Quello “colto”, che studia le differenze d'interpretazione simbolica dei singoli colori nelle diverse popolazioni e nelle epoche storiche.
Ma cos'è il colore per noi che ci lavoriamo tutti i giorni? O meglio: cosa vogliamo trasmettere, accostando la gamma delle palette (nostro strumento d'elezione) a 24 soggetti fotografici di specie umana?...
Ebbene: senza alcuna ambizione analitico/psicologica, senza giudizi e senza la pretesa di esaurire un ventaglio di per sé inesauribile, ci siamo voluti trasformare nel prisma trasparente che rifrange emozioni arcobaleno. Per proporre una visione e, insieme, una riflessione sugli stati d'animo che tutti, prima o poi, attraversano. Ma non tutti nello stesso modo.
Perché ciascuno “sente” alla luce della propria, irriproducibile esperienza di vita. Con gradazioni e intensità squisitamente personali. E ogni sguardo, ogni piega del volto, anche di fronte allo stesso evento, si colora di sfumature diverse da quelle di tutti gli altri. Aspettatevi dunque che la “nostra” scala dei grigi o dei rossi, contenga qualche pennellata anomala o di segno addirittura opposto. Kierkegaard lo ha spiegato così: “(...) questo è il luogo più caro alla disperazione, quello che preferisce fra tutti: profondamente dentro alla felicità.”
Ecco che, per dar vita a questa piccola esplorazione cromatico/emotiva, abbiamo coinvolto 24 collaboratori coraggiosi di Pixartprinting che, prima di essere fotografati, si sono sentiti rivolgere alcune singolari, impervie richieste:
“Ricordi quel giorno tinto di nostalgia o l'ultima volta in cui la felicità ti ha saturato fino a farti piangere? Ricordi di essere stato Illuminato da un'intuizione o assediato da un'ansia opaca e sconosciuta?
Prova a esprimerlo. Fai riemergere quell'emozione come se la vivessi per la prima volta … e regalaci un colore. Che avrà la “tua” sfumatura e la “tua” intensità.
Un colore che si distingue (e ti distingue) da tutti gli altri.”