Better Homes & Gardens: La rivista che parla da un secolo agli americani e ai loro giardini

Better Homes & Gardens: La rivista che parla da un secolo agli americani e ai loro giardini

Alessandro Bonaccorsi Pubblicato il 5/9/2025

Better Homes & Gardens: La rivista che parla da un secolo agli americani e ai loro giardini

Avete presente i film americani degli anni 50’? Quelli in cui le donne si occupano della casa mentre i maschi vanno al lavoro nei loro vestiti eleganti?
Avete presente quelle cittadine con i giardini ben curati, senza steccati a separarli dalle strade sulle quali fanno ombra grandi alberi che fioriscono nelle stagioni calde?
Ecco, quello è l’ambiente perfetto per la rivista di cui parleremo in questo articolo.

Viene considerata una delle “sette sorelle” del mondo editoriale americano, ovvero quel gruppo di periodici tradizionalmente rivolti a donne sposate, la cui occupazione principale è di occuparsi di casa e famiglia. Rappresentanti della borghesia, non hanno ambizioni culturali alte e sono più interessate a consigli e suggerimenti per rendere la loro casa un ambiente accogliente ed esteticamente piacevole.

Quel mondo, che a guardarlo da qui ci può sembrare “vintage” se non bigotto o antico, era arrivato a distribuire, ogni settimana, oltre 45 milioni di queste riviste negli anni settanta*.

Una percentuale altissima di lettrici che con gli anni è diminuita, ma rappresenta ancora una fetta non trascurabile dell’industria editoriale stelle e strisce.

Tra queste sette riviste sorelle, abbiamo scelto una delle più iconiche, ancora pubblicata, e soprattutto capace di prodursi in un aspetto grafico moderno: Better Homes & Gardens (BHG), dedicata alle tematiche legate alla casa, al giardinaggio, alla cucina, alla decorazione d’interni e al benessere.

Cover del 1922. Fonte: https://www.bhg.com/

Better Homes & Gardens nasce nel 1922 in Iowa, dunque nel cuore profondo dell’America rurale, proprio quella immortalata, pochi anni dopo, nel famoso quadro di Grant Wood, intitolato “American Gothic” (da intendersi come un ritorno alla figurazione gotica e fiamminga, non certo ad uno suo sostrato misterioso e decadente!). L’Iowa è il luogo dove si può cogliere al meglio il detto “old but gold”, in qui la tradizione rurale è solida e si lavora sodo.
Le case di legno, così ampie, hanno bisogno di tanto tempo e fatica per essere ben curate, così come i grandi giardini: BHG nasce proprio in questo territorio, diffondendo il suo stile in tutti gli States, anche nelle città più grandi.

Cover 1940. Fonte: https://www.lippincott.com/work/better-homes-gardens-brand/

La copertina a colori presenta illustrazioni o fotografie di giardini, interni decorati, vasi di fiori sormontati da un font classico simile al Garamond. Già nel 1930 l’attività della rivista si diversificò pubblicando il primo libro di cucina, chiamato “Red Plaid Cookbook”, che vendette circa 38 milioni di copie**.
Da quel giorno BHG si impegnò in tante attività collaterali, prodotti editoriali, investimenti, creando un piccolo impero del benessere casalingo e della tradizione americana, fino al giorno d’oggi in cui conta su un sito visitatissimo e moltissime altre attività, anche televisive.

BHG ambientata. Fonte: https://www.lippincott.com/work/better-homes-gardens-brand/

Una rivista classica dalla grafica tradizionale

Dopo tutte queste premesse non possiamo certo aspettarci che la progettazione grafica fosse innovativa e sorprendente. Tutto il layout mira ad essere rilassante e ben leggibile, con ampi spazi bianchi, un formato piuttosto grande, tipico delle riviste di lifestyle, molti richiami di testo e box colorati per fornire consigli, idee pratiche o semplici curiosità.
Lo scopo di BHG è di essere .

