#StorieDaLocandina: i sentimentali poster di Via col vento

#StorieDaLocandina: i sentimentali poster di Via col vento

Giovanni Blandino Pubblicato il 9/22/2025

#StorieDaLocandina: i sentimentali poster di Via col vento

Il Kolossal più famoso di sempre

Chi si ricorda i kolossal? Filmoni costosissimi da realizzare, vere e proprie opere titaniche nella loro realizzazione, al tempo stesso talmente apprezzate dal pubblico da diventare pietre miliari della cultura popolare. Questo, ovviamente, anche per merito degli attori più in voga del momento.

Era un modo di fare cinema tipico di hollywood e molto apprezzato dalle persone più diverse, qualcosa che nel nuovo millennio sta via via scomparendo. E così lo iniziamo a guardare con un po’ di nostalgia (e qualche critica).

Via col vento, diretto da Victor Fleming nel 1939 con Clark Gable e Vivien Leigh, è probabilmente il simbolo massimo dei kolossal: l’apogeodel cinema popolare americano. Basti pensare che è stato il film che ha incassato di più al mondo. Ha vinto 8 premi Oscar ed è il film con le battute più celebri del cinema.

Immagine: newsweek.com

Oggi, dunque, raccontiamo questa storia d’amore non classicamente romantica – finisce infatti con un addio, seguito dalla battuta più citata del film “Francamente, me ne infischio” – e lo facciamo dal nostro punto di vista. Quello delle sentimentali locandine che hanno accompagnato il film fin dalla sua prima uscita.

Ecco le locandine più belle, significative e curiose di Via col vento!

Il primo bacio, nella locandina di Via col vento

Via col vento era famoso già prima di uscire. Aveva infatti tutti gli elementi per fare breccia sul pubblico. Era la riproposizione cinematografica di uno dei best-seller letterari dell’epoca, uscito qualche anno prima. Portava inoltre nelle sale americane due attori-icone come Clark Gable e Vivien Leigh ed era stato preceduto da una produzione colossale e travagliata, e da altrettanto gossip.

Per far comprendere l’attesa che si era creata attorno a Via col vento, basta raccontare che in occasione della sua anteprima in Georgia – lo stato americano dove il film è ambientato – furono proclamati tre giorni di festa nazionale, una parata chilometrica e una festa in costume partecipatissima.

La locandina che accompagna l’uscita del film in quasi tutto il mondo – un mondo che nel 1939, dobbiamo ricordare, stava entrando in guerra – è questa che vediamo qui di seguito.

La locandina originale di Via col vento del 1939. Immagine: en.wikipedia.org

La locandina raffigura un appassionato bacio tra i due protagonisti e inaugura una serie di poster “sdolcinati” che accompagneranno il film. Da una parte c’è Rossella O’Hara (interpretata da Vivien Leigh): bella, privilegiata, caparbia, benestante grazie a una piantagione di cotone e a una società che sta scomparendo spazzata via dalla Guerra Civile Americana. Dall’altra Rhett Butler, affascinante, cinico e anticonvenzionale gentiluomo interpretato dall’indimenticabile Clark Gable.

In realtà la storia d’amore di Via col vento è tutt’altro che romantica. Almeno nei termini più convenzionali: Rossella rimane innamorata per quasi tutto il film di un altro uomo – Ashley – che però la rifiuta, così la protagonista prende due volte marito prima di sposarsi con Rhett Butler, conosciuto anni prima, per puro calcolo economico. Solo quando Rhett decide di lasciarla (pronunciando la sua celebre frase di addio,) Rossella capisce che in realtà lo ha sempre amato.

La locandina di Via col vento che tutti conosciamo

Via col vento è davvero un film senza tempo. Lo dimostra anche il fatto che è uscito, nel corso dei decenni, per ben otto volte in sala. Una di queste riedizioni è quella del 1967 e la sua locandina è, in tutta probabilità, l’immagine che vi verrà in mente parlando di Via col vento.

Il poster più famoso di Via col vento, quello della riedizione del 1967. Immagine: wikimedia.org

A divenire iconica, quasi al pari delle celebri citazioni del film, fu soprattutto la posa di Rhett che prende in braccio Rossella O’Hara. L’immagine è ispirata alla prima locandina, ma decisamente più passionale e sensuale: un abbraccio degno di un kolossal.

Lo sfondo ardente riprende una delle scene più spettacolari del film: l’incendio di Atlanta. Una scena assai complessa da girare per l’epoca, per l’occasione ad esempio vennero bruciati appositamente dei set di vecchi film, tra cui quello di King Kong.

