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Quattro persone attraversano una apparentemente anonima strada inglese sulle strisce pedonali. Fin qui non ci sarebbe niente di eclatante, né tantomeno di memorabile. Eppure, questo momento è ritratto in una delle immagini più famose della storia della musica. C’è infatti qualche importante dettaglio da aggiungere a questa storia.
I quattro non sono persone qualunque, ma fanno parte del gruppo musicale all’epoca (e tuttora) più famoso al mondo: i Beatles. Anche la strada non è una strada comune. Si tratta infatti di Abbey Road: qui sono situati gli EMI Studios (che nel 1976 cambiarono nome in Abbey Road Studios), dove i quattro ragazzi di Liverpool stavano registrando il loro penultimo album. Era l’agosto del 1969.
L’avete già capito: oggi parliamo della copertina musicale più famosa, omaggiata e parodiata del mondo. La copertina di Abbey Road dei Beatles!
Uno scatto storico, in una calda mattina di agosto ad Abbey Road
Nella sua semplicità la foto della copertina di Abbey Road è perfetta. I quattro Beatles attraversano da sinistra a destra, nell’ordine ci sono John Lennon, Ringo Starr, Paul McCartney e George Harrison. Tranne Harrison, tutti indossano un completo. Tranne Paul McCartney, che è a piedi nudi, hanno tutti le scarpe. Le loro gambe formano una perfetta e simmetrica V, ma McCartney a ben notare è fuori sincrono: ha il piede destro in avanti e tiene in mano una sigaretta.

Sono queste piccole sfasature a rendere unica e potente questa immagine. Un’immagine accidentale che tuttavia sembra evocare altro. Questi particolari hanno anche alimentato famose teorie del complotto. Secondo alcuni, infatti, la copertina di Abbey Road rappresenterebbe un (forse allegorico) funerale: quello di Paul McCartney. John Lennon che apre il corteo funebre in bianco sarebbe l’angelo, Ringo Starr – in nero – il becchino. McCartney a piedi nudi e, come detto, fuori sincrono rispetto agli altri sarebbe il morto.
Dietrologie a parte, in un certo senso la copertina di Abbey Road celebra veramente una fine: quella dei Beatles stessi che si scioglieranno l’anno seguente, il 10 aprile 1970. Abbey Road sarà l’ultimo album registrato dai quattro insieme, e il penultimo a essere pubblicato come Beatles (Let it be, registrato precedentemente, uscirà nel 1970).
Anche per il suo contenuto e per il momento turbolento della sua uscita, Abbey Road è un disco leggendario. L’album che è aperto dal ritmo funky di Come together e contiene due delle più belle canzoni scritte dal più modesto dei quattro Beatles, George Harrison: Something e Here Comes the Sun. Simbolicamente quest’ultima canzone – un inno all’ottimismo – venne scritta da solo da George Harrison mentre gli altri tre Beatles stavano probabilmente litigando in una delle tante riunioni dedicate a capire come mettere a posto i propri affari.
C’è chi vede in Abbey Road il canto del cigno della band più famosa del mondo.
La storia dietro la copertina di Abbey Road dei Beatles
A ideare la copertina fu John Kosh, artista e art director della Apple Records – la casa discografica fondata dai Beatles. Come quasi sempre in questi casi, c’è anche una bislacca “idea scartata”. Uno degli spunti iniziali per il titolo e la copertina dell’album era decisamente più esotico e remoto. L’album si sarebbe potuto intitolare Everest, in onore delle sigarette fumate dal tecnico del suono Geoff Emerick. Invece di avventurarsi in uno shooting fotografico nelle cime più alte del mondo, i Beatles fortunatamente decisero di rimanere molto più vicino a casa: più precisamente ad Abbey Road!

Così a registrazioni del disco quasi terminate, in una calda mattina di agosto – e precisamente l’8 agosto 1969 – i quattro Beatles si dedicarono allo shooting fotografico in cui si realizzò la leggendaria copertina di Abbey Road. Il fotografo incaricato era Iain Macmillan che, mentre un vigile urbano fermava per qualche minuto il traffico, si arrampicava su una scaletta a pioli e scattava in fretta e furia sette-otto fotografie in quindici minuti.
A vagliare tutte le fotografie e a scegliere quella finale fu Paul McCartney, ma tutti gli scatti alternativi sono conservati negli archivi della Apple Records. C’è una foto in cui McCartney indossa dei sandali (che evidentemente a un certo punto deve essersi tolto), un’altra in cui i Beatles camminano da destra a sinistra.

La copertina di Abbey Road ha poi un’altra particolarità. È l’unica copertina dei Beatles in cui non appare né il nome della band né il titolo dell’album. Inizialmente i piani alti dell’etichetta discografica non erano affatto contenti di questa scelta. Ma John Kosh fu irremovibile alle obiezioni. D’altra parte, l’art director aveva la risposta pronta: i Beatles erano la band più famosa del Pianeta… che il loro nome apparisse nella copertina del disco era decisamente superfluo!
I tantissimi omaggi alla copertina di Abbey Road dei Beatles
Effettivamente oggi la copertina di Abbey Road è una delle immagini-simbolo dei Beatles. E dal giorno dell’uscita del disco, nel settembre 1969, sono innumerevoli i musicisti che hanno omaggiato – o preso in giro – l’iconica copertina.
Indimenticabile, ad esempio, è la copertina del disco dei Red Hot Chili Peppers “Abbey Road E.P.” in cui i quattro americani sfilano nella stessa posa dei Beatles. L’”unica”, non sottile, differenza è che lo fanno completamente nudi e con le parti intime coperte solo da… vistosi calzini bianchi!

La copertina dell’album solista Paul is Live dell’ex-Beatles Paul McCartney. Immagine: amazon.it
A parodiare la copertina fu addirittura uno dei Beatles: Paul McCartney! Nel 1993, in occasione di un suo album da solista dal vivo, McCartney decide di farsi beffa delle teorie del complotto che oltre venti anni prima aleggiavano attorno alla famosa copertina. La copertina di “Paul is Live” riprende l’ormai celebre sfondo sulle strisce pedonali. Questa volta non ci sono più i quattro Beatles, ma solamente un più maturo Paul McCartney trascinato dal suo cane.
Scartabellando i dischi più diversi, ci rendiamo poi conto che decine e decine di musicisti e band di tutto il mondo hanno offerto il loro tributo alla celebre copertina: da Kanye West a dei cori monastici di Gerusalemme, dal gruppo progressive Percewood’s Onagram ad altre semi-sconosciute band argentine, dai Peanuts ai quartetti di musica classica.

Insomma la location in cui è stata scattata la celebre foto della copertina è una sorta di luogo mitico della musica contemporanea e della cultura pop. Tanto che ogni giorno diversi fan si recano in pellegrinaggio sulle immortali strisce pedonali. E se volete dare un’occhiata rimanendo comodamente a casa vostra, esiste anche una webcam che trasmette live dal celebre incrocio.
Anche voi siete legati all’iconica copertina di Abbey Road dei Beatles? Avete mai provato a realizzarne una parodia o a prenderne spunto per un lavoro grafico?