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BHG cover 1958. Copertina con illustrazione del famoso illustratore Jan Balet

Anche i font rispecchiano l’equilibrio che si trova in tutta l’impostazione grafica: serif per i titoli, sans-serif per i sottotitoli e i box, serif leggibile come il Georgia per rendere scorrevole la lettura.

Nelle varie rubriche presenti all’interno della rivista, vengono poi usati font script per richiamare l’attenzione su sezioni specifiche, come consigli o tutorial.
Il logo della testata, rinnovato nel 2017, è fatto con il font Austin che esalta la & commerciale di raccordo tra le parole.

BHG new logo. Fonte: https://fontmeme.com/better-homes-gardens-font/

Una tradizione resistita fino agli anni duemila

Solo nel 2010 la rivista si affida allo studio Pentagram di New York, uno dei più importanti studi di progettazione grafica al mondo, per un sostanzioso redesign.

Pentagram trova una rivista sì tradizionale, ma elegante e raffinata e soprattutto con un’organizzazione dei contenuti molto frammentata, piena di sezioni e rubriche brevi, perfetta per un intervento grafico vivace e dinamico.

Lo studio Pentagram afferma che il loro redesign ha tenuto conto di questa organizzazione, “ponendo l’accento sull’inizio di ogni sezione: i titoli di apertura sono esagerati, ritagliati e resi nel corposo carattere sans serif National”.

BHG inner pentagram. Fonte: https://www.pentagram.com/work/better-homes-gardens
BHG inner pentagram. Fonte: https://www.pentagram.com/work/better-homes-gardens

Natura e naturalezza

BHG si è sempre caratterizzata per un uso intenso delle immagini, sia illustrazioni, con stili leggeri e rassicuranti, sia fotografie, di interni e di esterni, di donne impegnate in lavori domestici e di ricette gustose.

Le fotografie sono sempre ben illuminate e si è sempre fatta grande attenzione alla disposizione degli oggetti e dei mobili, proprio come si fosse in un catalogo di design

Le palette cromatiche usano colori pastello o neutri per trasmettere calma e armonia e sono sempre ben coordinate. 

Si vuole, d’altronde, creare l’effetto di “sogno domestico”. 

BHG inner home. Fonte: https://massuccowarner.com/better-homes-gardens-2019
BHG inner home. Fonte: https://massuccowarner.com/better-homes-gardens-2019

Non mancano ovviamente le pagine dedicate ai giardini, anche questi sempre ben preparati e fotografati. In queste pagine trovano spazio anche layout più complessi, con tutorial, consigli e storytelling.

BHG inner garden. Fonte: https://www.ivyalley.com.au/2019/06/24/better-homes-and-gardens-mag/
BHG inner garden tutorial. Fonte:  https://www.ivyalley.com.au/2019/06/24/better-homes-and-gardens-mag/
BHG inner garden. Fonte: https://thehorticult.com/hot-pots-were-in-the-april-issue-of-better-homes-gardens-out-now/

Infine, vengono dati consigli per arredare e rimodernare la propria casa, quindi si fa uso di una grafica di informazione molto essenziale e funzionale che interagisce con le foto: didascalie, numeri, schemi piantine, diagrammi.

BHG Interior. Fonte: https://www.elizabethswartzinteriors.com/press/better-homes-gardens

Una rivista ben progettata che porta un messaggio positivo

In conclusione, Better Homes and Gardens è una rivista davvero ben progettata, piena di colore e di positività. Pur senza utilizzare la grafica in modo innovativo, le sue pagine sono sempre equilibrate e perfette per trasmettere la gioia del “sogno domestico” di un’America ancora legata alle proprie tradizioni, fiera di abitare in campagna, lontano dal caos delle grandi città. Da questa angolazione, Better Homes and Gardens conserva in parte l’affresco del vecchio e ormai tramontato “sogno americano”, nella sua versione più classica.

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* Dati da wikipedia https://en.wikipedia.org/wiki/Seven_Sisters_%28magazines%29

** Dati da https://www.bhg.com/