Il design del poster fu curato dall’art director Tom Jung, famoso per aver creato altre celebri locandine illustrate come quella per il Dottor Zivago, Star Wars e C’era una volta in America. Per illustrare la locandina della riedizione di Via col Vento, Jung chiamò il disegnatore Howard Terpning il cui soggetto preferito erano i nativi americani e che aveva realizzato il disegno della locandina di Lawrence d’Arabia qualche anno prima.

Il risultato è qualcosa che Tom Jung definì talmente “sdolcinato” che l’iconica posa fu copiata in molte altre occasioni. Lo stesso art director la riprese per la locandina de L’impero colpisce ancora della saga di Star Wars, dove al posto di Rhett e Rossella O’Hara ci sono Ian Solo e la principessa Leila.

La locandina de L’impero colpisce ancora (1980) che imita l’iconica posa di Via col vento. Immagine: postercollector.co.uk

Piccola curiosità: Tom Jung era stato chiamato anche a realizzare la locandina di Indiana Jones e i predatori dell’arca perduta, ma alla fine furono preferiti i disegni di Richard Amsel  [lo abbiamo raccontato nell’articolo dedicato ai poster di Indiana Jones]. Il motivo fu uno: Tom Jung aveva disegnato Indiana con in mano una pistola, mentre si preferì mostrarlo solo con la sua amata frusta.

Tutte le sentimentali pose nelle locandine di Via col vento

Via col vento non è solo la storia d’amore tra Rossella O’Hara e Rhett Butler, è anche un film sulla Guerra civile americana (la prima, terribile guerra del mondo industriale) e sulla vecchia società spazzata via dal vento di quella guerra.

Tuttavia, quasi tutte le locandine che hanno accompagnato la pellicola in tutto il mondo mettono giustamente in risalto la complessa storia d’amore tra Rossella e Rhett.

Ecco, per esempio, una locandina francese disegnata per la riedizione del 1950. Non ci sono fiamme travolgenti, ma uno sfondo idillico in colori pastello.

La locandina francese della riedizione del 1950. Immagine: posteritati.com

Colori più accesi sono invece quelli utilizzati in due locandine di Via col vento in lingua spagnola. A sinistra un poster degli anni Cinquanta, a destra un poster argentino degli anni Settanta che usa l’iconica e sensuale immagine dei due protagonisti.

Immagini: posteritati.com

Sullo sfondo della locandina della prima distribuzione del film in Belgio del 1939 (a sinistra, nella seguente immagine) si vede la famosa Tara, la casa coloniale e la piantagione di cotone attorno a cui ruotano le vicende di Rossella O’Hara. In primo piano un altro bacio tra i due protagonisti.

Ma il bacio più famoso di Via col vento – e uno dei più conosciuti della storia del cinema – è quello che avviene durante la proposta di matrimonio di Rhett a Rossella, ripreso dalla locandina svedese di Via col vento, nella riedizione locale del 1987 (a destra).

Immagini: posteritati.com; posteritati.com

Questi baci furono assai attesi per il pubblico russo, che poté vedere il film per la prima volta solo nel 1990, al termine della Guerra fredda. Ecco la locandina!

Immagine: posteritati.com

Due locandine giapponesi degli anni Settanta e Ottanta hanno invece un originale elemento in comune tra loro. Oltre al passionale e onnipresente abbraccio tra Rhett e Rossella, c’è qualcosa in più: un albero, e in particolare una grande quercia rossa americana. Nella prima locandina l’albero troneggia sullo sfondo, nella seconda è disegnato in un particolare in basso che anticipa la solitudine a cui sarà destinata la protagonista.

Immagini: posteritati.com

Nel film questi maestosi alberi caratterizzano la tenuta di Ashley Wilkes, il possidente terriero sudista di cui Rossella è innamorata non essendo però corrisposta.

Ci sono infine alcune rare locandine in cui non solo non viene mostrato il bacio tra Rossella e Rhett, ma la coppia non compare neanche insieme. C’è solo Rossella O’Hara all’interno della sua casa nel centro di Tara. Un esempio sono questi poster che arrivano dall’Italia e dalla Yugoslavia del 1939.

Immagini: posteritati.com

Anche se i responsabili del marketing (e i fan del romanticismo) non sarebbero d’accordo, sono forse queste le locandine che descrivono meglio la storia del film: la vicenda umana (e in fondo solitaria) della anti-eroina Rossella O’Hara, uno dei personaggi più controversi del cinema. Rossella prenderà le redini della piantagione di cotone e della sua amata terra, mostrando la possibilità di gestire da sola il proprio destino ed essere pronta al nuovo mondo che si sta affacciando in America. Perché – in fondo – domani è un altro giorno!

E voi che ne pensate delle locandine di Via col vento? Preferite quelle più sdolcinate o le rare alternative? Forse le pose dei due protagonisti ispireranno qualche vostra creazione grafica?