Bild Zeitung: scopriamo l’irriverente tabloid tedesco

Bild Zeitung: scopriamo l’irriverente tabloid tedesco

Alessandro Bonaccorsi Pubblicato il 6/27/2025

Bild Zeitung: scopriamo l’irriverente tabloid tedesco

Il giornalismo sensazionalistico e irriverente, a volte oltre i limiti dell’educazione e del buon gusto, ha una grande presa sul pubblico. Dimostrazione è che il più venduto quotidiano di Germania, e uno dei più venduti nella vecchia Europa, è il Bild-Zeitung, Bild per i non tedeschi.

Con una tiratura odierna di oltre 800mila copie, certo lontani dai fasti degli anni novanta, quando il giornale tirava oltre 4 milioni di copie al giorno*, resta una delle voci più ascoltate di Germania, di stampo conservatore.

Si tratta di un quotidiano che fa dell’impatto e dello “shock” uno dei suoi punti di forza; il suo pubblico di lettori vuole ogni giorno essere scandalizzato, aizzato, stupito.

Vedremo come anche il progetto grafico sia funzionale a questi obiettivi.

Immagine del “Bild Zeitung del 1955”

Un giornale “Boulevard”

In tedesco, i tabloid sono chiamati “giornali da boulevard”, ovvero “da strada”. Presero il loro nome perché le loro copie non erano principalmente distribuite in edicole o con abbonamenti postali, ma dagli strilloni. Questi gridavano i titoli sensazionalistici sui viali in modo che i giornali venissero letteralmente strappati dalle loro mani.
Al giorno d’oggi, al posto degli strilloni, vengono utilizzati dei distributori automatici a pagamento.

Distributore automatico del Bild. https://it.wikipedia.org/wiki/Bild

Die Bild fu fondato nel 1952, come foglio a basso prezzo, pieno di gossip, immagini, fumetti: un giornale realizzato per la massa, che trattava solo sporadicamente argomenti di politica, ma orientato soprattutto verso cronaca, pettegolezzo e sport, ispirato ai giornali scandalistici inglesi, in particolare al Daily Mirror.

Fu negli anni sessanta che il Bild divenne di successo, aumentando il pubblico e la sua influenza sia economica che politica nella Germania del boom economico e della costruzione del Muro di Berlino.

Nella seconda metà degli anni sessanta il giornale prese una posizione molto critica sulle proteste studentesche, che porterà ad una escalation violenta, tanto che la maggior parte degli intellettuali si schierarono contro il Bild, causando un calo notevole delle vendite.

Per tutti gli anni settanta il giornale fu accusato di cattivo giornalismo e, per quanto poi si sia ripreso dal punto di vista delle vendite, ha continuato a fare dello scandalo e delle “notizie strillate” uno dei suoi punti di forza.

“Bild Zeitung del 1976”. Fonte: https://www.historische-magazine.de/original-bild-zeitung/

Una grafica che urla

Un giornale di questo tipo non può che avere una grafica semplice, solida, visibile che urli in continuazione dai banchi delle edicole.

Il logo, bianco su campo rosso, è forse ispirato all’analogo giornale britannico Daily Mirror, capostipite del giornalismo scandalistico. Il nome Bild-Zeitung lo si può tradurre come “giornale illustrato”, dunque dichiara sin da subito che non impegnerà il lettore con articoli troppo lunghi o complicati.

Logo del Bild nel 1962. https://www.ddr-museum.de/de/objects/1010911
Logo Bild attuale. fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Bild

La prima pagina, per tutta la sua storia fino ai giorni nostri, si basa su di un titolo ad effetto, a volte inserito in un box scuro colorato, a volte inserito in una foto. La parte di prima pagina che deve strillare è oculatamente tenuta nella metà alta, in modo da non essere interrotta dalla piega.

Il formato è una variante del broadsheet, chiamato “nordisch” e misura 376 x 528 mm. È interessante notare come questo formato sia più grande dei tipici tabloid scandalistici che hanno sempre usato un formato più piccolo (il tabloid, appunto), per essere maggiormente maneggevole. Forse la grandezza del formato è da cercarsi nell’origine da strada del Bild e dalla necessità di essere agguantato facilmente da chi passeggiava.

Un uomo legge il quotidiano più venduto in Germania, “Bild”, il 9 marzo 2012 a Berlino. (ODD ANDERSEN / AFP)”. Fonte

Font solidi e poche innovazioni

Il font tipico del Bild è l’Helvetica Inserat, una variante del famoso font con piccole variazioni in alcune lettere. Il logo utilizza questo stesso font ma con modifiche fatte dai grafici del giornale. La grande dimensione e l’uso del grassetto fanno urlare il font proprio come vuole il giornale, senza esitazioni, anche quando si sta lanciando una notizia le cui fonti sono ancora da verificare in modo approfondito.

Fonte: https://www.hdg.de/lemo/bestand/objekt/druckgut-bild-kohl-macht-es-wahr.html

Rispetto agli altri quotidiani, viene utilizzato un font sans-serif anche per i testi più piccoli, proprio per accentuare la differenza con i quotidiani più densi di notizie. Negli ultimi anni è invece riapparso un più classico Times New Roman per i testi di alcuni articoli e di alcuni titoli.

La prima pagina del Bild non è propriamente elegante, l’organizzazione modulare degli spazi varia in base a quanti scoop o titoli ad effetto il giornale contenga in quel giorno. Ad aumentare l’effetto kitsch, negli ultimi anni, ci sono anche box colorati molto vistosi (in marrone o blu).

Il Bild nel 2025. Fonte: https://www.ikiosk.de/shop/epaper/bild.html

All’interno non si trovano soluzioni innovative, nessun uso di infografica moderna, nessun uso di illustrazioni, se non vignette, caricature e grafici base.

Le fotografie hanno la caratteristica di avere dei tagli che accentuano la drammaticità, così come il trattamento che aumenta i contrasti.

Per attirare l’attenzione sono usate spesso fotografie di personaggi noti in primo piano.

Fonte: https://www.ebay.de/itm/173862741085

Un giornale che cattura l’attenzione

In conclusione, il Bild è un quotidiano costruito attorno all’immediatezza visiva e all’impatto emotivo, che fa uso massiccio di fotografie e che urla con titoli enormi e colori forti (i preferiti sono il rosso e il nero). Proprio per queste caratteristiche e per il suo giornalismo aggressivo è uno dei tabloid più riconoscibili al mondo.

Il suo design grafico è essenziale e diretto, senza sofisticazioni né innovazioni, ma funziona efficacemente nel catturare l’attenzione del lettore: tutto è maiuscolo, tutto è massiccio, tutto è in contrasto. Questa è la visione del mondo del Bild, il giornale più venduto della Germania.

*fonte dei dati: https://de.wikipedia.org/wiki/Bild_(Zeitung)#Die_1990er-Jahre