Visual Thinking: comprendere e sviluppare le immagini al meglio

Visual Thinking: comprendere e sviluppare le immagini al meglio

Alessandro Bonaccorsi Pubblicato il 11/27/2019

Il mondo in cui viviamo è pieno zeppo di immagini. Viviamo nella società dell’immagine e siamo noi stessi immagine (come ci capita ogni volta che ci facciamo un selfie). 

Siamo in un mondo pieno di immagini che però, ha poca immaginazione, ovvero capacità di creare immagini con la nostra mente.

Ci affidiamo a tutto ciò che ci offre il web, il cinema, che ci offrono le riviste, i poster, le pubblicità. Siamo bombardati di immagini che subiamo senza capirle.

Uno dei problemi è che non sappiamo farle, non sappiamo come si costruisce un’immagine.
Quando proviamo a farci una bella foto per lo più non ci riusciamo: “ci manca la capacità tecnica” pensiamo, ovvero la capacità tecnica di maneggiare al meglio la macchina fotografica.
E invece no.

Non è soltanto quello il motivo: ci manca la capacità di saper costruire un’immagine.

Sommersi dalle immagini: ma sappiamo decifrarle?

Ogni volta che un graphic designer porta a compimento un lavoro, ha creato almeno un’immagine. Prendiamo l’esempio di un poster: il risultato finale del lavoro sarà un’immagine che conterrà probabilmente una figura (fotografata, disegnata, illustrata) e dei testi, composti in un certo modo, con un certo stile, certi colori, dimensioni e posizioni.

Quante delle caratteristiche suddette riusciamo a cogliere mentre descriviamo un poster?
Quanto del processo creativo e delle scelte progettuali riusciamo a comprendere di quel poster?
In genere lo percepiamo come un tutt’uno senza capire bene come sia stato costruito.

In poche parole, creiamo continuamente immagini senza capirle.

La maggior parte di noi può essere definito analfabeta visivo. Non sappiamo leggere le immagini, ma imparando a costruirle potremmo capirle molto meglio.

Fonte: https://medium.com/@LogoGeek/inside-a-logo-designers-sketchbook-3804e553809b

Imparare a leggere e comprendere le immagini

Come fare?
Intanto non basta la grafica con le sue leggi scritte sui manuali a farcelo capire.
Dobbiamo sperimentare. Fare.

Basta prendere una matita e un foglio da disegno e provare a ricreare quel poster e farlo nostro.
Dobbiamo imparare a pensarlo e progettarlo, a spogliarlo delle decorazioni e capirne la struttura.

Dobbiamo spostare gli oggetti, il sipario, gli attori e guardare dietro le quinte, provare a capire cosa succede dietro, come tutto si muove, si forma, si crea.

Ideazione del logo Starbucks. Fonte: https://99designs.it/blog/creative-inspiration/famous-logo-process-sketches/

Disegnare è il modo più intelligente e semplice per capire come si costruisce un’immagine

Ogni designer disegna dopo aver pensato. A volte disegna mentre pensa, o meglio, ragiona disegnando.

In questa fase della progettazione, non è interessato al risultato finale, ma alla costruzione. Si preoccupa di mettere in scena oppure di costruire oppure di sovrapporre o di comporre gli elementi che ha a disposizione: cambia il verbo in base al diverso modo di pensare di ognuno.

Per aggiungere dei colori bastano dei pennarelli.
Importante è guardare il progetto da lontano, molto lontano, e quindi disegnarlo in piccolo: più grande lo facciamo, più siamo costretti ad aggiungere dettagli e ci perdiamo la struttura dell’immagine. Una volta stabilita la struttura possiamo inserire gli altri elementi.

Comporre e scomporre un’immagine, provare e riprovare la migliore combinazione è una delle tante attività che possiamo fare per stimolare il nostro pensiero visivo (“visual thinking” in inglese) per migliorare la nostra capacità di progettare.

Il segreto? Disegnare, scomporre, immaginare

Chi ha studiato design si ricorderà di quanti bozzetti ha disegnato per i lavori scolastici.
Ma quanti ancora ne disegniamo quando lavoriamo per i nostri clienti?
Quanto ci affidiamo a strutture e immagini facili che ricordiamo, senza esplorare e sperimentare altre strade?

Il disegno (con matita o iPad non importa) continua ad essere il miglior amico del progettista, perché è lo strumento che più di tutti permette di visualizzare i pensieri: è veloce, economico, alla portata di tutti e non richiede capacità artistiche, dato che basta saper tracciare linee, quadrati, cerchi e lettere dell’alfabeto.

Un consiglio per ricominciare a pensare il progetto disegnando?
Ridisegnare i layout delle grafiche di grandi progettisti e cercare di capirne i segreti: basta fare una ricerca su Google, usare qualsiasi libro di grafica oppure il nostro ebook gratuito “I trend del graphic design” per trovare degli esempi di buona progettazione da ridisegnare, facendo il processo inverso e tornando a quella che può essere stata l’idea originaria.

Stefan Sagmeister sketchbook e progetto terminato. Fonti: https://www.fastcompany.com/1662565/a-look-inside-the-sketchbooks-of-12-top-designers-slideshow#2

Per concludere, il prossimo layout, poster, copertina, flyer che devi sviluppare prova prima a pensarlo sulla carta, a disegnarlo con pennarelli e matite. E poi cerca tutte le soluzioni che credi possibili e soltanto dopo mettiti davanti allo schermo del tuo computer.

Fonti: https://sagmeisterwalsh.com/work/all/things-i-have-learned-in-my-life-so-far/

Vedrai che pian piano la tua immaginazione si risveglierà, mentre le tue dita torneranno a macchiarsi di colore e i tuoi progetti saranno sempre più creativi.