#PrintStories – Maria e l’allestimento di una vetrina… esotica!

#PrintStories – Maria e l’allestimento di una vetrina… esotica!

Massimiliano Santolin Pubblicato il 6/17/2019

Il rapporto con i clienti, in Pixartprinting, è sempre più stretto e cresce giorno dopo giorno.

Non siamo solo una piattaforma web-to-print: siamo un tramite importante tra i desideri dei nostri clienti e la loro realizzazione. Ogni giorno cerchiamo di venire incontro alle esigenze di chi vuole concretizzare un’idea, realizzare un progetto, comunicare un messaggio o un prodotto.

Per questo abbiamo deciso di raccogliere le storie dei clienti che, appoggiandosi a noi, hanno potuto raggiungere obiettivi grandi e piccoli. Vogliamo raccontarvi le loro storie (#PrintStories), idee e i diversi percorsi che hanno affrontato per raggiungere i loro personali traguardi.

Oggi vi raccontiamo la storia di Maria, aspirante architetto dotata di una grande vena creativa. La vetrina che ha realizzato e allestito è davvero notevole!

Siete curiosi? Leggete la sua intervista nelle prossime righe. Non ve ne pentirete!Chi è Maria? Parlaci di te: chi sei e cosa fai nella tua vita? Sogni, aspirazioni e attitudini. Un ritratto sintetico ma fedele!

Sono una studentessa universitaria di Architettura. Ho 24 anni e fin da bambina il mio sogno è quello di riuscire a liberare il potenziale creativo che è in me. Le mani sono il mio strumento preferito per dar sfogo alla mia fantasia, sebbene il mondo grafico mi abbia conquistata. Così negli ultimi anni mi dedico all’allestimento di vetrine, realizzate con miei disegni vettoriali.

Prima di iniziare a raccontarci com’è nata la tua idea creativa, puoi spiegare ai nostri lettori che cosa hai realizzato alla fine, grazie alle nostre stampe?

Ciò che vedete è l’allestimento ideato per un negozio di ottica: l’esigenza è stata quella di creare il giusto contesto agli occhiali della nuova collezione primavera/estate, all’interno di una vetrina a tutt’altezza con un affaccio su una delle strade principali della città, senza un fondale che delimitasse lo spazio espositivo da quello del negozio. È stato quindi fondamentale strutturare una soluzione a 360° in grado di attrarre i potenziali clienti e arredare, al tempo stesso, l’interno del negozio.

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Ora riavvolgiamo il nastro del tempo e torniamo al momento in cui tutto è iniziato. Quando è nata l’idea di realizzare questo progetto? Raccontaci un po’ come sei arrivata a immaginarlo.

È difficile trovare l’inizio di una storia creativa. Nel mio caso l’idea ha incontrato l’opportunità, permettendomi di esprimere la mia creatività. Da due anni condivido le mie idee con lo store manager del negozio ed è grazie a lui e alla iniziale fiducia che abbiamo sperimentato nuovi modi di comunicare, non solo online con l’attività svolta sui social, ma anche offline generando interesse nei clienti in-store.

Ed eccomi qui con questo nuovo progetto che prosegue una strategia che si è rivelata vincente: osare, creare qualcosa di diverso sebbene in tendenza, unico e coinvolgente. In questo caso ho osato coi colori, seguendo la tendenza tropical, con grafiche originali, rimodulate sulle esigenze della vetrina. Tutto nasce da una semplice domanda: cos’è per me la primavera? Tra le tante risposte quella che ho scelto è questa: un’esplosione di colori, di felicità e di speranza. Così ho cercato di trasporre tutto questo in immagine e il risultato è quello che potete vedere.

Una volta trovata l’idea giusta hai dovuto fissare un obiettivo. Cosa volevi ottenere con la tua idea? Il fine ultimo del tuo lavoro quale sarebbe stato?

L’idea è appunto quella di creare una vetrina stagionale, che non fosse legata ad un brand e quindi dinamica da questo punto di vista. Ovviamente in un negozio di ottica… anche l’occhio vuole la sua parte! Difficile non focalizzarsi su un tema capace di attrarre anche i più miopi.

