Regola dei terzi in fotografia

Regola dei terzi in fotografia

Redazione Pubblicato il 11/7/2025

Regola dei terzi in fotografia

Nel mondo della fotografia, saper comporre l’inquadratura può fare la differenza tra uno scatto “passabile” e una immagine di forte impatto visivo. La regola dei terzi (o “regola dei tre terzi” in alcuni casi) è una delle linee guida più conosciute e utilizzate per aiutare a ottenere composizioni armoniche e dinamiche. In questa guida vedremo che cosa è, perché funziona, come applicarla nei diversi generi fotografici, quando può essere utile infrangerla, e infine alcuni esercizi pratici per migliorarla.


Che cos’è la regola dei terzi

La regola dei terzi consiste nel suddividere idealmente l’inquadratura in una griglia 3×3: due linee verticali equidistanti e due linee orizzontali equidistanti, ottenendo nove riquadri uguali e quattro punti di intersezione (i cosiddetti “punti di forza”).
Il principio suggerisce che posizionare il soggetto principale o elementi chiave lungo queste linee o in corrispondenza dei punti di intersezione può rendere la foto più interessante rispetto a un posizionamento centrale statico.
Inoltre, molte fotocamere e smartphone offrono la possibilità di attivare una sovrapposizione visiva della griglia della regola dei terzi per aiutare la composizione mentre si scatta.


Perché la regola dei terzi funziona

Ecco i principali motivi per cui la regola dei terzi è efficace nella composizione fotografica:

  • Bilanciamento visivo: Spostando il soggetto dal centro si evita una sensazione di staticità, e si crea maggiore equilibrio tra soggetto e spazio circostante.
  • Guida dell’occhio dell’osservatore: Le linee e i punti della griglia diventano “vie” visive che aiutano lo sguardo a muoversi nell’immagine, rendendola più dinamica.
  • Spazio negativo e respiro: Lasciare “vuoto” o “respiro” nella direzione verso cui guarda o si muove il soggetto, o lasciare uno spazio maggiore su uno dei lati, può arricchire la narrazione visiva.
  • Semplicità d’applicazione: È una tecnica di base accessibile anche a chi è principiante e consente di migliorare rapidamente la qualità della composizione.

Come applicarla (checklist passo-passo)

  1. Attiva la griglia della regola dei terzi nella fotocamera o nel mirino, se disponibile.
  2. Individua il soggetto principale o l’elemento chiave della scena (una persona, un albero, una barca, un oggetto).
  3. Sposta l’inquadratura in modo che il soggetto si trovi su una delle linee della griglia o, ancora meglio, in corrispondenza di uno dei punti di intersezione.
  4. Considera la direzione dello sguardo o del movimento: lascia spazio davanti al soggetto (spazio “libero” nella direzione della sua azione).
  5. Verifica che la composizione non risulti troppo “centrata” o troppo “appiccicata” ai bordi: bilancia soggetto e sfondo/spazio.
  6. In post-produzione, se necessario, effettua un “crop” seguendo la griglia dei terzi per migliorare la composizione.

Esempi pratici per genere fotografico

Paesaggio

  • Posiziona l’orizzonte su una delle linee orizzontali della griglia: se poni l’orizzonte sulla linea inferiore, dai maggiore importanza al cielo; se sulla linea superiore, maggiore importanza al terreno o al mare.
  • Puoi collocare un albero, una barca o un elemento d’interesse su uno dei punti di forza anziché al centro dell’inquadratura, per dare dinamicità.

Ritratto

  • Negli scatti di ritratto è spesso utile allineare gli occhi del soggetto lungo la linea orizzontale superiore della griglia.
  • Decentrare il soggetto verso sinistra o destra e lasciare spazio nella direzione dello sguardo (spazio “libero”) rafforza la composizione.

Still life, street, architettura

  • In questi generi puoi usare la griglia per guidare lo sguardo su elementi di interesse non centrali.
  • Le linee (strade, edifici, elementi nell’inquadratura) possono essere allineate con le linee della griglia per enfatizzare la direzione visiva o la profondità della scena.

Quando NON usare la regola dei terzi rigidamente

Conoscere la regola dei terzi è fondamentale, ma altrettanto importante è capire quando infrangerla consapevolmente.

