Linguaggi di programmazione: cosa sono e come funzionano

Linguaggi di programmazione: cosa sono e come funzionano

Candido Romano Pubblicato il 11/16/2022

Linguaggi di programmazione: cosa sono e come funzionano

I linguaggi di programmazione consentono a tutti i dispositivi elettronici come computer e smartphone di interpretare istruzioni e codici che permettono di creare siti web, app, web app, programmi e piattaforme che ormai tutto il mondo utilizza ogni giorno.

Qualsiasi sito internet o piattaforma, da Facebook a Netflix, passando per i videogiochi che quotidianamente utilizziamo sullo smartphone, sono creati partendo da codice. Per questo imparare a programmare è una delle skill più richieste attualmente sul mercato, dato che il mondo è ormai completamente digitalizzato.

In questa guida vedremo cosa sono i linguaggi di programmazione, quali sono quelli più usati e quali imparare nel 2022, da quelli più facili ai più difficili e complessi.

Che cos’é un linguaggio di programmazione

Così come noi umani utilizziamo il linguaggio per comunicare tra di noi, allo stesso modo per comunicare con i computer, insomma per farci “capire” dalle macchine, sono stati creati una serie di linguaggi utilizzati dai programmatori.

Esempio di linguaggio di programmazione su schermo
Esempio di linguaggio di programmazione su schermo. Chris Ried SU UNSPLASH

Ecco una definizione più specifica: un linguaggio di programmazione è una lingua utilizzata da sviluppatori e programmatori che consente di trasformare una serie di comandi e istruzioni scritte in dati e attività specifiche.

Un linguaggio di programmazione viene utilizzato principalmente per sviluppare applicazioni desktop, siti web, applicazioni mobili, programmi e piattaforme aziendali. Attraverso la scrittura di questi codici è possibile convertire quindi le proprie idee in un codice macchina capace di essere “letto” dai computer di vario tipo. Insomma, i linguaggi di programmazione si usano per dare istruzioni a un computer indicandogli cosa fare e come farlo.

Quanti tipi di linguaggi di programmazione esistono

Esistono più di 2.500 linguaggi di programmazione, alcuni più noti, altri meno diffusi. Questi sono classificati a seconda del livello di astrazione, partendo dal linguaggio macchina per arrivare al linguaggio logico umano. Esistono quindi:

  • Linguaggi a basso livello: coincidono con il linguaggio macchina e forniscono poca o nessuna astrazione. Sono quindi orientati “alla macchina” e il loro scopo è quello di essere direttamente eseguibili dal processore.
  • Linguaggi ad alto livello: si caratterizzano per un’alta astrazione e sono orientati “al programmatore”, quindi il loro scopo è quello di essere più comprensibili per un uso più facile da parte degli sviluppatori.

Questi a loro volta sono distinti in varie famiglie basate sul paradigma di programmazione:

  • Imperativi: dove l’istruzione è un comando esplicito e le istruzioni vengono eseguite in un ordine prestabilito. Tra questi ci sono i linguaggi C, COBOL e Assembly.
  • Funzionali: si basano sul concetto matematico di funzione. Tra questi ci sono i linguaggi Scala, Clojure e Haskell.
  • Logici: qui l’istruzione è una clausola che descrive la relazione tra i dati. Tra questi ci sono i linguaggi Prolog e Mercury.

Esistono poi soluzioni che semplificano la vita degli sviluppatori:

  • Linguaggi di scripting: sono nati per automatizzare compiti lunghi e ripetitivi da eseguire tramite script che eseguono determinati compiti. Tra questi ci sono Javascript, PHP e Python.

Quali sono i linguaggi di programmazione più usati

Per capire quali sono i linguaggi di programmazione più usati, ogni anno vengono stilate delle classifiche specifiche da parte di TIOBE o PYPL, ma è possibile anche visionare i linguaggi più utilizzati su GitHub (selezionando l’anno e il trimestre), piattaforma usata dagli sviluppatori per archiviare e gestire il loro codice.

Ecco, quindi, alcuni tra i linguaggi di programmazione più utilizzati e a cosa servono nello specifico. Questa lista non rappresenta una classifica, ma solo i linguaggi più usati.

Python       

Sviluppato da Guido van Rossum negli anni ’90, Python è uno dei linguaggi di programmazione più popolari al mondo. Continua ad avere così tanto successo grazie alla sua facilità di utilizzo, infatti consente ai principianti di imparare velocemente come creare dei semplici programmi.

