Ve la ricordate Clippy? La storia dell’odiata (e amata) assistente di Microsoft Office

Ve la ricordate Clippy? La storia dell’odiata (e amata) assistente di Microsoft Office

Giovanni Blandino Pubblicato il 9/26/2025

Ve la ricordate Clippy? La storia dell’odiata (e amata) assistente di Microsoft Office

Oggi uffici e aziende sono in piena trasformazione. Il motivo è la novità del momento: le intelligenze artificiali. Da una parte c’è il fermento – e l’agitazione – di impiegati, imprenditori e responsabili di reparti aziendali che stanno cercando di non rimanere indietro e utilizzare gli strumenti sviluppati sulle AI per aumentare la produttività. Dall’altra ci sono le aziende proprietarie delle AI che presentano i loro prodotti promettendo abilità miracolose.

Ovviamente quando si passa dal marketing alla realtà, le cose sono sempre più complicate di quanto si racconti. Così, non senza una certa fatica, ogni singola azienda sta cercando di capire cosa può trarre di buono dalle ormai indispensabili AI. Accanto ai primi risultati, c’è anche molta frustrazione: i nuovi strumenti non sempre sono adatti a quello che si vuole ottenere o può essere faticoso integrarli nel workflow quotidiano…

Immagine: wired.it

Quando l’AI di Microsoft fu paragonata a… Clippy!

Nel turbinio degli annunci legati alle nuove AI, c’è chi ha dato un giudizio molto netto su alcuni strumenti. Ad esempio, alla fine del 2024, Marc Benioff, il CEO della quotata azienda californiana di cloud computing Salesforce, ha criticato aspramente il modo in cui è stato implementato lo strumento di intelligenza artificiale all’interno di Microsoft 365: l’ormai celebre Copilot.

Secondo Benioff, Copilot “non funziona e non offre alcun livello di precisione”. E il CEO non si è fermato qui: ha addirittura paragonato Copilot a Clippy, l’assistente anni Novanta di Offic,e celebre per la sua scarsa utilità e per aver attirato le critiche di generazioni e generazioni di utenti.

Uno dei tanti meme che traccia un paragone tra l’AI Copilot e l’odiata Clippy. Immagine: linkedin.com

Bisogna dire che il giudizio di Benioff è tutt’altro che disinteressato: Salesforce ha infatti lanciato una serie di agenti AI con il compito di aiutare le aziende (sottointeso: molto meglio di Copilot). Ma il paragone è interessante e ci permette di guardare il presente con un po’ di prospettiva e un tocco di ironia!

Come giudicheremo tra qualche decennio i tanti assistenti AI di oggi? Avranno lo stesso destino di Clippy? E il primo assistente digitale di Microsoft ha davvero fatto una brutta fine?

Oggi partiamo da qui per raccontarvi la storia di Clippy: come è nata, da chi è stata disegnata e perché è stata di recente rivalutata in chiave… nostalgica!

Cos’è stata Clippit, la “mascotte” di Microsoft Office meglio conosciuta come Clippy

Immagine: theweek.com

Facciamo un passo indietro: cos’è Clippy di preciso?

Il suo nome ufficiale è Clippit ed è stata l’assistente digitale predefinito all’interno di Microsoft Word a partire dal 1996. Nei primi anni Duemila fu disabilitata dalle impostazioni di default fino a scomparire definitivamente nel 2007.

Rispetto all’odierno (e graficamente arido) Copilot, Clippit – rinominata subito affettuosamente Clippy – si presentava come una simpatica graffetta saltellante che strabuzzava gli occhi e sollevava le espressive sopracciglia. Il suo compito era quello di aiutare gli utenti più inesperti, presentando le opportunità offerte dal software.

Perché tutti odiavano Clippy?

Clippy era dunque una figura quasi onnipresente all’interno del pacchetto Office. Questo finì per essere il suo difetto principale: era decisamente invadente e difficilmente disattivabile. I suoi consigli erano poi poco centrati e troppo semplici per la maggior parte degli utenti.

Fu così che Clippy divenne presto il bersaglio preferito dei frustrati utenti che non riuscivano in alcun modo a disattivare l’inopportuno assistente. Bill Gates, fondatore e proprietario di Microsoft, presentò questa tipologia di assistente con queste parole “Il modo con cui vi rapporterete alle macchine sarà d’ora in poi diverso”. Si racconta però di come, in realtà, non fu mai del tutto entusiasta di questa creazione che – dietro le quinte – chiamava “il clown”.

Addirittura il Time inserì Clippy nella sua lista delle 50 invenzioni peggiori di sempre, accanto alle Crocs, alla Segway e alla fallimentare New Coke.

Clippy, in dimensione reale, viene salutata durante la presentazione di Office XP. Immagine: seattlemet.com

Fu così che, con il sollievo di tutti, nel 2002 Clippy fu rimossa dalle impostazioni predefinite di Office. Microsoft accompagnò l’attesa notizia rilasciando un piccolo videogioco in cui gli utenti potevano sfogarsi sparando con una punzonatrice contro l’inerme graffetta.