  • Per soggetti che richiedono simmetria perfetta o centratura intenzionale (ad esempio, un ritratto frontale forte, un edificio monumentale simmetrico).
  • Quando la scena è così semplice e forte che il centrare il soggetto valorizza meglio il messaggio visivo.
  • Quando vuoi rompere le aspettative e ottenere un effetto visivo più creativo o “fuori schema”.

Regola dei terzi vs Sezione aurea / Spirale di Fibonacci

  • La sezione aurea (o spirale di Fibonacci) è una tecnica compositiva più complessa che si basa su rapporti matematici (≈1,618) e curve che guidano lo sguardo in maniera “naturale”.
  • La regola dei terzi è più semplice da applicare per i principianti e largamente implementata nelle fotocamere come griglia attivabile.
  • Quando hai più tempo o vuoi un livello compositivo più sofisticato, puoi esplorare la sezione aurea; ma non è necessario per tutti gli scatti.
  • In generale: la regola dei terzi = “buon punto di partenza”; sezione aurea = “evoluzione” per chi vuole approfondire.

Errori comuni da evitare

  • Posizionare il soggetto esattamente al centro solo per abitudine, facendo perdere dinamicità alla foto.
  • Collocare il soggetto troppo vicino ai bordi dell’inquadratura, che può creare claustrofobia visiva o disturbo.
  • Ignorare la direzione dello sguardo o del movimento: se il soggetto guarda verso il bordo, lasciare lo spazio libero nella direzione opposta aiuta.
  • Usare la regola in modo rigido e sistematico, senza considerare le condizioni della scena e l’intento creativo: le regole servono per essere comprese, non per imprigionare la creatività.

Esercizi pratici per migliorare

  • Esercizio 1: Analizza 10 foto di fotografi famosi o che ti piacciono. Traccia mentalmente (o con un editing) la griglia dei terzi e cerca di individuare dove è stato posizionato il soggetto o gli elementi chiave.
  • Esercizio 2: Prendi alcune tue foto che reputi “meno riuscite” dal punto di vista compositivo. Ritagliale in post-produzione seguendo la griglia dei terzi e confronta prima e dopo.
  • Esercizio 3: Attiva la griglia della fotocamera/smartphone e vai in “uscita fotografica didattica”: scatta almeno 20 foto applicando la regola dei terzi, cambia genere (paesaggio, ritratto, still life) e sperimenta con soggetti centrati vs decentrati.
    Con la pratica costante, l’applicazione della regola diventerà più naturale e automatica.

FAQ

Cos’è la regola dei terzi?
È una linea guida di composizione che prevede di dividere l’inquadratura in terzi (orizzontalmente e verticalmente) e posizionare soggetti o elementi chiave sulle linee o nei punti di intersezione per una composizione più interessante.
Quando usarla?
Quando vuoi dare dinamicità all’inquadratura, evitare che il soggetto sia semplicemente centrato, e sfruttare lo spazio circostante per narrare o dare contesto.
Come attivo la griglia della regola dei terzi?
Su molti dispositivi e fotocamere, nel menu “display” o “guida griglia” puoi abilitare la sovrapposizione della griglia 3×3 che facilita l’applicazione della regola.
Posso correggere in post-produzione?
Sì: molti software di editing permettono di applicare un crop seguendo la regola dei terzi, per migliorare la composizione anche dopo lo scatto.
È meglio della sezione aurea?
Non necessariamente “meglio”: è più semplice e accessibile, ma la sezione aurea è una tecnica più avanzata che può essere utilizzata quando si vuole un livello compositivo superiore.


Conclusione

La regola dei terzi è uno strumento fondamentale nella cassetta degli attrezzi del fotografo: semplice da imparare, efficace da applicare e versatile per molti generi fotografici. Imparare a usarla non significa però diventare “schiavo” di una formula: anzi, capire quando romperla consapevolmente è segno di maturità compositiva.
Ti invito a metterti alla prova: attiva la griglia, fai una sessione fotografica solo usando la regola dei terzi, poi una sessione in cui la infrangi e vedi quale risultato ti piace di più. Condividi il prima e il dopo: vedrai il miglioramento.