La storia singolare della rivista più venduta di Francia: Notre Temps, pensato per il pubblico più maturo

La storia singolare della rivista più venduta di Francia: Notre Temps, pensato per il pubblico più maturo

Alessandro Bonaccorsi Pubblicato il 7/11/2025

La storia singolare della rivista più venduta di Francia: Notre Temps, pensato per il pubblico più maturo

Nel 1968, a Parigi, si preparano le barricate. Siamo nel pieno del celebre “Maggio francese”.
Mentre la città e la Francia sono in pieno sconvolgimento, il gruppo editoriale Bayard fondaNotre Temps”, una rivista davvero singolare che nasce per dare voce alla generazione più anziana – inizialmente i pensionati – in un momento in cui la vecchiaia veniva ignorata o stigmatizzata: la fine dell’attività lavorativa veniva spesso associata a una sorta di “morte sociale”. In un momento così simbolico di rottura generazionale e trasformazione sociale, la reazione di Notre Temps appare controcorrente e pionieristica, andando a colmare un buco nell’informazione generalista dell’epoca. Nessuna testata francese si rivolgeva in modo sistematico e rispettoso agli anziani. Notre Temps colmava questa lacuna, offrendo un’informazione utile, rassicurante, per lettori consapevoli, interessati al mondo e attivi nella società, definendo una nuova idea di terza età.

Per quanto possa sembrare un prodotto di nicchia a fine anni novanta ha superato il milione di copie*, forte di una linea editoriale che copre una vasta gamma di argomenti (salute, diritti, pensioni, cucina, viaggi, cultura e tecnologia), simili a quelli offerti dalle classiche riviste di Lifestyle.
Si autoproclama il primo magazine di Francia. Andremo a scoprire come abbia conquistato questo primato con semplicità.

Copertine 1968-1975. Fonte

Grafica semplice senza giovanilismi

Il progetto grafico di Notre Temps è andato incontro ad un profondo restyling proprio nel 2024, ma da sempre è improntato alla semplicità.  Dagli anni duemila il colore è diventato preponderante e, da allora, la rivista utilizza colori pastello per i titoli, oltre a foto di grande formato.

L’obiettivo è sempre stato quello di parlare a lettori “anziani” non facendoli sentiere tali, parlando del loro tempo libero e di come impiegarlo attivamente.

Il formato della rivista è quello classico dei magazine di lifestyle, 21 x 27,5 cm., poco più basso di un A4, con un semplice layout a due o tre colonne con titoli bene in vista, colorati, e fotografie grandi, sia in colonna che a tutta pagina. La paginazione è importante, perché è di 148 pagine.

Notre Temps – Pagine interne. Fonte
Notre Temps – Pagine interne. Fonte

Il logo/testata subisce negli anni vari redesign: sin dagli anni settanta viene utilizzato un Helvetica in stile italico, bianco su sfondo rosso, più adatto a riviste di attualità politica che ad una di lifestyle; così si passa prima ad un Helvetica bold minuscolo e poi, affidandosi, nel 2011, allo studio di progettazione tipografica francese Zecraft viene creato un nuovo font, di stile Grotesque, più in sintonia con altre riviste del settore. Infine, nell’ultimo redesign del 2024, si vira ad un sans-serif molto contemporaneo, elegante e leggero, dai bordi arrotondati, perfetto per un uso digitale.
Il logo adesso è inscritto in un cerchio color corallo (uno dei colori più di tendenza nella grafica degli ultimi anni, nominato anche colore dell’anno da Pantone), strizzando forse l’occhio ad un pubblico più femminile che maschile.

Fonte
Fonte

La cosa più interessante dell’aspetto grafico di Notre Temps è che non deve inseguire nuovi trend e strizzare l’occhio ai giovani: deve soddisfare un pubblico consolidato che vuole abitudini e chiarezza.

Copertine Notre Temps 1990-2025. Fonti: Fonte 1, Fonte 2, Fonte 3

Uso di immagini e infografiche

Pur mantenendo il focus sulla propria nicchia di lettori, negli ultimi anni la rivista ha assecondato i nuovi trend della grafica editoriale facendo uso di infografiche, mentre l’uso di illustrazioni è limitato e dirottato sui vari supplementi tematici del marchio. Negli anni, Notre Temps ha saputo rinnovarsi anche attraverso l’uso di fumetti, storytelling visivo, inchieste giornalistiche e collaborazioni con personalità pubbliche (come quella avviata nel 2024 con il fumettista di origine araba Riad Sattouf).

Illustrazioni Alarcon. Fonte
Esempio di infografica di Notre Temps. Fonte

I nostri tempi sono cambiati

Si può dire, con un po’ di ironia, che da quando la rivista “Notre Temps” è apparsa sul mercato editoriale, i tempi sono davvero cambiati. Il pubblico di ultra-sessantenni a cui si rivolgeva non ha più gli interessi e i bisogni di cinquanta anni fa. È composto da persone più dinamiche, che si sentono piene di energia, viaggiano, fanno sport e hanno ancora una vita davanti a loro. Il magazine si è così evoluto, pur mantenendo la sua peculiarità editoriale che lo rende un unicum a livello mondiale.

Nel 2024 la nuova direttrice della redazione, Isabelle Duriez, ha sottolineato che Notre Temps non vuole “ricordare ai lettori quanti anni hanno, ma offrire loro contenuti che li accompagnino nella vita reale”. Questo cambio di paradigma lo rende un esempio raro di stampa che supera i cliché  anagrafici per proporre una visione più viva e rispettosa della maturità. Una rivista che si è evoluta nel tempo per assecondare l’approccio dinamico e attivo dei suoi lettori, senza perdere la bussola della sua chiarezza espositiva.

Fonte

Fonte dei dati: https://en.wikipedia.org/wiki/Notre_Temps