Nel 2007, Clippy sparì per sempre dai nostri computer, per non tornare mai più… o così almeno si pensava!

Chi ha disegnato Clippy, l’assistente anni Novanta di Microsoft?

“Chi ha inventato questa diavolo di graffetta?” A questa domanda che spesso veniva fatta negli anni Novanta c’è una risposta: Kevan Atteberry. O almeno, fu l’illustratore statunitense di libri per bambini ad averla disegnata su commissione di Microsoft. Era il 1996.

Una delle prime versioni di Clippy e il suo disegnatore, Kevan Atteberry. Immagini: kevanatteberry.com

Microsoft arrivò da Kevan, che al tempo aveva un piccolo studio di computer grafica e aveva già fatto dei lavori per il nascente colosso tech, con il compito di disegnare alcuni nuovi assistenti virtuali. Era la metà degli anni Novanta e molte persone si stavano avvicinando per la prima volta alle nuove tecnologie informatiche. Microsoft fece quindi alcuni tentativi di rendere l’esperienza più “umana”: alcuni erano molto goffi come Microsoft Bob, un’interfaccia grafica pensata per aiutare i principianti.

L’interfaccia di Microsoft Bob, ebbe vita breve. Pensata nel 1995 fu dismessa l’anno seguente. Immagine: xda-developers.com

Kevan realizzò 260 proposte di nuovi assistenti digitali, e solo 10 furono inserite in Office 97.

Il personaggio più importante – quello di default – era ovviamente Clippy. Mentre tra quelli scartati c’erano una pinzatrice, una tazza da caffè, una matita. Kevan racconta che non fu così difficile arrivare all’idea della graffetta: “Era uno degli oggetti più utilizzati negli uffici di quegli anni, era un oggetto dal design molto flessibile e lavorare solo sugli occhi la rendeva molto espressiva”. I design furono poi vagliati da un team dell’Università di Stanford che, tramite dei focus group, ne valutò l’affidabilità, la gradevolezza ma anche il senso dell’ironia.

Clippy e altri dimenticati assistenti di Office degli anni Novanta. Immagine: reddit.com

Qualcosa andò evidentemente storto. Si dice che Microsoft male interpretò le analisi di Stanford. Ad ogni modo, Clippy finì per diventare oggetto di scherno e risentimento. Tanto che lo stesso Kevan Atteberry, vergognandosene, per lungo tempo non inserì la sua creazione nel proprio portfolio.

Ma piano piano le cose iniziarono a cambiare, complice… la nostalgia!

Il ritorno di Clippy: tutti pazzi per la graffetta anni Novanta

Clippy in una puntata della serie animata The Simpsons. Immagine: simpsons.fandom.com

Il popolo dei computer iniziò a cambiare idea su Clippy a partire da metà degli anni Dieci del nuovo Millennio. A quel tempo comparvero nuovi strumenti digitali – come gli assistenti vocali Siri e Alexa – che si proponevano di realizzare ciò che la inopportuna graffetta aveva tentato di fare un decennio prima: aiutare gli utenti a utilizzare la tecnologia in maniera più immediata.

I goffi tentativi di Clippy iniziarono a essere visti con simpatia. Furono addirittura lanciate le prime petizioni per riesumare la defunta graffetta. 

Nel 2021, poi, del tutto inaspettatamente Clippy tornò a far parte del mondo Microsoft!

Il tweet che segnò il ritorno di Clippy in Microsoft 365. Immagine: aomeitech.com

Il colosso informatico postò sull’allora Twitter un’immagine della cara e vecchia Clippy proponendo un gioco: se il tweet avesse superato i 20mila like, la vecchia mascotte avrebbe sostituito l’emoji della graffetta nei prodotti Microsoft 365, la versione online di Microsoft Office.

La nostalgica icona superò in poco tempo i 100mila like ed è per questo che oggi è ricomparsa in formato emoji nella suite più usata al mondo. Negli stessi anni Clippy veniva riportata anche in Teams, la piattaforma di comunicazione e collaborazione di Microsoft. Questa volta in formato sticker. E Clippy figurava anche sul tipico (e orrendo) maglione natalizio messo in vendita da Microsoft per beneficenza.

Gli sticker dedicati a Clippy in Microsoft Teams. Immagine: theverge.com

Nel frattempo, i riferimenti a Clippy spuntarono qua e là nei prodotti di massa: la cultura pop in realtà si scopriva ad amare la detestata graffetta! Clippy compare in ben due puntate dei Simpson e in una dei Griffin, ovviamente nel momento meno opportuno. È anche presente nel videogioco sparatutto Halo 2 Infinite.

E, tornando al mondo delle AI, esiste un app non autorizzata che usa la cara vecchia Clippy come immagine di un assistente basato su ChatGPT. Che il futuro sia quello di dotare i nuovi strumenti AI di un’interfaccia retrò per renderceli più simpatici?

Staremo a vedere… nel frattempo: lunga vita a Clippy!

E voi vi ricordate la fastidiosa assistente di Office degli anni Novanta? Che sentimenti vi legano a Clippy? E vi lascerete ispirare dalla sua originale storia?