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A pochi mesi dal Natale del 1957, negli Stati Uniti esce un libro che aggiungerà un nuovo personaggio all’immaginario collettivo legato alla festività più importante. Si tratta di una buffa e rancorosa creatura che si aggira attorno alla cittadina dei Chi con un solo scopo: rovinare il Natale a tutti. Avete già capito: stiamo parlando del Grinch, il cattivo anti-Natale per eccellenza.
Nato dalla fantasia di Dr. Seuss, stimato autore per bambini statunitense, il Grinch e il suo goffo tentativo di rubare il Natale hanno conquistato il pubblico mondiale, decennio dopo decennio. A contribuire a farlo entrare nell’immaginario collettivo sono stati anche due fortunati adattamenti: quello che lo ha trasformato da libro a cartone animato nel 1966 e l’adattamento cinematografico con il talentuoso Jim Carrey nelle vesti del burbero dalla pelle verde, nel 2000.
Ma se oggi, quando pensiamo alle festività natalizie, oltre a Babbo Natale riserviamo un posticino anche al Grinch, si deve soprattutto all’invenzione letteraria di Dr. Seuss. Lasciamoci dunque trascinare alla scoperta di questo libro attraverso le copertine più famose che hanno accompagnato l’avventura editoriale de Il Grinch di Dr. Seuss. Una storia piena di curiosità: sapevate ad esempio che il Grinch non è sempre stato verde?
La prima copertina de Il Grinch di Dr. Seuss
La prima edizione de Il Grinch (il titolo originale inglese è How the Grinch Stole Christmas!) uscì nel 1957, a pochi mesi dal Natale. Il poema in rima sulla solitaria creatura che odia il Natale è scritto e disegnato da Theodor Seuss Geisel – in arte Dr. Seuss.

L’autore statunitense di libri per bambini aveva appena pubblicato il suo best-seller Il gatto col cappello (in inglese The Cat in the Hat), ma non doveva essere il periodo migliore della sua vita. I resoconti narrano che il 26 dicembre dell’anno precedente il Dr. Seuss si stava lavando i denti quando notò sul suo viso riflesso nello specchio uno sguardo decisamente… grinchesco! È proprio la delusione dell’autore rispetto alla commercializzazione del Natale a ispirare il suo capolavoro anti-natalizio: “Mi resi conto che qualcosa era andato storto con il Natale, o più probabilmente con me. Così scrissi la storia del mio rancoroso amico, il Grinch, per vedere se riuscivo a riscoprire qualcosa del Natale che ovviamente avevo perso”, il Dr. Seuss racconta così in un’intervista la nascita del Grinch.

Nonostante il suo protagonista sia una creatura scontrosa che odia il Natale – forse a causa del suo cuore di due taglie più piccolo del normale – la copertina originale de Il Grinch è parecchio natalizia! Almeno per quanto riguarda i colori: il rosso, il bianco e il verde, le tinte tipicamente associate al Natale [leggi il nostro articolo “I simboli e i colori del Natale, con qualche curiosità”].
Lo sfondo della copertina de Il Grinch è dunque di un rosso tipicamente natalizio, rosso chiaro sono invece gli occhi della borbottante creatura. Il verde è invece usato per dei piccoli tocchi grafici e per il nome dell’autore. Il titolo del libro è in bianco.
Ma… vi chiederete voi: perché il Grinch non è verde?

Nella copertina della prima edizione del libro, il Grinch non ha la pelle verde come siamo abituati a conoscerlo. Né la creatura è verde all’interno del libro, dove gli unici colori presenti sono il rosso e il bianco. Dr. Seuss disegnò l’essere anti-natalizio bianco e con gli occhi rosacei.
Il Grinch diventerà verde solo dopo qualche anno… scopriamo perché!
Il Grinch diventa verde, anche nelle copertine
Per aspettare di vedere il Grinch come lo conosciamo oggi – ovvero dalla pelle verde e dagli occhi gialli – dobbiamo aspettare qualche anno. Più precisamente dobbiamo attendere il 1966, l’anno d’uscita del famoso cartone animato de Il Grinch mandato in onda negli Stati Uniti come speciale natalizio delle reti CBS.

