attingere al brillante lavoro di Novarese per ispirarsi e sviluppare la base della loro professione.