Oltre a questo, Python velocizza la scrittura di codice grazie alla sua grande collezione di librerie e framework di programmazione su cui è basato (sistemi che permettono di estendere le funzionalità del linguaggio con azioni e comandi), che velocizzano la scrittura del codice, insieme a una grande community di sviluppatori a cui rivolgersi in caso di aiuto.

Logo i Python, famoso linguaggio di programmazione
Rubaitul Azad su Unsplash. Logo i Python, famoso linguaggio di programmazione

Python viene inutilizzato soprattutto per la realizzazione di programmi che sfruttano l’intelligenza artificiale, l’analisi dei dati e il machine Learning. In molti lo utilizzano anche per lo sviluppo web o per creare applicazioni aziendali. Tra le applicazioni più famose costruite con Python (insieme al suo framework Django) c’è Instagram.

Javascript

Creato nel 1995 da Netscape, è un linguaggio di programmazione ampiamente utilizzato insieme all’HTML e al CSS (che sono linguaggi di markup, non di programmazione) per costruire siti web interattivi e applicazioni di vario tipo. Javascript è riuscito a dare una scossa alla staticità delle pagine web che si vedevano all’epoca (e lo fa tutt’oggi), aggiungendo animazioni dinamiche e molte più possibilità di interazione da parte dell’utente.

Oggi viene considerato come il linguaggio di programmazione cardine per la parte front-end del web, cioè la parte che l’utente vede, l’interfaccia. Gestisce quindi tutto ciò che è interattivo in una pagina web, dai pop-up agli avvisi.

Inoltre, Javascript è il linguaggio perfetto se si vuole far funzionare un’applicazione su tanti dispositivi e tecnologie differenti: dal cloud agli smartphone, passando per i tanti browser differenti a disposizione. In accoppiata a Node.js, framework di Javascript usato per scrivere applicazioni lato server, si possono realizzare back-end (tutto ciò che opera “dietro le quinte” di una pagina web o app), giochi e applicazioni che funzionano sul browser.

Java

Si tratta del linguaggio di programmazione per eccellenza usato per costruire applicazioni di tipo Enterprise. Creato nel 1995, è un cosiddetto linguaggio “orientato agli oggetti”, un paradigma di programmazione che consente di definire degli oggetti software che possono interagire gli uni con gli altri attraverso lo scambio di messaggi.

Immagine del logo di Java, famoso linguaggio di programmazione
Immagine del logo di Java, famoso linguaggio di programmazione

Java è stato creato come linguaggio precompilato: significa che un’applicazione scritta con questo linguaggio di programmazione può essere eseguita da qualsiasi piattaforma che supporti Java (seguendo il motto “scrivi una volta, esegui ovunque”).

Viene quindi utilizzato per sviluppare applicazioni aziendali, ma anche dai programmatori Android (è proprio il linguaggio con cui è stato creato il sistema operativo Android), oppure per sviluppare applicazioni per banche ed e-commerce.

C/C++

È tra i primi linguaggi di programmazione mai creati. C è stato rilasciato negli anni ’70, mentre C++ negli anni ’80 come estensione di C che introduceva anche le classi e diverse aggiunte, tra cui le funzionalità orientate agli oggetti. Questi due linguaggi, inoltre, hanno consentito di svilupparne altri più moderni: Python e PHP.

Entrambi sono stati usati per creare applicazioni e piattaforme, applicazioni di sistema, per IoT e sistemi che ospitano applicazioni. Apprenderli consente di capire le basi della programmazione, per poi comprendere meglio altri linguaggi.

C#

Sviluppato da Microsoft per velocizzare C (come concorrente di Java), si integra con il software .NET sempre di Microsoft e viene utilizzato per lo sviluppo di videogiochi, programmazione server-side, applicazioni mobile e per Windows. Ha una sintassi simile a C, C+ e Java.

Essendo parte dell’ecosistema .NET, permette l’accesso a tantissime librerie e framework messe a disposizione da Microsoft. Inoltre, si integra perfettamente con Windows per lo sviluppo di app per questo sistema operativo.

PHP

Sviluppato a partire dalla metà egli anni ’90, PHP è un linguaggio di scripting lato server usato per sviluppare siti web interattivi e dinamici. Utilizzato da tantissimi programmatori in tutto il mondo, gode di una vasta community che ha prodotto software open source e framework per consentire di usare questo linguaggio più facilmente.