Nonostante il grande successo del libro, è forse da questo momento che il Grinch inizia a far parte dell’immaginario del Natale, prima americano e poi mondiale. In 25 minuti, il cartone animato rielabora leggermente la storia de Il Grinch, alcuni personaggi – come la bambina Cindy Lou – acquistano più consistenza e soprattutto… il Grinch cambia colore! I suoi occhi diventano gialli e la sua pelle verde acceso. Insomma, il Grinch diventa quello che riconosciamo oggi.

Si narra che la scelta del colore del Grinch non sia stata dettata dal fatto che il verde sia un colore natalizio. A sceglierlo fu il regista Chuck Jones quando si ritrovò a guidare un’auto affittata… proprio di quella accesa tinta. Ma a turbare Dr. Seuss – che supervisionò il più possibile l’adattamento animato della sua opera – non fu tanto la scelta del colore della creatura quanto piuttosto il fatto che la sua faccia ora assomigliava a quella del regista Chuck Jones.
Da questo momento iniziano a comparire le prime versioni completamente a colori de Il Grinch, in cui il nuovo colore della creatura è mostrato anche in copertina. Oltre a quelle classiche e internazionali, una delle più belle è la copertina dorata e scintillante dell’edizione cofanetto fatta uscire da Harper Collins in occasione dei 60 anni de Il Grinch.

La copertina del Grinch con un grande cuore in 3D
Tra le copertine de Il Grinch che ci piacciono di più c’è quella in cui a farla da protagonista è il suo cuore. Nel libro, Dr. Seuss suggerisce il fatto che il Grinch odi il Natale forse per la dimensione estremamente piccola del suo cuore. Tanto che, alla fine del libro, quando il Grinch scopre che il Natale non è fatto solo di giocattoli e consumismo, il suo cuore diventa ben tre volte più grande!

È bello così vedere il cuore del Grinch protagonista di questa copertina in versione 3-D nell’edizione “Grow your Heart” in cui si può osservare il cuore del Grinch… crescere a vista d’occhio! Forse potrebbe essere di ispirazione per qualcuno?
Tutte le altre copertine de Il Grinch
Decennio dopo decennio, Il Grinch conquistò l’immaginario del Natale, negli Stati Uniti e in tutto il resto del mondo con traduzioni in dozzine di lingue. In fondo, per un personaggio che odia il Natale, è un bel successo.
Prima di dedicarci alle copertine internazionali de Il Grinch, segnaliamo però la cover del sequel del libro. “Il Grinch e il Natale perduto” (titolo originale: How the Grinch Lost Christmas) è stato pubblicato nel 2023 in diverse lingue, scritto da Alastair Heim e disegnato nello stile di Dr. Seuss da Aristides Ruiz.

Come vedete, in copertina c’è un bel Grinch in primo piano in una grafica che riprende molto la cover originale de Il Grinch. Tornando al libro originale, un curioso dettaglio della simpatica testa del nostro anti-eroe natalizio compare nella copertina di una delle edizioni francesi.

In generale, dobbiamo notare che in nessuna edizione de Il Grinch vengono utilizzate grafiche provenienti dai fortunati adattamenti cinematografici. A campeggiare in copertina è sempre un’illustrazione di Dr. Seuss. Ad esempio, in questa copertina di un’edizione tedesca de Il Grinch, in cui il protagonista è intento a far scomparire tutti i regali rubati ai poveri Chi.

Ecco una copertina giapponese. Il disegno è sempre di Dr. Seuss, ma l’elaborazione grafica rende il Grinch decisamente più… fumettoso.

Ma la prima copertina de Il Grinch rimane la più amata, anche nelle edizioni internazionali. Qui, ad esempio, un’edizione italiana e una dall’Ucraina. Se notate bene, la prima mostra il Grinch verde, l’altra no. Voi come lo preferite?

Vi sentite ispirati da uno degli anti-eroi più amati della letteratura per bambini? La storia della creazione del Grinch e le sue copertine vi suggeriscono qualche buona idea da applicare nei vostri prossimi progetti natalizi? Diteci la vostra!
