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Spesso acquistiamo un libro su consiglio di un amico, in base a una recensione letteraria o semplicemente perché siamo interessati all’autore o all’argomento. Ma altre volte, diciamocelo, giriamo per la libreria senza una meta precisa e ci lasciamo trasportare dall’estetica della copertina. Colori sorprendenti, disegni enigmatici o formati originali.
Di fronte alla valanga di offerte, sia digitali che cartacee, una buona copertina è fondamentale per le strategie commerciali degli editori, che cercano un’identità unica per attrarre potenziali lettori. Come per il testo, anche il processo di progettazione di un libro può richiedere mesi di lavoro. E presenta artisti prestigiosi i cui nomi sono altrettanto rilevanti quanto quello dell’autore quando si tratta di promuovere l’opera.
È il caso della designer londinese Emma Ewbank, una delle più rinomate nel settore editoriale, le cui copertine impreziosiscono gli scaffali degli appassionati lettori di tutto il mondo. Lavora da vent’anni per clienti di alto livello come HarperCollins, Simon & Schuster, Random House, Dead Ink, Penguin e Bloomsbury, tra molti altri.
La mostra che ha cambiato tutto
Il suo percorso nel mondo della progettazione di copertine di libri iniziò verso la fine degli anni universitari, quando Ewbank era ancora indecisa su quale settore artistico concentrarsi. Nel 2005, una mostra al V&A Museum di Londra cambiò tutto. Per celebrare il suo 70° anniversario, Penguin ha commissionato a 70 artisti diversi la creazione di copertine per una serie unica di 70 libri, illustrando anche il processo creativo.
Le cose allora le si fecero più chiare: aveva il desiderio di diventare una designer di copertine di libri. Nonostante non avesse grandi conoscenze informatiche, trovò lavoro alla Collins dove progettava copertine e alette interne per libri di giardinaggio e cucina e dove acquisì numerose competenze che la portarono a diventare l’artista che conosciamo oggi.
Copertine fotografiche
Nel corso della sua carriera, Ewbank ha creato una moltitudine di copertine di libri iconiche, tra cui classici come i romanzi completi di Jane Austen e “Il grande Gatsby”, di F. Scott Fitzgerald, che è stato selezionata per un ABCD Award nel 2014.
La copertina non deve necessariamente essere descrittiva, ma è essenziale che trasmetta graficamente il concetto del libro, tramite una fotografia, un’illustrazione o anche la tipografia. La decisione spetta alla redazione e alle vendite. Per quanto riguarda le copertine fotografiche, Ewbank utilizza spesso foto stock e raramente organizza servizi fotografici, poiché ciò comporta un budget elevato.
Tra i suoi lavori più notevoli, in questo senso, ci sono “A Theatre for Dreamers” (Polly Samson), “Pretty Young Rebel” (Flora Fraser), “Whereabouts” (Jhumpa Lahiri) o “Above us the Sea” (Ania Card), scelta come una delle migliori copertine del 2024 dall’industria, e che riflette perfettamente la torbida storia raccontata nel libro sia attraverso l’immagine che l’impaginazione del titolo.
Copertine illustrate
Nel caso delle copertine illustrate, una delle commissioni più speciali che l’artista londinese abbia mai ricevuto è quella per “Losing the Plot”, di Derek Owusu, considerato uno dei migliori romanzieri britannici attuali. Il libro racconta la complessità del rapporto tra una madre sradicata dalla sua terra natale in Ghana e suo figlio. Dopo diversi schizzi, Ewbank creò figure astratte, simili a quelle di Matisse: la madre ha la testa girata dall’altra parte rispetto al bambino, ma allunga anche una mano per proteggerlo, a simboleggiare la combinazione di grande amore e disconnessione esistente nella loro relazione. Anche sulla quarta di copertina il testo si snoda a spirale. Il Washington Post l’ha definita una delle migliori copertine di libri del 2022.
Copertine tipografiche
Le copertine utilizzano sempre più spesso la tipografia come elemento di spicco, conferendo personalità al libro, tanto che a volte occupano l’intero spazio. Ewbank è una maestra dell’argomento, come possiamo vedere in titoli come “Women are Angry” (Jennifer Cox), “Think Like a Therapist” (Stephen Joseph), “Hood Feminism” (Mikki Kendall) o “The Many Lives of Marilyn Monroe” (Sarah Churchwell).
Anche le lettere del titolo, combinate con le illustrazioni o addirittura intervallate dai disegni, sono un segno distintivo dell’artista. Alcuni esempi sono “The Marriage Portrait” (Maggie O’Farrell), “Euphoria” (Elin Cullhed), “The Weil Conjectures” (Karen Olsson) o “Land of the Living” (Georgina Harding).
Ricchezza di stili
L’universo di Ewbank è sorprendentemente ricco di stili e tecniche. Basta guardare la copertina in rilievo di “A Line in the River” (Jamal Mahjoub), finalista per i British Book and Production Awards del 2018. Oppure gli origami di “A Thousand Paper Birds” (Tor Udall), un libro che riflette sulla perdita attraverso un gruppo di personaggi (uno dei quali è un artista di origami) ambientati nello scenario dei Kew Gardens. L’obiettivo era quindi quello di rendere la carta e la natura un tema chiave. Per dare profondità alla copertina, Ewbank ha creato tre livelli diversi, uno sopra l’altro, quindi li ha fotografati e ritoccati con Photoshop.
Per “The Silk Roads”, l’opera di Peter Frankopan sulla storia del mondo a partire dalle terre attraversate dalla Via della Seta, la designer, per la sua incredibile copertina, si è ispirata alla moschea di Isfahan, in Iran. Ma la cosa più sorprendente è che ha mantenuto la stessa coerenza estetica nelle opere successive dell’autore, come “The New Silk Roads” o “The Earth Transformed”.
In breve, le creazioni di Ewbank trasformano qualsiasi copertina in un design dotato di personalità propria, invitandoci, perché no, ad acquistare un libro anche solo per la copertina.