I paesaggi grafici di Ugo Gattoni

I paesaggi grafici di Ugo Gattoni

Anabel Herrera Pubblicato il 4/4/2025

I paesaggi grafici di Ugo Gattoni

Nell’arco di oltre 100 anni di evoluzione dei manifesti olimpici, quelli disegnati da Ugo Gattoni per i Giochi di Parigi 2024 occupano già un posto di grande rilievo nella storia. Rappresentano una città-stadio in cui si trovano i monumenti, i simboli e le figure chiave della capitale francese, un progetto in cui l’artista ha investito più di 2.000 ore di lavoro, come abbiamo già spiegato in questo articolo.

Ma molto prima di intraprendere questo mastodontico progetto, l’illustratore francese si era già affermato sulla scena artistica mondiale per i suoi paesaggi surreali di grandi dimensioni e dai dettagli minutissimi, che si ispirano alla mitologia, alle civiltà antiche e all’architettura, e il cui obiettivo è invitare lo spettatore a sognare.

Primi lavori

Gattoni è nato nel 1988 a Vitry-sur-Seine, sobborgo sud di Parigi, ed è diventato illustratore dopo aver studiato graphic design all’EPAA (École d’art publique de la ville de Paris), dove si è laureato nel 2010. Per sei mesi, si è dedicato a un progetto personale su larga scala: un’illustrazione lunga 10 metri e alta 1,2 metri che spiegava la sua vita quotidiana con i suoi amici e che è finita per diventare una mostra alla Galerie Surprise della sua città natale con il nome “Ultra copains”, nel 2011.

Un anno dopo, ha catturato la sua passione per il ciclismo in “Bicycle”, un gigantesco libro a forma di fisarmonica commissionato dall’editore Nobrow Press per commemorare i Giochi Olimpici di Londra 2012. Su una lunghezza di 5 metri, l’artista illustra una corsa con una grande quantità di scene con le biciclette per le strade di Londra a cui partecipano non solo ciclisti professionisti, ma viaggiatori, banchieri, fattorini, madri con bambini, ecc. L’opera, nella quale ha investito 723 ore di lavoro, ha attirato l’attenzione di Hermès.

Collaborazioni con Hermès

Nel 2013 la prestigiosa maison francese gli propone la sua prima collaborazione. Nei mesi successivi Gattoni ha lavorato a “Hippopolis”, una sciarpa di seta che è stata lanciata in tutto il mondo alla fine del 2015 in diversi colori. Il disegno rappresenta una città immaginaria che rende omaggio al cavallo, un animale che lascia la sua mongolfiera per fare una passeggiata tra gli angoli dei monumenti che poggiano su una scacchiera.

Da allora l’illustratore lavora periodicamente per Hermès, marchio che gli permette di progettare in totale libertà e rispettando i tempi necessari per una creazione con questo livello di dettaglio.

Oltre alle sciarpe, Gattoni ha realizzato Mino, la divertente mascotte utilizzata per l’apertura del nuovo store Hermès a Seoul nel 2017.

Universi immaginari

Oltre a Hermès, marchi come Cartier, Rolex, Hennessy, Nissan, Motorola, Nike e Iittala hanno deciso di lanciare i loro prodotti attraverso i mondi fantastici dell’artista francese. Per Pierre Frey, ad esempio, ha disegnato un’illustrazione che spiegava la storia della resurrezione di un mondo di titani sepolti sotto le macerie della loro città, persi in mezzo a nuvole e montagne, per il lancio della collezione di carte da parati autunnali del 2016.

Un anno dopo, Ruinart, la più antica azienda vinicola della regione francese dello Champagne, gli ha commissionato di ri-creare il processo di vendemmia. Il risultato è “Rebond”, che descrive i passaggi dalla trasformazione dell’uva fino alla spedizione della bottiglia. 

Più tardi, nel 2020, la casa di profumi francese Diptyque gli ha chiesto di inventare una favola invernale per il lancio della collezione di candele profumate “Marvelous Beasts” a Natale. È così che i disegni di Gattoni ci immergono in un’avventura in cui un leone, un cigno e un corvo si incontrano ed entrano in una città innevata alla ricerca di nuovi aromi.

Più recentemente, l’artista si è aperto a campi come l’illustrazione di copertine di album o il design di poster per festival musicali.

Negli ultimi anni, tuttavia, Gattoni ha dedicato gran parte del suo tempo alla progettazione del proprio universo immaginario, chiamato “Nebula”. È un viaggio tra diversi mondi, dalla Terra al Cosmo, per il quale ha dovuto definire tutto, dalla fauna e flora alla cartografia, agli usi e costumi, alla valuta e alle credenze. È un racconto mitologico strutturato attorno all’idea di felicità infinita come forza trainante di un mondo meraviglioso.

Processo di lavoro

Il processo di lavoro di Gattoni comprende tre fasi: schizzo, disegno e ombreggiatura, per le quali utilizza principalmente grafite e matite rotring. I disegni originali sono realizzati su un rotolo di carta, che srotola man mano che aggiunge elementi, per poi scansionarli. Utilizza strumenti digitali solo per rifinire i disegni o in alcuni incarichi commerciali. Se commette un errore, gli errori possono essere facilmente nascosti grazie alla proliferazione di dettagli.

È così che l’illustratore francese dà sostanza alle sue opere, ricchissime nella loro dimensione architettonica e scultorea e nella loro portata filosofica, antropologica e perfino botanica, per garantire che le sue ambientazioni siano totalmente immersive.