Abbiamo l’idea del progetto e il suo scopo. Ora bisogna realizzarla! Come hai fatto? In quante e quali fasi hai diviso il tuo lavoro? Raccontaci il processo che ti ha portato a dare forma alla tua idea e a renderla pronta per essere lavorata e stampata.

Le fasi del lavoro sono state delineate come in tutti gli altri progetti eseguiti, sulle tempistiche ed esigenze tecniche di cambio vetrina molto ristrette. Pertanto, di fronte alla necessità di una rapida esecuzione si cerca sempre di comprimere il più possibile ogni fase: bozza e approvazione del progetto, trasposizione grafica, approvazione finale, stampa e applicazione.

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È arrivato il momento di stampare! Come hai sfruttato la stampa on demand per finalizzare il tuo progetto? Quali materiali hai adottato? E quali motivi ti hanno spinto a scegliere questi materiali e queste tecniche di stampa?

La stampa on demand permette continuità e coinvolgimento nel processo creativo finale. Grazie all’ampio catalogo e alle chiarissime istruzioni fornite, posso liberamente decidere la forma da dare ai miei progetti con la garanzia di qualità e fedeltà.

Per il progetto in questione ho scelto il PVC adesivo monomerico opaco per rivestire gli stand e la base sul pavimento, conferendogli un’immagine coordinata al contesto creato dal pannello in Forex bifacciale collocato al centro della composizione in sospensione.Realizzato il materiale è il momento di utilizzarlo a dovere. Nel tuo caso, il fine era quello di decorare e allestire una vetrina. Ci racconti come ti sei lasciata ispirare mentre la allestivi? Che sensazione ti ha trasmesso vedere la tua idea realizzarsi davanti ai tuoi occhi?

L’allestimento della vetrina è la prova del nove: dall’upload dei file esecutivi fino all’arrivo del corriere è tutto un trailer sui possibili scenari apocalittici sull’effettiva riuscita del progetto, senza considerare l’eventuale fase dell’applicazione, come nel caso degli adesivi. Però, ricevuto il materiale, il premio Oscar per la miglior sceneggiatura è finalmente mio!

Tocca mettersi al lavoro per assemblare i vari elementi: si parte dalla composizione di foglie e fiori sintetici, richiamati dalla grafica del forex e applicati direttamente sopra quest’ultimo; il rivestimento degli stand preceduto dal ritaglio delle singole facce applicate; l’applicazione del PVC adesivo sul pavimento per creare la base sulla quale ho poggiato gli stand.

In aggiunta a questi step esecutivi di montaggio, c’è il coordinamento con l’agenzia di comunicazione Youngears che sovraintende tutte le iniziative social legate all’attività in-store, con la quale mi interfaccio per mantenere un filo conduttore e ideare a quattro mani con il direttore creativo una campagna di comunicazione che si rispecchi anche nell’attività online. È solo grazie a questa sinergia che riesco ad ottenere un feedback e, perchè no, un dialogo e un confronto che sino ad ora si è dimostrato sempre proficuo per i nuovi progetti.Questo è solo l’inizio! Quali altri progetti ha in cantiere Maria per il futuro? Vuoi rivelarci qualcosa?

Il primo obiettivo per il mio futuro è certamente quello di concludere gli studi in Architettura, un valido percorso che costituisce l’impalcatura per il mio avvenire. Tutti i progetti realizzati fino ad ora sono stati il mio diversivo rispetto alle ore trascorse sui libri, un modo per colorare il grigiume delle quattro mura.

Confrontarmi con un ambiente creativo come quello di un’agenzia di comunicazione mi permette di allargare le mie prospettive, di delineare nuovi percorsi che aspettano solo di essere esplorati.
Per il resto nulla è in programma, il mio sketch-book è sempre a portata di matita: si può dire che io sia una mina vagante di idee in cerca dell’innesco giusto!

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