Immagine riferita al famoso linguaggio di programmazione PHP
Rubaitul Azad su Unsplash. Immagine riferita al famoso linguaggio di programmazione PHP

È quindi molto veloce e flessibile per creare blog, forum e social network, CMS (Content Management Systems), piattaforme di e-commerce e applicazioni web. Wikipedia, ad esempio, è stato programmato con PHP.

Go

Creato nel 2009 da Google e chiamato anche Golang, è stato pensato per unire le migliori caratteristiche dei vari linguaggi di programmazione ed è disponibile per Windows, Linux e Mac. Google ha affermato che Go è un mix che offre le prestazioni elevate di C/C++, la semplicità e usabilità di Python e la gestione efficiente di Java.

Viene utilizzato per sviluppare sistemi come applicazioni server/web, middleware e database, e anch’esso sostenuto da tante librerie che semplificano la creazione di software.

Ruby

Usato abbondantemente per lo sviluppo di applicazioni web, Ruby è open-source e relativamente semplice da apprendere. Molti lo definiscono anche come un linguaggio di programmazione “elegante”, vista la semplicità della sua sintassi.

Sicuramente il suo successo è dovuto al framework Ruby on Rails, che facilita ancora di più lo sviluppo. Tra le web app più famose sviluppate con Ruby ci sono SoundCloud e Twitch.

Swift

Creato da Apple nel 2014 per creare applicazioni per iOS, macOS, watchOS e tvOS, è un linguaggio di programmazione piuttosto facile da apprendere. È stato pensato per rimpiazzare Objective-C, cioè il linguaggio usato precedentemente da Apple.

Immagine del logo di Swit , famoso linguaggio di programmazione
Immagine del logo di Swit , famoso linguaggio di programmazione

Swift è stato creato per essere efficiente e facilitare la vita degli sviluppatori, infatti si integra perfettamente con Objective-C per sviluppare applicazioni per iPhone, iPad, Mac, Watch e altri dispositivi dell’ecosistema Apple.

SQL

Acronimo di Structured Query Language, è un linguaggio di programmazione creato nel 1974 da Donald D. Chamberlin e Raymond F. Boyce: ha avuto un ruolo chiave per gli sviluppatori per costruire tabelle e database.

Si tratta del linguaggio più diffuso tra quelli utili per l’interazione con i cosiddetti Database Management Systems (DBMS). Chi deve utilizzare un database per il proprio server deve conoscere SQL.

Quelli elencati sono solo alcuni dei linguaggi di programmazione più diffusi, ma come abbiamo visto ne esistono altre migliaia, di cui alcuni comunque molto utilizzati: R (usato per app di analisi statistica e machine learning.), Kotlin (consigliato da Google per sviluppare app Android), Scala (per applicazioni basate sul cloud), MATLAB (ricerca scientifica) TypeScript (versione estesa di Javascript) e molti altri.

Quale linguaggio di programmazione imparare per lavorare

Le aziende sono sempre alla ricerca di sviluppatori e programmatori di ogni genere e livello di competenza. Dagli sviluppatori web ai blockchain developer, passando per coloro che sviluppano app per smartphone ai game developer, per finire con i professionisti IT esperti in sicurezza informatica.

Imparare a programmare è sempre più facile: è necessario comunque tempo, dedizione e perseveranza, ma al giorno d’oggi esistono tante piattaforme e corsi gratuiti per iniziare. Da FreeCodeCamp a Coursera, anche il principiante può imparare se ha davvero voglia di farlo. Ovviamente non serve imparare tutti i linguaggi di programmazione. Importante è conoscere le basi della programmazione, poi imparare bene un linguaggio preciso e prendere dimestichezza con esso. Solo a questo punto si aprono le porte all’apprendimento di altri linguaggi o framework specifici.

Una programmatrice informatica in azione
Una programmatrice informatica in azione. ThisisEngineering RAEng su Unsplah

Molte startup o aziende giovani richiedo la conoscenza di Javascript e Python (uno dei più facili da imparare), mentre le realtà più grandi e strutturate creano i loro software interni utilizzando C# o Java.

Si può poi diventare front-end developer imparando HTML, CSS e Javascript, oppure back-end developer con PHP o Ruby. Chi vuole invece lavorare nel mondo del cloud deve imparare Scala o Go. Infine, se il proprio sogno è quello di sviluppare app mobile per smartphone, Swift e Kotlin sono la via da perseguire.

Si conclude qui la nostra guida ai linguaggi di programmazione: un mondo estremamente vasto e in continuo movimento, che vede ogni anno la nascita (e la fine) di tanti linguaggi differenti e utili per gli scopi più disparati.